FILMdiPESO: I CORTI CHE RACCONTANO L’OBESITÀ
Il corto “XXL” della regista Maria Francesca Silvestri ha vinto il premio “Città di Latina”. Il festival è un'occasione per parlare di una malattia molto diffusa
16 Novembre 2016
In occasione dell’Obesity Day, si è concluso il Festival a Latina per sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia che in Italia colpisce più di 6 milioni di persone
Non si parla mai abbastanza delle tematiche dell’obesità e delle gravi malattie ad essa collegate, oppure se ne parla senza fornire un’adeguata completezza di informazioni.
Sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su quest’argomento è l’obiettivo di “FilmdiPeso”, short film festival riservato a professionisti e amatori che hanno raccontato, con un cortometraggio, storie di obesità in tutte le sue sfaccettature, e del suo percorso di cura.
Alla sua prima edizione, il Cinefestival è stato indetto, nell’ambito delle manifestazioni collegate all’Obesity Day, dal Bariatric Center of Excellence – UOC Chirurgia Generale Università di Roma “La Sapienza” – Polo Pontino, in collaborazione con Amici Obesi Onlus.
Una giuria composta da registi, attori, giornalisti, operatori sanitari esperti del settore ha scelto i dieci migliori cortometraggi che sono stati presentati e proiettati in occasione della manifestazione che si è svolta presso l’auditorium del Polo Integrato Sapienza Università di Roma-Icot a Latina, che ha previsto anche una sessione di “medicina narrativa” sul tema della patologia dell’obesità e dei suoi percorsi di cura.
I due vincitori hanno ricevuto un premio di 1000 euro.
I vincitori del Cinefestival
Il corto “XXL” della regista Maria Francesca Silvestri, 23 anni, si è aggiudicato il premio “Città di Latina”. Il cortometraggio “Cronache di una rinascita”, opera prima del regista Alberto Antonini, ha vinto il premio “Giomi RSA”.
“XXL” racconta la storia di tre amiche in sovrappeso, che iniziano insieme una dieta home made. «Il cortometraggio ha voluto mettere in evidenza la forza del gruppo nel condividere il problema dell’obesità, nonché le microdinamiche del singolo, che vive un vero problema di peso», spiega la regista Maria Francesca Silvestri.
“Cronache di una rinascita”, realizzato nella forma di un documentario, è il diario di viaggio di un paziente obeso che si sottopone ad intervento chirurgico di bypass gastrico. Nato per raccontare e condividere i cambiamenti del protagonista durante il proprio percorso di cura, il cortometraggio illustra le novità positive del presente e gli aspetti negativi del passato, e cosa abbia significato essere obeso per il protagonista.
«XXL, per la naturalezza della recitazione, l’affiatamento delle tre protagoniste in una produzione tutta al femminile, e la leggerezza con cui è stato affrontato il grande tema dell’obesità. “Cronache di una rinascita” per il coraggio, la pertinenza al tema, la capacità di mettersi a nudo in ogni senso, la costanza di un’operazione poliennale, anche con un significato terapeutico che ha coinvolto il cinema», si legge nella motivazione della giuria.
Una menzione speciale è stata assegnata al cortometraggio “Bellissima” di Alessandro Capitani.
Amici Obesi: non sottovalutare la malattia
«L’obesità è una vera e propria epidemia che in Italia colpisce una persona su 10 (10%) per un totale di oltre 6 milioni di connazionali», dice il Gianfranco Silecchia, direttore dell’Unità Operativa complessa di Chirurgia Generale & Bariatric Center of Excellence Ifso-EU. «L’obesità è una patologia multifattoriale, la cui insorgenza può essere legata a diverse cause. L’eccessivo accumulo di adipe, in molti casi, è anche responsabile dello sviluppo di altre malattie correlate, come quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2, apnee notturne. Il primo passo è riconoscere l’obesità come una vera e propria patologia che condiziona fortemente la vita di chi ne è affetto».
L’obesità è causata da diversi fattori: stile di vita, fattori genetici, ambientali, psicologici ed è la principale causa di morte prevenibile in tutto il mondo.
«Attraverso i racconti e le testimonianze di persone che sono riuscite a vincere la propria battaglia contro l’obesità è possibile comunicare a tutti coloro che sono in queste condizioni che esistono cure efficaci contro l’obesità, l’importante è sapere come fare e a chi rivolgersi», dice Marina Biglia, Presidente dell’Associazione Insieme Amici Obesi. «Io arrivo da un percorso di 140 chili. Mi sono salvata la vita attraverso Amici Obesi, che ho conosciuto nel 2004, quando avevo ormai rinunciato a qualsiasi cosa ed ero convinta che avrei passato tutto il resto della mia vita da obesa. Scoprire l’associazione è stato scoprire un mondo nel quale non ero una persona diversa, ma ero come gli altri. È emersa in me l’importanza del raccontarsi, ho avuto il mio primo incontro con la medicina narrativa: ho scoperto che con i racconti si faceva un grande percorso di cura».