UNA MERENDA TRICOLORE PER I BAMBINI DEL MADAGASCAR
Nei Castelli romani un progetto dell'associazione Gialuma, con due obiettivi: combattere il razzismo nelle scuole e aiutare i bambini del Madagascar
09 Dicembre 2019
Giovani e commercianti insieme per sostenere la Casa dei Ragazzi di Fort Dauphin (Madagascar). È il progetto “Rosso Bianco Verde” dell’associazione Gialuma onlus, un vero e proprio ponte tra l’Italia e l’Africa. All’iniziativa partecipano alcuni imprenditori dei Castelli Romani e diverse scuole del territorio, tra cui i licei linguistico e psicopedagogico James Joyce di Ariccia, l’istituto tecnico Sandro Pertini di Genzano, l’Istituto Nicola Garrone di Albano Laziale e l’Istituto comprensivo Ardea II.
NELLE SCUOLE CONTRO IL RAZZISMO. «Il nostro obiettivo è combattere il razzismo nelle scuole». A parlare è Luana Mannocci, presidente dell’associazione Gialuma Onlus. «Abbiamo scelto questo nome perché la bandiera italiana e quella malgascia hanno gli stessi identici colori». “Rosso bianco verde” si compone di due momenti, uno teorico e l’altro pratico. Il primo prevede incontri nelle scuole, organizzati con diverse modalità e differenti ospiti. Lezioni, incontri, dibattiti e testimonianze fanno comprendere a ragazze e ragazzi quanto la povertà in Italia sia relativa, se confrontata con quella delle regioni più disagiate del mondo. Il secondo, più concreto, vuole incentivare gli studenti a fare un’esperienza diretta del dono. Recandosi in appositi esercizi pubblici convenzionati, i giovani possono acquistare delle merende solidali, da devolvere ai loro pari età d’oltremare. In pratica il negoziante devolverà il ricavato di queste compravendite all’associazione, che lo reinvestirà in Madagascar. «Il volontariato attivo è un’esperienza di crescita», ha aggiunto Mannocci. «Doposcuola, corsi, centri di aggregazione e di accoglienza sono modi per insegnare non a fermarsi alle apparenze, ma ad acquisire consapevolezza della realtà. Una volta abbiamo provato ad aprire gli occhi ai giovani, facendo conoscere loro i giochi utilizzati dai loro coetanei in Africa: tutti hanno concordato che c’è differenza, tra calciare un pallone di cuoio e un pallone di stracci».
L’ASSOCIAZIONE. Nata nel 2005 nel cuore dei Castelli Romani, Gialuma onlus è stata premiata nel 2007 con la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica per l’organizzazione della mostra “Madagascar: alle donne e alle bambine”. Un riconoscimento importante, ma che non risolve le difficoltà che ogni giorno questa associazione incontra. «Dal 2015 siamo senza sede e non sappiamo mai dove riunirci, ha denunciato la presidente. Senza un presidio sul territorio è difficile farsi conoscere ulteriormente. Il clima di egoismo intrinseco nella società contemporanea poi limita la partecipazione. Come per ogni altra associazione, anche per noi i volontari non bastano mai». Anche perché la mission principale, “la lotta alla discriminazione per la solidarietà tra i popoli”, ha bisogno di manodopera per essere realizzata. A Fort Dauphin infatti Gialuma Onlus si sta realizzando una Casa dei Ragazzi su un terreno appositamente acquisito. La struttura ospiterà corsi di sostegno alla scolarizzazione dei più piccoli e iniziative utili alla prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili, a evitare gravidanze tra individui giovanissimi e alla lotta contro la tratta di esseri umani finalizzata alla prostituzione.
ECONOMIA PER GRANDI E PICCOLI. Un’attenzione particolare viene data al potenziamento dell’imprenditoria artigiana locale in modo che possa inserirsi nei circuiti del commercio equo e solidale. Grazie all’Associazione malgascia dei ragazzi di strada, Gialuma intende supportare il raggiungimento di un’autonomia economica.
Nella regione però il problema principale resta la fame. Nella mensa autogestita e istituita apposta per loro i bambini, che non hanno nulla da mangiare, potranno ricevere carne e pesce, oltre alla solita porzione di riso scondito, anche in orari diversi da quelli dell’apertura delle scuole.
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