LATINA. SI PARTE DAL CENTRO DIURNO PER FARE VOLONTARIATO

Lidia: «Abbiamo iniziato a fare per gli altri perché noi riceviamo». Una giornata con i ragazzi del centro diurno Casal delle Palme che, grazie al Trovavolontariato, supportano il banco alimentare dell’associazione Mani aperte. Almerina: «Io questo appuntamento lo aspetto per tutto il mese»

di Paola Romano

Lidia non ha dubbi sul suo impegno come volontaria per il Banco Alimentare: «Abbiamo iniziato a fare per gli altri perché noi riceviamo». Almerina è entusiasta. Lei, quest’appuntamento «lo aspetta per tutto il mese». Nella sala d’ingresso dell’associazione evangelica Mani Aperte di via Villafranca 9, a Latina, a guidare i ragazzi del Centro Diurno Casal delle Palme nella loro giornata di volontariato e nelle scelte tra gli scatoloni sono gli operatori della cooperativa OSA, che gestisce proprio centri diurni per disabili a Latina.  Ci si muove con cautela, la lista della spesa in mano, mentre si contano i pacchi di pasta, di croissant all’albicocca, le confezioni di zucchero e di farina, le lattine di pomodori pelati e i pacchetti di caffè. Matteo col carrello dà una mano a scaricare le confezioni trasparenti di vasetti di confettura dal furgone, che poi impila con cura in un angolo. Vincenzo, dopo aver verificato che nel suo pacco non manchi nulla, valuta con attenzione la busta «che più gli piace» per la scelta della prossima da riempire. È fine mattinata: le borse della spesa colorate con i loghi dei supermercati sono tutte ben piene e riposte su diverse file. Se ne contano a decine. Tante, fino agli ultimi banchi della sala del Culto.

Un lavoro di squadra, grazie al Trovavolontariato

Casal delle Palme
Questa insieme agli ospiti del centro diurno Casal delle Palme è un’iniziativa che rientra nella cornice del Trovavolontariato CSV Lazio

Solo un ultimo controllo ai pacchi già completati con i generi alimentari della lista, ed è il momento della merenda. Per tutti è stata una mattinata impegnativa e anche un po’ sudata. Tra una fetta di ciambellone e un sorso di aranciata ci si ritrova in cortile a godersi l’ultimo caldo d’inizio autunno e a chiacchierare di questa che da qualche mese è la loro giornata di volontariato. «Roberto oggi non c’è». Mi dice Almerina, lasciando intendere che il loro è ormai un lavoro di squadra. Un’esperienza, il cui successo è raccontato dai volti sorridenti di tutti, che ha come obiettivo inserire, in maniera sperimentale, degli ospiti del centro diurno per disabili Casal delle Palme di Latina nell’attività di volontariato dell’associazione evangelica Mani Aperte. Un’iniziativa che rientra nella cornice del Trovavolontariato, un progetto che nasce dall’esperienza del CSV Lazio e che, si rivolge a tutti coloro che vogliono fare volontariato nella province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e a Roma Capitale, con l’obiettivo di far incontrare i cittadini desiderosi di mettere un po’ del loro tempo a disposizione degli altri, con le associazioni del territorio.

Un momento di relazione e di crescita

Casal delle Palme
Lazzaro: «Quello con il banco alimentare è un momento di relazione, che consente ai ragazzi di prendere parte al contesto sociale in cui viviamo come soggetti attivi»

