CONTRO LA DELINQUENZA GIOVANILE OCCORRE VINCERE LA POVERTÀ, ANCHE EDUCATIVA
La presidente del Seac: "Il volontariato fa bene perché porta beni relazionali". Ma servono percorsi concreti di reinserimento
02 Dicembre 2016
Il 2 e 3 dicembre torna a Roma l’annuale assemblea del Seac, il Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario, in questa edizione dedicata a “Minori autori di reato e altre vulnerabilità dietro le sbarre“. Ne abbiamo parlato con la presidente, Laura Marignetti.
Nella recente riorganizzazione del Ministero della Giustizia, infatti, i due sistemi, quello minorile e quello dell’esecuzione penale esterna, sono stati ricompresi nell’unico “Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità”, con l’intento di promuovere una nuova cultura della pena che segni anche per gli adulti, come già realizzato per i minori, l’abbandono di un sistema carcerocentrico a favore di un ventaglio più ampio di misure sanzionatorie alternative alla detenzione. La scelta del tema non fa che confermare l’attenzione di sempre, rivolta dal Seac verso queste prospettive di sviluppo della giustizia penale e la volontà di coltivare un’adeguata preparazione per il volontariato che rappresenta».