IL SERVIZIO CIVILE NELL’EMERGENZA: I GIOVANI VOLONTARI AGILI
L'esperienza del Sud Pontino, dove molti prestano servizio da remoto o consegnando spesa e farmaci a chi non può procurarseli
31 Marzo 2020
Che cosa fanno i volontari in servizio civile nell’emergenza? Nel Sud Pontino la maggior parte dei 106 giovani sono in permesso straordinario. Non tutti però! Molti dei volontari attivi presso le sezioni delle associazioni di Protezione Civile sono ancora in servizio e, nei limiti del consentito, sono di aiuto ad anziani e famiglie con disagio, nel supporto per consegna alimenti e farmaci. Come è accaduto per i volontari dell’associazione Gari 88 del Comune di Santi Cosma e Damiano.
E gli altri? Gli altri sono “volontari agili”… Perché sì, anche nel servizio civile esistono i volontari agili, che cioè operano da remoto e continuano la loro opera di solidarietà con tutti i mezzi digitali a loro disposizione.
Il servizio civile nell’emergenza
Alcuni si sono messi a disposizione degli enti presso cui svolgono il proprio progetto per dare una mano nel disbrigo di tutte quelle pratiche amministrative che “gli esperti della solidarietà” non riescono a seguire da casa con strumenti digitali. Ed ecco che le giovani e fresche menti e mani dei volontari sono lì per aiutare a continuare a lavorare con ricerche e analisi e per scrivere a quattro mani, con i loro referenti progettisti, quelli che saranno i progetti di impiego dei futuri volontari di servizio civile. È accaduto così per le leve dell’associazione Arcobaleno di Terracina, della Confraternita San Giovanni Battista di Lenola e delle associazioni AVO di Formia e Terracina, nonché per l’associazione Solidarietà di Itri: i giovani in servizio civile stanno aiutando da casa le associazioni nella stesura dei nuovi progetti di servizio civile universale.
Il progetto rimodulato
Quelli dell’attivissima associazione Confraternita S. Giovanni Battista di Lenola, invece, continuano a fornire ai loro utenti una serie di servizi da remoto, oltre che consegnare spesa e farmaci a domicilio.
Caritas di Lenola e Servizio Civile Nazionale presso Confraternita San Giovanni di Lenola, infatti, sfidano l’emergenza coronavirus attivando un servizio telefonico di ascolto e sostegno psicologico e/o spirituale e servizi alla persona. Tale servizio risponde alla richiesta del Servizio civile nazionale, ove possibile, di rimodulare i progetti attualmente in essere presso le sedi: il Dipartimento del Servizio Civile Nazionale ha preso atto del proseguo delle attività così come espresse nel nuovo progetto.
Volontari e specialisti con specifiche professionalità sono a disposizione per ascolto psicologico, accompagnamento spirituale. Inoltre sono stati attivati servizi come spesa e farmaci a domicilio. I giovani volontari del servizio civile giornalmente prendono contatto con le persone già utenti dei servizi “Assistendo anziani e soggetti deboli 2018”, per accertarsi dei loro bisogni quotidiani, inoltre raccolgono le altre richieste delle persone che telefonano al servizio Pronto? noi ci siamo. I volontari, nei limiti del possibile, offrono la loro consulenza, ma in caso di richieste di sostegno psicologico o altro, rinviano la richiesta a psicologi, sacerdoti, o altri professionisti che nel breve tempo li richiameranno per offrire ascolto.
Il supporto scolastico continua
Il servizio civile nell’emergenza, inoltre, vede i volontari dei progetti di supporto scolastico continuare a fornire ai loro utenti una serie di servizi da remoto. I volontari dell’IPSEOA A. Celletti di Formia, fin dai primi giorni dell’ interruzione della frequenza scolastica si sono attivati con contatti personali con diversi alunni disabili che affiancavano durante le attività a scuola, tramite telefonate e video chiamate. Stanno quindi svolgendo un importante ruolo di supporto relazionale e amicale, nei confronti dei ragazzi e delle loro famiglie, e inoltre continuano a svolgere il supporto scolastico nei compiti a casa e nella gestione di questo nuovo modo di fare scuola a distanza.
Attualmente sono stati inseriti nelle attività online svolte dal gruppo di docenti ed educatori che si occupano dell’assistenza specialistica, gestita dalla cooperativa sociale Nuovo Orizzonte di Formia, che si è organizzata proponendo agli studenti disabili una serie di attività a distanza che li coinvolgono nella realizzazione di prodotti alla loro portata, e incentivando le famiglie ad interagire con i loro figli. I volontari saranno impegnati nel supportare il gruppo anche con le loro idee, guidati dagli operatori dell’assistenza specialistica e dai loro OLP (Operatori Locali di progetto), con la produzione autonoma di materiale ed il supporto agli studenti disabili.
La rete di Tutti a Scuola
Infine, su proposta dei partner del progetto “Tutti a Scuola” e con la mediazione e la facilitazione tramite i gruppi whatapp delle operatrici della Casa del volontariato, è arrivata la proposta di mettere a sistema tutte queste forze, realizzando una rete tra i partner del progetto e gli enti e volontari di servizio civile che si sono resi disponibili per attivare servizi di supporto scolastico e per l’utilizzo degli strumenti per la scuola digitale, a favore degli stessi beneficiari del progetto.
L’idea è quella di creare un gruppo di volontari con competenze informatiche, che possano aiutare gli adolescenti con i compiti da svolgere a casa, ma soprattutto per permettere a tutti gli studenti, anche quelli privi di strumenti per la connessione alle nuove piattaforme utilizzate dalle scuole, di poter partecipare ai lavori della classe. I volontari che hanno dato la propria disponibilità realizzeranno un gruppo WathsApp e, organizzandosi tra di loro, forniranno aiuto a chi ne avrà bisogno. Gli stessi saranno coordinati dai partner del progetto, che realizzeranno una pagina social per promuovere la relazione d’aiuto e che continuano a gestire le loro relazioni con il mondo della scuola individuando bisogni e istanze.
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