AFGHANI ARRIVATI A ROMA: APPELLO PER UN NUOVO MODELLO INTEGRATO DI ACCOGLIENZA
Lo lancia il Forum Terzo Settore del Lazio, insieme alle associazioni e agli enti impegnati nell'accoglienza dei 1.200 arrivati fino ad ora
di Redazione
30 Agosto 2021
«Sono saliti a 1.200 gli Afghani arrivati a Roma da Kabul (molti sono intere famiglie) e subito assistiti in pool dall’azione coordinata di Regione Lazio, Protezione civile regionale con Forum Terzo Settore del Lazio e Csv Lazio (Centro Servizio per il Volontariato). Per il post-quarantena di queste persone, adesso distribuite in 7 Covid-hotel, lanciamo un appello alle Prefetture, al Ministero dell’Interno, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per delineare un percorso nuovo, innovativo di accoglienza e, soprattutto, di integrazione nel nostro Paese».
La richiesta
Così Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore del Lazio. «Stiamo sperimentando una collaborazione rilevantissima e siamo riusciti a non dividere le famiglie, salvaguardando poi le donne incinte e i molti bambini e minori non accompagnati arrivati dall’Afghanistan. Tutte le Asl si sono attivate con efficacia. Come Forum Terzo Settore del Lazio, e come chiedono le nostre reti associative e cooperative impegnate per l’assistenza anche altrove, sarebbe adesso importantissimo che le Istituzioni possano organizzare un nuovo modello integrato di accoglienza per il prosieguo della vita di queste persone. Ad esempio, in primis, diverse famiglie di afgani, da tempo in Italia, chiedono di accogliere stabilmente presso le loro case i connazionali fuggiti. Si tratta di capire, interloquendo a livello centrale e locale tra Istituzioni e nostre realtà, se si può lavorare in questo senso, innovando e superando il sistema attuale».
Le associazioni
«Intanto», aggiunge Danese, «non finiremo mai di ringraziare tutte le associazioni e cooperative sociali che dall’emergenza si sono attivate con noi, Il Csv Lazio e la Regione Lazio e Protezione civile in una risposta solidale, operativa e corale. Sono in campo in questi giorni complicati anche ARCI Roma, Associazione Aurora Ligozzi, l’Unione Donne Italiane – UDI romana ‘La Goccia’, Nessun luogo è lontano, e naturalmente, la rete di volontari delle parrocchie di Caritas e il Centro Astalli. E sottolineo gli amici già immediatamente in prima linea, come l’Associazione dei genitori Scuola Di Donato, Aicem, coop Ambiente e Lavoro, Esercito della Salvezza, Nonna Roma, Salvamamme-Salvabebè, gli operatori sociali di alcune delle cooperative associate a Agci Solidarietà, Confcooperative-Federsolidarietà e LegacoopSociali del Lazio».