CAREGIVER DAY: CHI SI PRENDERÀ CURA DI CHI SI PRENDE CURA?

Tre milioni in Italia, sono soprattutto donne e non hanno riconoscimento giuridico. Dal 3 Maggio a Carpi il Caregiver Day 2017, in attesa della legge

di Claudia Farallo

In attesa di una legge capace di riconoscerne la figura, i caregiver d’Italia si danno appuntamento a Carpi dal 3 al 31 maggio per il Caregiver Day, un mese di eventi e corsi formativi sul delicato ruolo di chi assiste, per motivi affettivi, una persona non autosufficiente. E proprio in questi giorni dal Parlamento fanno sapere che un primo voto sull’atteso provvedimento potrebbe arrivare già entro maggio.

Chi sono i caregiver

Secondo l’Istat sono oltre tre milioni gli italiani che si prendono cura di anziani e disabili nel contesto familiare. Questo impegno ne assorbe in media 7 ore al giorno di assistenza diretta e 11 di sorveglianza per l’intero ciclo della malattia, che nei casi di bisogno congenito può coincidere anche con l’intero arco della vita dell’assistito.

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Alla settima edizione, il Caregiver Day offre un mese di eventi in Emilia Romagna, la Regione che, per prima, nel 2014, ha approvato una legge sui caregiver

Si tratta prevalentemente di donne, costrette a stravolgere in modo consistente la propria vita. Basti pensare che, secondo una recente ricerca dell’ Aima, oltre il 66% dei caregiver familiari ha dovuto abbandonare il lavoro, il 10% ha richiesto un lavoro part-time e il 10% si è orientato verso una mansione meno impegnativa.

I caregiver, letteralmente “coloro che si prendono cura”, assumono il ruolo fondamentale di risposta ai bisogni affettivi, relazionali e di sicurezza di chi, per motivi di grave malattia, disabilità o demenza, si trova da avere bisogno di un certo livello di assistenza. Sono loro che, gratuitamente, per motivi strettamente affettivi, mantengono i rapporti con gli operatori dei servizi, sbrigano le pratiche amministrative, insomma diventano il cardine attorno a cui ruotano i bisogni affettivi e materiali della persona bisognosa. Un ruolo delicato, quanto massiccio è il peso, emotivo e materiale, che lo condiziona.

La legge attesa

Nonostante il caregiver rappresenti una figura cardine del nostro sistema di welfare, ad oggi non gode di nessun riconoscimento giuridico. Un vuoto a cui si sta cercando di rispondere con il Ddl n. 2266, meglio noto come “Legge quadro nazionale per il riconoscimento e la valorizzazione del caregiver familiare”.

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Un primo voto sull’attesa legge che dovrebbe riconoscere i caregiver potrebbe arrivare già entro maggio

Riconoscere la figura del caregiver è essenziale per attivare percorsi di aiuto materiale, sostegno psicologico, occasioni di formazione, agevolazioni e altre misure affinché queste persone possano conciliare il ruolo di caregiver con le altre attività lavorative e personali.

Attualmente il provvedimento è all’esame della Commissione Lavoro del Senato, ma potrebbe arrivare alla prima prova dell’Aula già entro maggio. Così almeno ha annunciato pochi giorni fa il primo firmatario della proposta, il senatore Ignazio Angioni, sottolineando l’importanza di approdare al più presto a «un testo unico» che permetta di «dare un riconoscimento giuridico alla figura del caregiver» già «entro questa legislatura». Gli ha fatto eco il deputato Edoardo Patriarca, primo firmatario di una proposta di legge equivalente alla Camera, che ha sottolineato come il lavoro parlamentare stia «portando i suoi frutti grazie ad un movimento partito dal basso», con l’impegno di associazioni e reti territoriali.

Il Caregiver Day

Proprio dal territorio nasce il Caregiver Day, un’iniziativa volta a valorizzare, informare e fare cultura intorno alla figura del caregiver. Per la settima edizione offre un mese di eventi dal 3 al 31 maggio, tra Carpi, la provincia di Modena e Bologna, nella Regione che, per prima, nel 2014, ha approvato una legge sui caregiver.

L’evento, giunto alla settima edizione, è organizzato da Regione Emilia Romagna, Unione Terre d’Argine, Cooperativa Anziani e non solo, Servizio sanitario regionale e associazione Carer. In programma ci sono rassegne cinematografiche, convegni, workshop e incontri informali per confrontarsi e raccontarsi.

In copertina: Assistenza domiciliare anziani, noi ascoltiamo il tuo cuore, foto di Maurizio Costanzo © Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano” (particolare)

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