ECONOMIA CIRCOLARE. DARE VITA ALLE COSE, DARE LINFA ALLE COMUNITÀ
Ai Castelli Romani il progetto "Creare Insieme" sta realizzando un esperimento di economia circolare e inclusiva
25 Ottobre 2021
Il 30 ottobre, a San Cesareo, presso la Sala Teatro dell’associazione Marionette senza Fili, alle ore 17.00, si terrà l’evento conclusivo del progetto “Creare insieme”, promosso dall’associazione La perla preziosa di Zagarolo e finanziato dal Distretto della economia civile della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini.
Il progetto, nato con l’obiettivo di valorizzare percorsi di economia etica e di comunità, attraverso eventi di sensibilizzazione sui temi dell’economia circolare, ha visto l’attivazione di 16 laboratori artistico-ricreativi, realizzati utilizzando materiali di scarto, destinati a ragazzi con disabilità; il tema della sostenibilità ambientale incontra dunque quello dell’inclusione sociale in un’ottica di reciprocità, scambio e collaborazione: «Realizzeremo un esperimento di economia circolare mettendo insieme competenze e risorse e vivendo la reciprocità attraverso l’inclusione. In questo modo creeremo rapporti di fratellanza sempre più forti», ha asserito Suor Angela, presidentessa dell’associazione Lucia Calandrello, nel convegno di presentazione del progetto, tenutosi il 2 ottobre presso i locali della Chiesa di Santa Maria della Valle, a Valle Martella.
Creare vuol dire stare insieme
In quell’occasione Monsignor Felicetto Gabrielli, Vicario della Diocesi di Palestrina, ha sottolineato come il titolo del progetto sia particolarmente emblematico: il verbo CREARE è un verbo rivoluzionario: Dio crea, ma l’uomo fa, modella, plasma, trasforma ciò che Dio ha creato. Creare insieme vuol dire “stare insieme” per trovare la nostra capacità di fare. I laboratori servono a stare insieme, ad amarci di più, ad aiutarci scoprendo le nostre abilità, la nostra capacità di fare.
Il progetto “Creare insieme” è del resto un vero e proprio progetto di comunità, un progetto di rete, nato grazie al coinvolgimento attivo di diversi attori sociali del territorio: la Chiesa di Santa Maria della Valle di Valle Martella, che ha concesso la sala per i laboratori, i comuni di San Cesareo e Zagarolo, che hanno collaborato nell’organizzazione e promozione degli eventi; i volontari del Comitato di quartiere Valle Martella e dell’ Associazione Nazionale Carabinieri – sezione Zagarolo San Cesareo, che aiuteranno nella gestione e organizzazione dei laboratori; le famiglie dei ragazzi e i ragazzi stessi, veri protagonisti di questo progetto, che attraverso il “fare insieme” daranno nuova vita a materiali di scarto.
La rivoluzione dell’economia circolare
Tra i relatori del convegno Isidoro Fabi, del Centro Maria Gargani e responsabile dei laboratori, presente già nella giornata inaugurale, con un intervento che ha evidenziato come l’economia circolare sia uno strumento per provare a rovesciare il paradigma economico lineare basato sul processo: produzione-distribuzione-consumo-scarto, a favore di un approccio circolare, che renda un prodotto recuperabile, riutilizzabile, trasformabile, in modo tale che dopo essere stato consumato non diventi scarto, ma risorsa.
Sostenibilità del resto, afferma Fabi, significa soddisfare i bisogni del presente, pensando però alla generazioni future. Perché ciò avvenga è necessario un cambiamento nel paradigma culturale non solo istituzionale, ma anche sociale e individuale. Questo progetto è un primo passo in questa direzione perché “creare insieme”, significa condividere.
L’economia circolare è un’economia di cooperazione, di comunità dove anche la persona più fragile trova una sua collocazione. Essa diviene così economia di inclusione, che valorizza non i limiti, ma le opportunità, la relazione, la differenza, le diverse abilità, sancendo l’importanza del passaggio dal “fare per…” al “fare con…”. Fare insieme vuole dire mettersi alla pari e stare insieme, lavorare con gli altri per dare un futuro a tutti, lavorare con i disabili per dare una prospettiva di cambiamento a tutta la comunità.
Gli empori del fai da te
Altro relatore sarà Mauro Giardini, presidente del Centro educativo di accoglienza e solidarietà di Mentana, che nella giornata inaugurale ha già dato una panoramica di importanti esperienze di economia circolare in Italia di cui è stato protagonista: una tra tutte la nascita degli “empori del fai da te”, ad esempio, una sorta di biblioteca degli attrezzi, dove le persone vengono, prendono in prestito attrezzi utili a ristrutturare e aggiustare le loro case e danno in cambio ore di volontariato a beneficio del quartiere.
Nati in collaborazione con marchi noti di imprese che vendono materiali per il fai da te, ad oggi ci sono 6 empori aperti in tutta Italia, sparsi in quartieri particolarmente difficili. Per Giardini le comunità devono riappropriarsi di una dimensione economica territoriale. Una volta che questo avviene non si torna più indietro, perché l’economia di prossimità crea relazione, collaborazione.
«Il termine “creare” è forse ambizioso per noi uomini» ha sottolineato Giardini, «ma noi possiamo rigenerare e dare nuova vita alle cose, dando così nuova linfa anche alle relazioni di comunità».
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