Sottoscritto in questi giorni un protocollo d’intesa tra Comune di Cantalice e CSV Lazio Centro di Servizio per il Volontariato. Al centro del Protocollo, la programmazione condivisa di azioni e attività sinergiche di promozione del volontariato.

Il Protocollo prevede incontri nelle scuole, eventi e manifestazioni in grado di raggiungere e coinvolgere il territorio, le comunità, i cittadini, gli studenti in un percorso virtuoso per la crescita della cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva.

Il Protocollo tra Comune di Cantalice e CSV Lazio prevede una condivisione di competenze e dà particolare rilievo ai giovani, prevedendo azioni dedicate – non ultima la promozione e la valorizzazione del Servizio civile universale – e la volontà di mettere a disposizione spazi per svolgere attività di volontariato.

Uno strumento per generare e divulgare relazione e attivazione

Una collaborazione quella tra Comune di Cantalice e CSV Lazio che, in un’ottica di sussidiarietà, prevede ambiti di impegno comune, tra i quali l’attivazione di rapporti virtuosi e processi sinergici tra le associazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli ETS in genere e l’amministrazione comunale, anche attraverso le forme di co-programmazione e co-progettazione, e la previsione di azioni formative rivolte all’istituzione comunale e alle organizzazioni su progettazione e accesso ai fondi comunitari; comunicazione pubblica, istituzionale e di emergenza; politiche sociali e del welfare locale, del contrasto alla marginalità sociale, dell’esclusione e delle disuguaglianze.

«La collaborazione tra il nostro Comune ed il CSV Lazio» ha sottolineato il sindaco di Cantalice Gianluca Leoni, «punta a generare, divulgare e sostenere il valore prosociale del Terzo Settore come risorsa di pubblica utilità.  Il supporto alle azioni di volontariato rappresenta per la nostra Amministrazione l’impegno per mettere in atto buone pratiche di sussidiarietà per il bene comune». Una collaborazione proficua per un Protocollo, ha continuato, che è «il primo passo di una serie di azioni a supporto del terzo settore e del capitale civico ed umano che genera, con l’intento di diffondere il modello della relazione di aiuto tra i nostri giovani».