FRUTTA URBANA: ECCO IL PROGETTO PER MAPPARLA, RACCOGLIERLA E DISTRIBUIRLA
Dalla raccolta della frutta dimenticata nascono solidarietà, aggregazione ed educazione all'ambiente
04 Gennaio 2017
Frutta urbana è il primo progetto italiano, avviato tre anni fa, di mappatura, raccolta e distribuzione gratuita della frutta che cresce in città. Un centinaio di volontari ogni mese, a seconda della stagione, gira per Roma e Milano per mappare, raccogliere e distribuire gratuitamente i frutti che crescono in giardini pubblici, condomini e parchi. Il progetto, portato avanti dall’associazione Linaria (http://www.linariarete.org/wp/), gioca inoltre un ruolo importante per favorire valori sociali di aggregazione e percorsi di inserimento lavorativo.
A Roma i frutti più abbondanti sono gli agrumi: arance amare, limoni, mandarini e pompelmi. Al secondo posto ci sono le nespole, al terzo i cachi e infine le mele e le pere. Ma non solo, è possibile trovare anche melograni, fichi e perfino l’avocado, le noci e i mirtilli. Tutta questa frutta, inoltre, se non raccolta, finirebbe per marcire a terra, creando problemi di gestione e di igiene. L’obiettivo infatti è proprio quello di valorizzare una risorsa che altrimenti andrebbe sprecata.
La mappa e la app
La mappa di Frutta Urbana riporta la posizione esatta di tutti gli alberi che vengono identificati nelle alberature, nei giardini e nei parchi di città, diventando uno strumento pubblico accessibile a tutti, per condividere le informazioni con chi è interessato alla raccolta della frutta e per coinvolgere i cittadini alla localizzazione e identificazione di nuovi alberi.
Continuamente aggiornata, è la base di una App che permette, grazie a smartphone e tablet, di trovare gli alberi più vicini o i diversi periodi di raccolta. Oltre a visualizzare importanti dati sulla biodiversità e sul patrimonio botanico in città, nella mappa ogni specie è raffigurata con un simbolo grafico ed è collegata a una scheda contenente tutta una serie di dati: un’immagine, il nome scientifico e comune, le dimensioni, l’età, l’accessibilità per la raccolta, le condizioni, gli interventi effettuati o necessari, l’epoca di fioritura e di raccolta, la quantità della produzione, le principali proprietà nutrizionali e le diverse possibilità di utilizzo.
La raccolta e la distribuzione della frutta urbana
La fase successiva di realizzazione del progetto è la fase di raccolta. Per svolgere questa operazione l’associazione Linaria si avvale dell’aiuto e del contributo di un gruppo di volontari di RomAltruista che mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze.
Appena raccolta, la frutta viene regalata a mense sociali e banchi alimentari. Solo una parte minima del raccolto viene venduta e inserita in diversi circuiti alimentari come i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale), i mercati contadini o ristoranti e negozi che lavorano con prodotti locali e di filiera corta.
Tutta la parte del raccolto di frutta urbana, che non è adatta al consumo fresco, e quindi alla distribuzione immediata, viene trasformata in composte, marmellate, succhi, torte o bevande. Questi prodotti vengono regalati o anche venduti, ma solo in minima parte, per coprire i costi delle varie attività organizzate.
La sensibilizzazione e i workshop
Per sottolineare l’importanza del ruolo sociale e aggregativo del progetto, nel coinvolgere le comunità locali a tutti i livelli l’associazione Linaria organizza laboratori per le scuole, corsi di formazione professionali, workshop di progettazione, oltre a eventi, convegni e pubblicazioni.
Nelle scuole, primarie e secondarie, l’associazione promuove un programma di sensibilizzazione a diversi livelli su due tematiche principali: l’alimentazione, sui valori nutrizionali della frutta, sul significato di filiera corta e di sicurezza alimentare; lo studio dell’ambiente, la biodiversità, il ruolo degli alberi in città, la loro identificazione, le cure e le differenti pratiche sostenibili in ambito urbano. I corsi di formazione professionali riguardano invece i diversi aspetti tecnici e specifici, quindi la cura, la potatura, gli innesti, lo studio delle patologie e la manutenzione con l’utilizzo di metodi biologici. Ogni stagione è legata ad attività e iniziative specifiche tra le quali anche corsi di cucina per poter apprendere le infinite possibilità di conservazione ed elaborazione della frutta.
I workshop, infine, sono finalizzati alla progettazione e alla realizzazione di nuovi frutteti, che saranno giardini produttivi, collezioni botaniche di varietà antiche, luoghi di conoscenza e sperimentazione, ma soprattutto di aggregazione sociale. A differenza degli orti, i frutteti richiedono minore manutenzione, si adattano meglio al regime biologico e producono generosamente. I nuovi frutteti troveranno spazio nelle aree abbandonate, nelle scuole, nei centri sociali, in nuove piazze, in centro e in periferia.
Da due anni l’associazione Linaria collabora con il centro di formazione Capodarco, che aiuta ragazzi disabili ad inserirsi nel mondo del lavoro grazie a tirocini. Per il progetto Frutta Urbana i ragazzi operano all’interno di laboratori pratici, producendo marmellate che vengono distribuite gratuitamente.
Un gruppo tutto al femminile, composto da ragazze afghane, iraniane e pakistane produce anch’esso marmellate che vengono invece vendute in un circuito ristretto gestito dall’associazione La Sosta. Ciò permette loro di garantirsi un minimo di sostentamento e di indipendenza economica.