DREAM EURO CUP: IL CALCIO È SALUTE (MENTALE)

La Dream Euro Cup di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale si terrà a Roma dal 23 settembre al PalaTiziano. Santo Rullo: «Sentiamo di motivare i servizi di salute mentale a interfacciarsi con le realtà sociali sportive. L’integrazione degli interventi è fondamentale»

di Maurizio Ermisino

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Cento anni fa nasceva Franco Basaglia, l’uomo che ha cambiato la storia della salute mentale in Italia. Quello grazie a cui i “matti” non sono stati più tali, ma sono tornati ad essere persone. A Franco Basaglia sarebbe piaciuta moltissimo l’iniziativa della Dream Euro Cup di calcio a 5 (o Futsal) per persone con problemi di salute mentale che si terrà a Roma dal 23 al 28 settembre, nel corso della Settimana Europea per lo Sport, al Palazzetto dello Sport, conosciuto come PalaTiziano. È un evento che ci ricorda come il calcio non sia solo lo sport delle icone, dei campioni, ma un patrimonio di tutti. Anche di chi ne ha bisogno per riscattarsi. La cerimonia d’apertura avrà luogo il 23 settembre alle 11, e arriveranno quasi 200 persone da tutta Europa. Per questo a questo link è disponibile un form di manifestazione di interesse per volontari in occasione della manifestazione.

Dream Euro Cup è il primo campionato europeo per una squadra e un movimento che seguiamo dal 2016, da quando la Nazionale ha iniziato a preparare i Mondiali in Giappone. Quella storia è diventata prima un documentario e poi un film di finzione. Ci sono 12 squadre partecipanti, 12 nazioni. Sono tante, finalmente: in questo modo si abbattono i muri, si accorciano le distanze. La Dream Euro Cup è organizzata dall’associazione ECOS (European Culture Sport and Organization) e finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma ERASMUS+ SPORT, con il sostegno di Roma Capitale, e il patrocinio di FIGC, CONI e CIP, Sport e Salute, Regione Lazio, Rai per la Sostenibilità-ESG e delle Ambasciate in Italia dei Paesi partecipanti. Ieri la presentazione in Campidoglio, a Roma, è stata anche l’occasione per il sorteggio dei gironi, emozionante come in ogni competizione sportiva. E allora, eccoli qui. Girone A: Ungheria, Repubblica Ceca, Croazia, Olanda. Girone B: Germania, Estonia, Islanda, Grecia. Girone C: Inghilterra, Finlandia, Norvegia, Italia. Sì, ce la giochiamo subito con gli inglesi, i più forti.

Dream Euro Cup
Santo Rullo ieri, durante la conferenza stampa di presentazione. : «Il sogno di Basaglia era sempre stato che la psichiatria si occupasse della malattia e la società si occupasse della salute mentale»

Dream Euro Cup e il sogno di Basaglia

La coppa dei sogni sta quindi per avere inizio. «Il sogno di Basaglia era sempre stato che la psichiatria si occupasse della malattia e la società si occupasse della salute mentale» spiega Santo Rullo, medico psichiatra e responsabile scientifico dell’evento, il sognatore che ha dato vita a tutto e che ha ispirato e fondato la Nazionale Italiana di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale Crazy for Football. «Questo è il luogo della salute, non quello della malattia. Ci siamo chiesti quale fosse lo strumento che potevamo mettere a disposizione per l’integrazione e la salute. È quello dello sport. Lo sport produce le sostanze del benessere e della salute, la serotonina e dopamina: lo dico a chi ha dimenticato che lo sport è per la salute mentale di tutti. L’OMS ci ricorda che una persona su cinque, nella sua vita, può incorrere in problemi di salute mentale. E questi sono gli strumenti che abbiamo a disposizione. Il 28 settembre, prima della finale dell’Europeo, ci troveremo al Coni in un convegno per condividere le prassi, e quella che continua ad essere l’eccellenza, l’assistenza psichiatrica sul territorio».

