AMMAPPALITALIA. UN PROGETTO PER IL TURISMO LENTO E ACCESSIBILE

Ammappalitalia è un progetto libero e collaborativo, un sito che mappa i sentieri d’Italia raccontando il territorio, con percorsi inclusivi e accessibili. Appuntamento a Capranica per il prossimo corso gratuito di mappatura. Iscrizioni fino al 24 settembre

di Ilaria Dioguardi

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«Grazie alla comunità, a noi soci, siamo a circa 1300 percorsi mappati all’interno del sito, in Italia e qualcuno anche fuori dai confini», dice Marco Sutera, socio di Ammappalitalia, che per l’associazione si occupa della progettazione e della scrittura dei progetti.

Ammappalitalia
ShareYourPath è un progetto di Ammappalitalia di attivazione, nel Lazio, di corsi di mappatura gratuiti rivolti a persone con disabilità e addetti alla cura. Le iscrizioni sono aperte fino al 24 settembre. Le attività si svolgeranno presso il Casale della Nocerqua, a Capranica Scalo (Viterbo)

Come nasce Ammappalitalia?
«Nasce dall’idea di utilizzare il trekking per fare turismo lento, con uno sguardo alla difesa del patrimonio paesaggistico, archeologico, storico. Partendo da quanto affermò Goethe, che non si è mai stati fisicamente in un posto se non lo si è attraversato a piedi, Ammappalitalia ha l’ambizione di trasformarsi in un sito che mappa i sentieri d’Italia, con un taglio narrativo, con l’idea di racconto del territorio. Oltre a fornire il GPS secondo gli standard Over Street Map, una traccia che si può utilizzare sul proprio smartphone, ci sono anche altre funzioni utili».

Può spiegarci meglio?
«Ci sono i racconti dei sentieri che le persone percorrono. Grazie alla comunità, a noi soci, siamo a circa 1300 percorsi mappati all’interno del sito, in Italia e qualcuno anche fuori dai confini. È un progetto interessante, soprattutto perchè è libero ed è collaborativo. Un esempio, in grande, è Wikipedia. Ma l’idea è quella di una grande comunità di persone che offrono le proprie esperienze e contribuiscono, lasciando contenuti per la società, per chi vuole usufruirne. Ammappalitalia non ha nessun finanziamento, non è vincolato, ha scelto di non inserire pubblicità. Ci autofinanziamo con le donazioni, con i finanziamenti dell’associazione stessa e del sostegno ai progetti».

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Sutera: «Grazie alla comunità siamo a circa 1300 percorsi mappati nel sito, in Italia e qualcuno anche fuori dai confini. È un progetto interessante, soprattutto perchè è libero ed è collaborativo»

Un progetto che punta molto all’accessibilità…
«Qualche anno fa, parlando con Marco Saverio Loperfido, presidente e fondatore di Ammappalitalia (entrambi lavoriamo nell’ambito della disabilità), è venuta l’idea di aprire questo progetto alle persone con disabilità. Il sito è il principale progetto di Ammappalitalia, tramuta la mission dell’associazione in un oggetto, seppure virtuale, ma organico nella sua visione. Siamo partiti dall’idea di raccogliere, proprio dalle persone con disabilità, le loro esigenze per attraversare un territorio, per fare una passeggiata in sicurezza: prima, durante e dopo il percorso. Da lì siamo partiti con un primo progetto, WalkInMyShoes-10 Passi per l’inclusione, che abbiamo realizzato con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese, con l’obiettivo di organizzare nel Lazio 10 passeggiate in mezzo alla natura, accessibili a persone con disabilità fisiche e/o con disturbi mentali. È complicato organizzare percorsi organici di questo tipo, le esigenze sono differenti, c’è chi ha un accompagnatore che lo spinge, chi ha un mezzo elettrico (bisogna calcolare se è performante, il tipo di ruote, di struttura, di materiali). In queste passeggiate, per otto persone con disabilità e 12 senza particolari esigenze, abbiamo raccolto le necessità, che abbiamo trasformato in un prodotto organico. Nel sito, dopo il progetto, abbiamo creato una sezione dedicata alla mappatura inclusiva, che ha una sottocategoria, la mappa “carrozzabile”. Con un vademecum per la mappatura di percorsi inclusivi e carrozzabili, in cui spieghiamo a quali cose fare attenzione. Il nostro è un progetto in divenire, ogni volta che incontriamo una persona con disabilità può uscire fuori un miglioramento per il nostro progetto».

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Quali sentieri si possono trovare, sul vostro sito?

«Si va da percorsi per persone con ogni tipo di disabilità a quelli che uniscono tutti i wwoofer d’Italia, le vie che collegano i wwoof, realtà agricole in cui si può essere ospitati in cambio della forza lavoro che si offre. Si propone di individuare e, quindi, mappare percorsi, che diventeranno un bene comune, per collegare le fattorie wwoof, creando una rete di vie di comunicazione da percorrere a piedi, in bici, con animali ed eventualmente mezzi pubblici, trovando ospitalità nelle soste o mete del viaggio».

Può parlarci di “ShareYourPath”?

«ShareYourPath è un progetto finalizzato all’attivazione, nel Lazio, di corsi di mappatura gratuiti rivolti a persone con disabilità e addetti alla cura (familiari, caregiver, operatori socio-sanitari, educatori, psicologi, scout, guide ambientali escursionistiche, accompagnatori escursionistici, istruttori di trekking) al fine di sviluppare le competenze per produrre e condividere una mappatura delle proprie passeggiate preferite secondo le linee guida sull’Accessibilità definite grazie alle attività svolte con WalkInMyShoes-10 Passi per l’inclusione. Possono partecipare alle attività persone con disabilità, addetti alla cura, associazioni, cooperative, enti e gruppi informali sensibili al tema dell’inclusione. Le iscrizioni sono aperte fino al 24 settembre. Ogni corso (aperto a massimo 15 persone più 5 uditori) svilupperà conoscenze teoriche, pratiche e digitali, prevederà lezioni frontali (a cui è possibile partecipare anche online) e passeggiate mappanti. Per aderire al progetto o per richiedere informazioni, si può inviare una mail a progetti@ammappalitalia.it. La partecipazione è gratuita previo tesseramento. Le attività saranno pomeridiane e si svolgeranno presso il Casale della Nocerqua, a Capranica Scalo (Viterbo)».

 

 

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