PAOLA CAPOLEVA. MANTENERE IL COLLEGAMENTO CON IL SISTEMA NAZIONALE

Paola Capoleva è candidata al nuovo Direttivo CSV Lazio. «Nei prossimi anni le priorità per il CSV sono tante. Le riassumeremo in un documento che verrà presentato in assemblea»

di Chiara Castri

Insieme a Renzo Razzano, Paola Capoleva è stata la presidente dell’unificazione del CSV Lazio. Socia volontaria della Cooperativa Creativamente, membro del movimento Le Parole Ritrovate, si è da sempre occupata di tematiche sociali anche nella sua vita professionale. È infatti Dirigente Assistente sociale; docente presso l’Università degli studi di Cassino e deJ Lazio Meridionale in Metodi e tecniche del servizio sociale avanzato;  e attualmente Direttore FF UOC Integrazione sociosanitaria e welfare di comunità nella ASL ROMA 6 .

Paola Capoleva è stata Vice presidente e poi Presidente CESV. Successivamente Vicepresidente Vicaria e ora Presidente uscente del CSV Lazio. Membro del Direttivo CSVnet dal 2016, è candidata al nuovo Direttivo CSV Lazio: «Continuità per un percorso di crescita che CSV Lazio ha avviato con l’unificazione e collegamento con il sistema nazionale dei CSV» sono la cifra del suo impegno futuro.

Continuano gli approfondimenti in vista del rinnovo delle cariche del CSV Lazio. In una prima fase, a partire dai presidenti dell’unificazione e attraverso i pareri e le opinioni dei principali stakeholder del CSV, abbiamo voluto dare il quadro di cosa sia oggi il CSV Lazio e quali siano i principali assi strategici della sua azione, le prospettive future, i punti di forza e le criticità. Con Paola Capoleva si conclude la serie di contributi dedicata ai candidati al nuovo Direttivo CSV Lazio.

Con Renzo Razzano ha costituito e riorganizzato il CSV Lazio. Il nuovo Direttivo ha ora il compito di proseguire questo lavoro. Come vede il futuro?

«Siamo agli inizi di un nuovo percorso, ma certamente quanto abbiamo costruito in questi anni è un grande patrimonio. I due centri di servizio avevano alle spalle quasi vent’anni di attività e, insieme, abbiamo voluto fortemente questa unificazione. Come abbiamo avuto modo di raccontare, tante sono state le difficoltà, ma entrambi, come tutto l’ufficio di presidenza, siamo orgogliosi del risultato raggiunto. Ora lo sguardo al futuro è ricco di aspettative, programmi, sia interni che esterni all’organizzazione. Internamente vorremmo che i nostri soci diventino un corpo vivo, protagonisti nella vita del Centro, nel costruire reti associative di prossimità volte a migliorare la coesione territoriale, nel portare avanti il fondamentale ruolo di agenti di sviluppo che caratterizza volontariato e associazionismo. Vogliamo favorire una prossimità anche tra le Associazioni e in questo senso sarà importantissimo il ruolo degli operatori, grande risorsa del nostro CSV, che sapranno sostenere questo percorso. Costruire senso di appartenenza al CSV, sapendo che per aiutare la comunità è necessario essere prima di tutto noi comunità, potendosi identificare nei valori, nella mission e nelle iniziative che si perseguono. A questo proposito sarà molto importante migliorare la formazione, uno degli snodi cruciali in una fase così difficile, con la Riforma del terzo settore, l’istituzione del RUNTS, ma anche la pandemia e le diseguaglianze sociali in aumento che impongono- alle associazioni e ai volontari -di affrontare grandi cambiamenti. Formazione rivolta a tutti i volontari ma anche ai dirigenti delle Associazioni perché sappiano rinnovarsi, ma anche tanta comunicazione perché  il volontariato possa far meglio vedere il suo valore.
All’esterno sentiamo sempre di più l’esigenza di essere interlocutori delle pubbliche amministrazioni, ma anche di altre reti associative per far sì che il mondo del volontariato diventi sempre più un riferimento stabile nei tavoli di confronto, da quello dei piani di zona a quello sul PNRR, in generale ai tavoli che non siano solo volti a supportare situazioni di calamità o emergenza, ma siano volti  a co programmare con le amministrazioni la risposta ai bisogni delle persone, dell’ambiente e dello sviluppo del territorio.
E poi il rapporto con la rete nazionale dei CSV, 48 in tutta Italia. Il nostro sistema, che si confronta dentro CSVnet, sta crescendo in termini di relazioni nazionali e nella tensione verso visioni comuni.
Si svolgerà il 22 e il 23 luglio a Bergamo, capitale del volontariato per il 2022, un grande incontro tra tutti i presidenti dei Centri di Servizio: l’obiettivo è confrontarci tra presidenti e poi tra basi associative per arrivare a fine anno ad un documento dove il territorio, l’organizzazione dei CSV, il volontariato tutto vengano messi nella condizione di diventare sempre più soggetti attivi, proponenti, in campo nazionale. Questi sono solo alcuni dei filoni sui quali, come presidenza, lasciamo un’eredità, ma chiediamo un impegno futuro al nuovo Direttivo».

