FLUMEN FESTIVAL: LE GIOVANI ENERGIE DIETRO LE QUINTE DELL’EDIZIONE 2024
Nel backstage di Flumen 2024, con le associazioni che ogni anno lo rinnovano e le tante giovani energie che contribuiscono a renderlo possibile
27 Giugno 2024
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Raccontare il Flumen Festival, festa dell’Ecologia, della Nonviolenza e delle Migrazioni, giunto alla sua sesta edizione, significa allargare lo sguardo alle associazioni che da sei anni rendono possibile la sua ideazione e ne rinnovano il programma partendo dall’impegno quotidiano sulle tematiche rilevanti per la manifestazione.
Io, Noi: da vent’anni un riferimento sul territorio
Tra le organizzazioni promotrici del Festival, l’associazione Io, Noi ODV rappresenta con la sua presenza l’impegno ventennale sul territorio di Fiumicino, in particolare sul tema dei Diritti dell’infanzia e della prevenzione agli abusi e ai maltrattamenti verso i minori, realizzando nel corso degli anni numerosi progetti in collaborazione con le istituzioni e assicurando il coinvolgimento della rete scolastica del territorio. Io, Noi opera inoltre nel campo della formazione continua attraverso il servizio di scuola popolare di lingua italiana per stranieri, nata dalla volontà di dare una prima importante risposta al bisogno di creare le condizioni per una reale integrazione e convivenza tra cittadini di nazionalità diverse. Nel corso degli anni, la scuola si è arricchita del contributo dei volontari che hanno sperimentato l’insegnamento della lingua italiana come veicolo di integrazione e promozione sociale, nella convinzione che una scuola senza confini che coinvolge persone di cultura, età, saperi e appartenenze diverse, possa rappresentare un ponte essenziale tra le varie identità che abitano un luogo, consolidando un senso di appartenenza condivisa alla comunità.
Giovani energie per la nonviolenza
L’attività di Io, Noi è accompagnata dalla presenza dell’associazione di promozione sociale Biblioteca per la Nonviolenza, a carattere e trazione prevalentemente giovanile, impegnata – fin dalla sua costituzione- nella conservazione di un ricco patrimonio letterario sulla nonviolenza e da sempre attiva sui temi dell’educazione, dell’informazione e formazione professionale ed extrascolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica. L’esperienza maturata nella produzione di attività legate al coinvolgimento delle giovani generazioni sui temi della nonviolenza, dell’ecologia e dei diritti dei migranti, nella gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, comprese le attività editoriali, di promozione e la diffusione della cultura e la pratica del volontariato, trova inoltre la compartecipazione del Movimento Nonviolento che attraverso i suoi presidi territoriali, promuove instancabilmente la cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata. Queste realtà associative, i servizi che propongono alla comunità, vivono della convinzione, della costanza e della progettualità delle giovani energie che credono nella necessità di presidi territoriali attivi e ricettivi degli stimoli ed impulsi provenienti dal contesto esterno.
I temi al centro di Flumen Festival 2024
Ecco, dunque, che nel quadro delle tematiche affrontate dall’edizione 2024 del Flumen Festival, si è deciso di porre un’attenzione particolare ai giovani e all’Europa. Altrettanto spazio avranno dibattiti sui temi dei diritti delle migrazioni, dei diritti dell’infanzia e di genere, un focus sull’Europa e Matteotti e sui conflitti armati in corso e la crisi climatica, con un ricco programma che vi invitiamo a consultare qui. Ma la sesta edizione di Flumen vuole raccontare anche una storia di adesioni, diremmo di rinnovo di alleanze educative, mettendo in risalto il lavoro e l’impegno delle organizzazioni del terzo settore, delle istituzioni e dell’amministrazione del X Municipio di Ostia, che ha dato il suo patrocinio al Festival, ricordando l’importanza di consolidare il legame territoriale e progettuale tra le diverse realtà associative di promozione sociale e gli enti istituzionali.
Trasformare i Patti educativi in uno strumento di policy ordinaria
Nella prima giornata troveranno spazio i Patti Educativi Territoriali di Comunità, attraverso la voce e le proposte delle organizzazioni dei sei coordinamenti della rete del X municipio. Un incontro nodale, fortemente voluto dagli organizzatori del Festival e reso possibile grazie alla tessitura di esperienze condivise e di valore, che servirà a restituire alla comunità il racconto di un lavoro e un impegno territoriale che viene valorizzato con il confronto con esperti che hanno maturato specifiche competenze. Come trasformare i Patti educativi, nati per rispondere alle sfide della pandemia, in uno strumento di policy ordinaria che contribuisca al contrasto della dispersione scolastica e allo sviluppo territoriale?La tavola rotonda sarà il luogo ideale in cui ragionare sulla costruzione delle collaborazioni con i diversi attori territoriali, della Comunità educativa nel suo complesso, che possono concorrere all’arricchimento dell’offerta educativa, individuando finalità, ruoli e compiti di ciascuno sulla base delle risorse disponibili; il coordinamento vuole essere la chiave per sviluppare la collaborazione dei soggetti coinvolti, pubblici e privati, nella prospettiva della salvaguardia e nella valorizzazione della progettualità educativa come bene comune, anche attraverso la messa a disposizione di strutture o spazi cittadini e non solo, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, dove volgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. Flumen vuole dunque più che mai ricordarci il suo significato di attraversamento delle comunità e dei territori, lo vuole fare ripartendo idealmente dalla sua base territoriale, dalle voci dei suoi volontari, risorse indispensabili per l’ organizzazione e la riuscita del Festival, della sua comunità e dalla restituzione di tutte quelle complessità che trovano soluzioni e traggono forza dall’incontro e nel confronto.