40 ANNI DI PROCIV-ARCI: ORA GUARDIAMO AL FUTURO

Da 40 anni PROCIV-Arci porta avanti il suo impegno per i cittadini. Celestino Moruzzi: «Guardiamo al futuro con la stessa sicurezza del 1984». Cristina De Luca: «CSV Lazio cammina accanto a voi. Il Giubileo 2025 ci vedrà impegnati in un lavoro congiunto per mostrare il volto dell'accoglienza ai pellegrini. Ci auguriamo di coinvolgere tanti giovani, futuri volontari»

di Ermanno Giuca

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Il 23 novembre 1980 l’Irpinia veniva travolta da uno dei più tragici eventi del nostro Paese, con una forte scossa di terremoto in cui perdevano la vita oltre 2.900 persone. In quello stesso giorno l’Arci decise di inviare in quelle zone diversi aiuti insieme a più di 5mila volontarie e volontari che contribuirono a dare supporto immediato a sfollati e vittime della calamità naturale. Pochi anni dopo, nel 1984, i valori spesi sul campo da quella squadra di soccorritori si incarnarono nello statuto di una nascente associazione, la PROCIV-Arci, diventando da allora un punto di riferimento per le popolazioni investite da emergenze nazionali e internazionali.

PROCIV-Arci
Oggi PROCIV-Arci conta 160 associazioni in Italia con una colonna mobile di 4mila volontarie e volontari formati per fronteggiare ogni emergenza

PROCIV-Arci: una continua evoluzione nelle attività

Il 23 novembre 2024, presso l’aula Magna del dipartimento di Architettura – Università Roma Tre, si sono celebrati i 40 anni di attività dell’organizzazione, alla presenza di decine di volontarie e volontari provenienti da diverse sedi italiane di PROCIV-Arci. «Tra di noi ci sono molti soci fondatori che firmarono l’atto costitutivo di quel 1984, incluso il primo presidente che, nonostante l’età avanzata, è felice di guardare i passi fatti in questi decenni» ci dice Celestino Moruzzi, presidente nazionale di PROCIV-Arci. E continua: «Oggi vogliamo ricordare quel tragico 1984 insieme a tutte le tragedie recenti, non per ultima l’emergenza Covid, in cui ci siamo sempre stati dando sollievo e aiuto a chi soffre». Oggi PROCIV-Arci conta 160 associazioni in Italia con una colonna mobile di 4mila volontarie e volontari formati per fronteggiare ogni emergenza. Un’associazione di volontariato che negli anni si è evoluta, puntando sempre all’obiettivo della tutela delle persone e del territorio, non più però con le sole azioni di soccorso ma con tantissime attività di prevenzione dei rischi e diffondendo una cultura della sicurezza nelle comunità locali. «Un modello di cittadinanza attiva di cui vantarsi e che con difficoltà altri Paesi europei riescono a replicare», il parere di Sisto Russo, direttore dell’ufficio Volontariato e Risorse del Servizio Nazionale presso il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale. «Come Dipartimento sappiamo di contare su di voi. La prossima sfida è quella di mantenere alto il livello di partecipazione, soprattutto per i più giovani che si affacciano al mondo del volontariato. Occorre portare la vostra esperienza nelle scuole e nelle università dimostrando che lavoro e volontariato assieme, diventano una scelta doppiamente premiante per chi la fa».

PROCIV-Arci
Sisto Russo: «Occorre portare la vostra esperienza nelle scuole e nelle università dimostrando che lavoro e volontariato assieme, diventano una scelta doppiamente premiante per chi la fa»

Guardare al Giubileo e al futuro prossimo insieme a CSV Lazio

Sull’impegno di PROCIV-Arci per il Giubileo 2025 conta il prefetto di Roma, dott. Lamberto Giannini che sottolinea come «non si tratta sole di donne e uomini di buona volontà spinti da valori solidaristici, ma di professioniste e professionisti delle emergenze che affiancano le forze dell’ordine soprattutto nelle azioni di prevenzione. Volontari pronti a partire qualora ci fossero episodi straordinari». CSV Lazio, con cui PROCIV-Arci ha una sinergia sempre più consolidata, era rappresentato all’evento dalla presidente Cristina De Luca. «Il CSV cammina accanto a voi ed è a vostro pieno supporto nella formazione e nel creare ponti con altre associazioni sul territorio. Celebriamo con gioia i vostri 40 anni di volontariato ma guardiamo anche al futuro prossimo. Il Giubileo 2025 ci vedrà impegnati assieme per mostrare il volto dell’accoglienza a tutte le pellegrine e pellegrini che raggiungeranno Roma. Sarà un lavoro congiunto che permetterà a tutti di vivere serenamente questo anno di grandi eventi, in cui ci auguriamo di coinvolgere tanti altri giovani, futuri volontari». Armonizzare sempre più il rapporto tra Terzo settore e Protezione Civile è uno degli obiettivi condivisi anche con Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore. Anche per Sabrina Alfonso, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti del Comune di Roma «la presenza del volontariato al Giubileo non è altro che un filo rosso che continua di anno in anno. Senza dimenticare i tanti incendi, oltre 3000, che hanno investito la regione Lazio durante l’ultima estate, uniti alle alluvioni che hanno coinvolto la parte verde e agricola di molte città. Garantire sicurezza a chi raggiungerà la città nei prossimi mesi sarà un compito condiviso». La prossima sfida per PROCIV-Arci è quella coinvolgere sempre più giovani volontari spinti da questa voglia di dare supporto a chi si trova in difficoltà. «Guardiamo al futuro con quella sicurezza e certezza – conclude il presidente nazionale Moruzzi – che nel 1984 spinse quella colonna mobile di 4000 giovani in un vero e proprio salto nel buio, per il bene comune del nostro Paese».

40 ANNI DI PROCIV-ARCI: ORA GUARDIAMO AL FUTURO

40 ANNI DI PROCIV-ARCI: ORA GUARDIAMO AL FUTURO