paola capoleva
Paola Capoleva con Chiara Tommasini, Presidente CSVnet (al centro) e Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore (a sinistra)

Quali questioni ritiene prioritarie per il CSV Lazio per i prossimi anni?

«Le questioni sono tante e le riassumeremo, in parte, in un documento che verrà presentato in assemblea. Porteremo così ai soci una serie di riflessioni che, come ufficio di presidenza, abbiamo fatto in questo ultimo periodo, cercando di lasciare ben chiaro il solco entro il quale abbiamo operato e al quale vorremmo che i futuri organi sociali collaborassero. Un documento che verrà naturalmente posto al dibattito dell’assemblea, certamente non esaustivo, ma pensiamo utile per animare il confronto. In questo documento enucleiamo anche alcuni aspetti che restano problematici: il finanziamento dei Centri di Servizio, tema mai definito, continuamente rimaneggiato nel lungo confronto con Acri e le fondazioni, che rende la vita dei CSV sempre un po’ incerta; ancora, i rapporti con una serie di soggetti esterni, da consolidare. Questi ultimi mesi ci hanno visto migliorare i rapporti con il Comune di Roma e questo ci fa immaginare che molto lavoro andrà fatto con il Comune stesso e con i Municipi. E poi il dialogo con il Forum del Terzo Settore, che, discontinuo in questi mesi, dovrà essere ripreso. Così come occorrerà ricollocare in una programmazione più continuativa alcune iniziative sollecitate dalle stesse associazioni. Non possiamo dimenticare, però, il peso che il Covid ha auto nella nostra programmazione: nonostante tutto abbiamo lavorato tanto a supporto delle associazioni sia nel periodo dell’emergenza sanitaria, sia nella crisi afgana, nel supportare gli arrivi nella nostra regione, sia ora nell’emergenza ucraina, che, a livello nazionale, ma anche regionale, ci vede protagonisti, promotori, sostenitori delle azioni delle associazioni della rete Scuolemigranti. Attivi, insomma anche in situazioni emergenziali, tanto che siamo invitati agli Stati generali della Protezione civile: insieme alle associazioni non operiamo solo nell’ordinario, ma anche nello straordinario. La cifra questa che ci ha contraddistinto in questi ultimi tempi».

Perché ha deciso di candidarsi?

«Oltre al desiderio di proseguire un percorso che ci ha visto fortemente impegnati in questi anni, sono membro del Direttivo CSVnet in quota nazionale: mi sento quindi in dovere di rappresentare questo anello di congiunzione tra il CSV Lazio e la rete dei Centri di Servizio. La mia nuova candidatura sta proprio nella necessità di mantenere il giusto collegamento con un sistema nazionale che sta crescendo non solo in termini di attività e di proposte, ma anche rispetto ad una visione di impegno culturale molto ampio, rivolto ai giovani e alle donne. Questo è uno degli aspetti che caratterizzerà il mio impegno: portare queste tematiche dentro il CSV Lazio creando quel dialogo e quel confronto che credo sia il fondamento di ogni associazione plurale e democratica».

 

Rimandiamo alle interviste a: Paola Capoleva e Renzo RazzanoChiara TommasiniLorena MicheliRoberto GiustiRiccardo Varone.

Le interviste agli altri candidati: Carla MessanoCarlo Quattrocchi , Andreina CiogliDanilo ChiricoVincenzo CarliniMaurizio VanniniRoberto RosatiSandro LibianchiRaffaele CastaldoSergio CervoGiulio RussoTiziana LatiniAntonio Felice FargnoliMaria Cristina Brugnano, Claudio Graziano, Cristina De Luca. 

 

PAOLA CAPOLEVA. MANTENERE IL COLLEGAMENTO CON IL SISTEMA NAZIONALE

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