È l’inizio del 2023, la cooperativa OSA si rivolge agli operatori della Casa del Volontariato di Latina per poter incontrare realtà associative del territorio che possano ospitare alcuni utenti del Centro diurno Casal delle Palme per delle esperienze di volontariato. Tra le segnalazioni della Casa del Volontariato c’è anche quello dell’associazione evangelica Mani Aperte di Latina. Nel febbraio scorso, quindi, l’incontro, come racconta tra pacchi di spaghetti e confezioni di fette biscottate, Sharon Lazzaro, l’educatrice del Centro diurno. «Con la coordinatrice, Eugenia Viciconte, siamo venute qui per illustrare il funzionamento del Centro diurno e spiegare che stavamo individuando un’attività da poter fare con i nostri utenti: questa ci era sembrata quella più adatta». Un impegno che, secondo gli operatori, dà alle persone accolte nel Centro diurno la possibilità di ampliare le proprie esperienze, al di fuori del proprio contesto quotidiano. «Qui venivano a contatto con altre persone, in un ambiente confortevole che, da un certo punto di vista, offre loro la possibilità di sperimentarsi», spiega Lazzaro, che racconta come le prime volte gli utenti fossero esitanti rispetto ad un’attività completamente nuova e anche perplessi sul «perché dovessero fare qualcosa per gli altri, essendo abituati solo a ricevere. Poi però, tornati al centro diurno Casal delle Palme, abbiamo avuto riscontri positivi, dare li ha fatti sentire gratificati». Un momento di relazione e di crescita, ma anche la prima esperienza “fuori” dopo le restrizioni e le chiusure del Covid19. «C’è stata solo una breve interruzione nei mesi estivi, in cui siamo stati comunque impegnati con attività al mare e in piscina», continua Lazzaro, «le persone accolte nel Centro diurno continuavano a chiedere di proseguire nell’impegno preso con il banco alimentare». Un’esperienza, con frequenza mensile, molto attesa, a cui ci si prepara già con diversi giorni di anticipo. «È sentita sia dagli utenti che dagli operatori. Motivati anche loro dalla partecipazione in un’attività di aiuto verso gli altri. Ma soprattutto quello con il banco alimentare è un momento di relazione e di valorizzazione della persona stessa, che consente ai ragazzi di uscire al di fuori delle mura domestiche, di prendere parte al contesto sociale in cui viviamo come soggetti attivi, che poi è la finalità stessa del centro diurno».

Mani aperte: è la prima volta che abbiamo volontari di un centro diurno

Casal delle Palme
Fanton: « È la prima volta che abbiamo volontari che provengono da un centro diurno. Si è creato un legame molto forte»

Daniela Fanton, è la giovane presidente dell’associazione evangelica Mani Aperte di Latina. Fondata nel 1997, come “Un sorriso per Latina” a sostegno di 15 famiglie, nel 2017 prende il nome attuale ed entra a far parte del Banco Alimentare. Oggi ha 24 iscritti attivi e sostiene 70 famiglie – circa 171 persone – individuate anche attraverso il Comune di Latina. I volontari sono di ogni età. I più giovani danno una gran mano, assicurando anche la distribuzione a domicilio dei pacchi alimentari, soprattutto agli anziani e a chi non ha mezzi per raggiungere la loro sede. Mani aperte ha avviato anche una collaborazione con altre chiese e ha una persona che si occupa di raccogliere indumenti e giocattoli per bimbi da redistribuire. «La collaborazione con i ragazzi va avanti da inizio anno ed è stato ed è molto bello», spiega Fanton. « È la prima volta che abbiamo volontari che provengono da un centro diurno». Un’esperienza nuova e per questo molto importante e intensa per tutti. «Quello che ha sorpreso me, ma anche gli altri membri dell’associazione, è stato l’amore che ci hanno saputo trasmettere, da subito, pur non conoscendoci. L’uno con l’altro. È stata una cosa bellissima. Ha creato un legame molto forte. Nella pausa estiva abbiamo aspettato tutti che arrivasse settembre per riprendere a incontrarci, tornare a vederci una volta al mese e collaborare. Abbiamo anche cercato di creare momenti divertenti, facendo un tempo di merenda insieme, di condivisione. Veramente una bellissima esperienza! Sono straordinari. Un entusiasmo incredibile, speciale». L’associazione Mani Aperte è in via Villafranca 9M a Latina (assevangmaniaperte@libero.it).

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