IL COVID19 NON FERMA IL VOLONTARIATO. NESSUNO SOLO ALL’ALESSANDRINO
L'Associazione Don Pietro Bottazzoli mantiene attivi la distribuzione di viveri, l’accoglienza di senzatetto e l’ascolto. Tra regole rigide e grande disponibilità
20 Marzo 2020
Nella zona Alessandrino, grazie all’Associazione Don Pietro Bottazzoli, la parrocchia San Giustino di Roma, in questo periodo di emergenza per la diffusione del Coronavirus mantiene attivi alcuni servizi per le persone più bisognose. «Non possiamo lasciare nessuno da solo», spiega don Stefano Bonazzi, il parroco.
Le regole dopo il Covid19
«L’Associazione Don Pietro Bottazzoli, presieduta da Antonio Nuzzo, è il braccio operativo delle attività: gestisce tutto l’anno la distribuzione di viveri, in accordo con i volontari del centro di ascolto parrocchiale. Il reperimento di generi alimentari avviene con raccolte in parrocchia, grazie anche ai ragazzi che la domenica, durante le messe, ci danno una grande mano. Inoltre attraverso i supermercati vicini, il Banco Alimentare e le associazioni che donano la frutta», racconta don Bonazzi.
«Mentre si attende, sedersi in cavea e mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro», si legge nell’avviso scritto in occasione dell’emergenza. Il mercoledì mattina è dedicato alla distribuzione: appena si arriva, si scrivono su un foglio i propri dati e il numero delle persone del nucleo familiare, si mette il foglio sulla panca all’esterno del cancello, un volontario prende il foglio e porta il necessario. «Tutte le attività, in questo periodo, sono svolte da un solo volontario, con tutte le accortezze del caso. La Caritas diocesana ci ha fornito di un prontuario con tutte le regole da seguire». Per le persone anziane, o per chi ha bisogno di consegna di medicinali da andare a prendere in farmacia, è prevista la consegna a domicilio.
L’accoglienza
Da ottobre, la Parrocchia accoglie 5 ospiti senzatetto per l’emergenza freddo. L’orario della permanenza nel locale della Parrocchia, fino a prima dell’emergenza Coronavirus, era dalle ore 21:00 alle 9:00, ma ora gli ospiti rimangono nei locali attrezzati giorno e notte. «Il locale è al completo. I volontari provvedono a rifornire il necessario per colazione, pranzo e cena. Ovviamente le persone sono tenute a mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro all’interno dei locali e nell’area oratorio, e a curare scrupolosamente l’igiene personale e dei locali, usando i prodotti distribuiti», afferma il parroco.
Ogni sera, alle 18,30, viene trasmessa la messa su Youtube (la domenica anche alle ore 10:00). «È un’occasione anche per comunicare con i parrocchiani, per ribadire le regole da seguire durante quest’emergenza e per chiedere qualcosa di cui abbiamo bisogno; ad esempio, una delle scorse sere durante la messa delle 18:30 abbiamo chiesto se qualcuno poteva prestarci un televisore per i nostri ospiti senzatetto, che ora sono con noi 24 ore su 24: la mattina alle 11:00 ce l’hanno portata in parrocchia. La tecnologia serve molto, in questi casi».
Le altre attività
Tutto l’anno è attivo il Servizio Centro Primo Ascolto, ora continua a svolgersi «a distanza di sicurezza, con gli utenti che accedono nella sala Kolbe uno alla volta, dopo aver atteso all’aperto”. I volontari attivi sono una quindicina, l’Associazione conta un centinaio di persone.
La parrocchia mette a disposizione ausili come sedie a rotelle, letti ergonomici, stampelle, materassi antidecubito. «Inoltre, tre volte l’anno organizziamo una donazione di sangue con Fidas e abbiamo anche uno sportello di orientamento per il servizio fiscale, momentaneamente sospeso».
L’Associazione Don Pietro Bottazzoli, in collaborazione con la Parrocchia San Giustino, organizza ogni anno il Premio Poesia/Prosa e Grafica. Quest’anno il tema è l’Ambiente. I vincitori vengono premiati con un buono per acquistare materiale scolastico. «Per la nostra parrocchia è un’occasione per fare festa insieme ai giovani», conclude don STefano Bonazzi. Speriamo che si possa tornare presto a fare festa…
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