La condizione dei pazienti psichiatrici è transitoria e reversibile

La Nazionale di calcio per persone con problemi di salute mentale è ovviamente la punta dell’iceberg, la punta di diamante di un movimento capillare, che vive, e deve farlo sempre di più, su tutto il territorio italiano. «È quello che sentiamo di fare» ci risponde Santo Rullo. «Sentiamo di motivare sempre di più i servizi di salute mentale a interfacciarsi con le realtà sociali che fanno sport. L’integrazione degli interventi è fondamentale: in momenti di crisi, ahimè, sappiamo che il sanitario si chiude nel sanitario, facendo perdere continuità di integrazione alle persone che ne hanno bisogno. Per noi è fondamentale continuare a girare l’Italia». È fondamentale continuare a far vedere che, come diceva quel film, si può fare. «Non solo che si può fare» aggiunge Rullo. «Ma anche che la maglia (quella della nazionale di chi ha problemi di salute mentale, ndr) è a disposizione di tutti, ma che poi quella maglia bisogna togliersela il prima possibile perché la disabilità psicosociale, quella dei pazienti psichiatrici, è transitoria e reversibile. Dobbiamo ricordarci questo: mettere velocemente la maglia e toglierla velocemente». Questo lavoro sul territorio coinvolge anche molte realtà. «Si tratta di associazioni di volontariato, enti di promozione sportiva» ci spiega Santo Rullo. «La Federazione Italiana Gioco Calcio ha preso ispirazione da noi per fare un’operazione a livello nazionale, che include tutte le disabilità. Il nostro lavoro è più specifico sulla salute mentale ma è fondamentale».

Dream Euro Cup
La Dream Euro Cup si terrà a Roma dal 23 al 28 settembre, nel corso della Settimana Europea per lo Sport, al PalaTiziano. La cerimonia d’apertura avrà luogo il 23 settembre alle 11.

I ragazzi possono raggiungere un livello altissimo

Chi ha visto giocare, e soprattutto allenarsi, la nazionale, sa che Ernico Zanchini è il coach ideale. Tratta i ragazzi da atleti, li fa sentire importanti, li motiva nel modo migliore. Ma che squadra è oggi la nostra nazionale? «Sono passati otto anni dal Giappone» ci racconta. «In questi anni abbiamo visto più di 400 ragazzi in tutta Italia e ne abbiamo selezionati 30. Di questi 30, 14 faranno parte della Nazionale. Uno degli obiettivi è stato quello di alzare molto il livello: uno dei punti fondanti del progetto è dimostrare l’altissimo livello che questi ragazzi possono raggiungere nel calcio a 5, o futsal». «Rispetto al Giappone avremo soltanto un reduce» continua. «È il nostro capitano Enrico Manzini, di caratura talmente superiore che me lo porterò anche quando avrà 50 anni. Ha un’intelligenza e una tecnica di cui non posso fare a meno».

La nostra nazionale è un modello

Ma che cosa sappiamo oggi degli avversari che affronterà l’Italia? «Gli unici avversari di cui abbiamo notizie, e che sappiamo sarebbe stato meglio evitare, sono l’Inghilterra e l’Ungheria» ci spiega Zanchini. «L’Inghilterra l’abbiamo nel girone. Ma siamo consapevoli di essere un modello. Siamo l’unica nazionale che ha un rapporto con la federazione, siamo l’unica squadra che è anche una vera e propria rappresentativa nazionale: cerchiamo i giocatori più forti d’Italia. Il nostro staff è di alto livello. Sono tutti allenatori federali: Riccardo Budoni, il mio vice, è stato un giocatore professionista, e preparatore dei portieri delle nazionali giovanili di futsal. Come si dice in queste occasioni: andiamo consapevoli, grande rispetto per tutti, paura di nessuno, grande voglia di vincere».

Motivare, rilassare e tenere in tensione

Ma, a livello di preparazione, quale sarà il lavoro di coach Zanchini? Sarà a livello fisico, tecnico-tattico, mentale. «Da un punto di vista di preparazione fisica non avremo tanto tempo» ci spiega. «Non possiamo fare un ritiro molto tempo prima, ma abbiamo dato un programma ai ragazzi. E stiamo cercando di fare di tutto perché lo rispettino. A livello mentale, psicologico e motivazionale, il lavoro sarà fatto su due piani: dovremo rilassarli ma allo stesso tempo tenerli in tensione, come sempre in queste manifestazioni, soprattutto nelle partite a eliminazione diretta. E poi lavoreremo dal punto di vista dell’organizzazione di gioco. Che è quella che ci distingue dagli altri». Questi ragazzi hanno già vinto, lo abbiamo detto altre volte. Ma stavolta, davvero, vogliamo tutti che vincano questa coppa. Vi diamo appuntamento il 23 settembre, sugli spalti del PalaTiziano, per tifare questi grandi calciatori azzurri.

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