DONNEXSTRADA. IN DIRETTA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE IN STRADA

Aiutare le donne a sentirsi più sicure in strada con una diretta via social, e non solo. L'associazione DonnexStrada nasce dai social e il progetto diventa virale, unendo virtuale e reale

di Laura Badaracchi

In un anno e mezzo di vita, l’associazione DonnexStrada registra numeri impressionanti sui social, soprattutto su Instagram: la sua pagina conta 142mila followers, mentre su Facebook sfiorano quota 7 mila. Forse il segreto di questo boom sta nel fatto che il servizio offerto è necessario, indispensabile: aiutare concretamente le donne a sentirsi più sicure quando tornano a casa la sera, collegate con una diretta via social che al momento annovera quasi 84 mila seguaci. Partito dalla Capitale e diventato virale in pochi mesi, il progetto è nato proprio con una call to action su IG lanciata dalla psicologa romana Laura De Dilectis, dopo aver sentito la notizia dell’ennesimo caso di femminicidio compiuto in strada. Oggi l’associazione offre un aiuto concreto alle vittime di violenza di genere, costruendo una rete attiva sui social e sul territorio e supportando psicologicamente chiunque subisca delle discriminazioni.

Le Direttexstrada

DonnexStrada
Secondo i questionari ricevuti da DonnexStrada il 96% delle persone tra i 12 e i 40 anni non si sente sicuro di notte a causa di molestie sessuali e verbali

Claudia Malerbi, collaboratrice e socia-fondatrice dell’associazione, spiega: «DonnexStrada nasce dalla volontà di attuare delle azioni concrete per prevenire la violenza di genere in strada. Ci siamo chiamate così non perché siamo indirizzate solo alle donne, ma perché è oggettivo che la violenza abbia un genere e la nostra esperienza lo conferma. A marzo 2021, quando abbiamo fatto la prima diretta, eravamo in 12 volontarie. Crediamo molto nella potenza dei social sia per arrivare a tutti, sia per attuare così una comunicazione e sensibilizzazione efficiente ed efficace». Oggi le volontarie e i volontari, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, «hanno un’occupazione in vari ambiti. Molti ci hanno scritto perché sono stati colpiti da storie vissute in prima persona o da qualcuno vicino a loro, o perché hanno apprezzato il nostro lavoro e volevano far parte del cambiamento». Per unirsi a loro o dare una mano, collaborazioni.donnexstrada@gmail.com. Il servizio più richiesto è quello delle Direttexstrada, « videochiamate attraverso la piattaforma di Instagram mentre si sta facendo un tratto di strada in qualunque momento della giornata e si ha timore. In questo modo si offre compagnia, una testimonianza in caso di violenza e contemporaneamente si fa in modo che non si attui una violenza, dato che si può essere registrati». Per prenotarsi, scegliendo una diretta pubblica o privata, si può scrivere in chat 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ovviamente, in caso di emergenza, il consiglio è di chiamare subito il 112». Inoltre a Roma, dopo le 22 fino alle 6 del mattino, una donna da sola ha uno sconto del 10% sulla corsa del taxi.

Sulla valutazione del servizio delle dirette «tra luglio 2021 e marzo 2022 abbiamo ricevuto circa 584 risposte al questionario. Le persone hanno tra i 12 e i 40 anni circa, il 96% non si sente sicuro di notte e oltre il 50% anche di giorno, anche a causa di molestie verbali e sessuali. La percezione di sicurezza non sembra essere influenzata da variabili demografiche come l’età, livello di occupazione, e residenza, confermando la pervasività dell’effetto. Soprattutto ci fa capire quanto serve questo servizio». Per questo l’obiettivo di DonnexStrada «è quello di fare la differenza anche al di fuori dei social network, sul territorio, attraverso diversi progetti in cantiere», spiega Claudia.

Formare e sensibilizzare conducenti e tassisti

«I notturni sicuri e i taxi sospesi riguardano la formazione per conducenti dei trasporti pubblici, per sapere come agire per prevenire o intervenire in caso di violenza, incrementare il numero delle corse dei mezzi in modo tale che non ci siano attese infinite». Quindi gli obiettivi sono molteplici: dalla formazione e sensibilizzazione dei conducenti alla possibilità di identificarli per incrementare la sicurezza, dalla tariffa agevolata del 50% per le donne nelle fasce notturne al taxi sospeso, ovvero a costo zero. E i taxi che aderiranno alla nostra campagna saranno riconoscibili con il logo DonnexStrada». Inoltre l’associazione punta a una mappatura delle strade per «determinare quali siano meno sicure da percorrere nel rispetto di particolari criteri oggettivi, ad esempio la constatazione di eventi di violenza avvenuti via precedentemente (catcalling, violenza fisica o molestie), la scarsa o nulla illuminazione. I dati raccolti saranno fruibili a chiunque».

I Punti viola

DonnexStrada
I Punti viola interesseranno le attività commerciali

Ora l’associazione sta puntando a realizzare Punti viola in tutte le attività commerciali del quartiere che lavorano a contatto con il pubblico: bar, ristoranti, farmacie, parrucchieri, estetisti, «costruendo una rete che possa sostenere le vittime. Il progetto prevede la sensibilizzazione di tutto il personale riguardo le molestie e la violenza, e la presenza di materiale informativo all’interno dell’esercizio commerciale. L’aiuto offerto può essere di vari tipi: dal far entrare la donna se viene seguita e assicurarsi che il pericolo cessi, a chiamare le forze dell’ordine, fino a indirizzare la vittima alla Casa delle donne più vicina o all’ospedale per accertamenti in caso ci sia stata una violenza sessuale. Si attira così l’attenzione su un tema che non è emergenziale, come spesso viene descritto, ma impregnato nella cultura della società». Per ulteriori informazioni, donnexstrada@gmail.com .

 

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