LA STORIA DELL’OCCUPAZIONE CHE BLOCCA LE ATTIVITÀ DELLA FATTORIA VERDE
Una famiglia di notte occupa l'appartamento e l'associazione si ritrova senza spazi importanti. Ora le persone in terapia attendono una soluzione
27 Luglio 2020
Dare una dignità sociale a persone con disabilità, promuovendo il loro benessere attraverso attività di agricoltura a contatto con gli animali. Il lavoro dell’associazione La Fattoria Verde – che si trova a Palidoro (Fiumicino) e gestisce uno spazio di 3,5 ettari assegnato in comodato d’uso gratuito all’associazione dal comune di Roma – è basato sulle esperienze pluriennali delle circa 1.000 fattorie terapeutiche esistenti in Olanda e in altri paesi del Nord Europa, dove è stato verificato che tali pratiche valorizzano specifiche capacità intellettive, fisiche ed emozionali dell’essere umano. La chiusura forzata a causa del Coronavirus ha inflitto un duro colpo alla programmazione che la onlus porta avanti con i propri utenti, poi nella notte tra lunedì e martedì scorso è accaduto un episodio se possibile ancor più grave: l’appartamento che si trova all’interno della fattoria è stato occupato abusivamente da un uomo e una donna. I due hanno manomesso le telecamere di sorveglianza (le forze dell’ordine hanno chiesto le registrazioni per ricostruire la dinamica) e si sono introdotti nello stabile abbattendo la porta d’ingresso. Il giorno successivo il presidente dell’associazione, Mauro Capone, ha sporto regolare denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Passoscuro, ma dopo una settimana non è stata ancora ripristinata la normalità. Il motivo? Insieme agli adulti ci sono due bambini minorenni.
«Sono entrati di notte», ci ha raccontato Capone. «L’uomo ha detto ai carabinieri che era andato a fare le more… la situazione è critica, abbiamo inviato una lettera alla Regione, al sindaco di Fiumicino, alle Asl di Roma e al comune di Roma per avere una risposta immediata. Noi siamo in usufrutto gratuito, ma nel 2002 abbiamo fatto lavori per 350 mila euro, senza chiedere un euro alla pubblica amministrazione, e continuiamo periodicamente a fare ristrutturazioni aiutandoci con le raccolte fondi».
Le attività dell’associazione
L’appartamento viene utilizzato come ufficio e, talvolta, come dormitorio per i volontari che hanno aderito al progetto WWOOF – World-Wide Opportunities on Organic Farms, organizzazione che mette in contatto le fattorie biologiche con chi, in tutto il mondo, voglia fare esperienza di vita rurale per uno scambio interculturale. La Fattoria Verde spesso attuava all’interno un counseling gratuito per i genitori di ragazzi con disabilità. «L’abbiamo sempre considerato il nostro “posto sicuro”», spiega il presidente Capone. «Noi utilizziamo tanti spazi comuni, quello è l’unico nel quale un utente potrebbe isolarsi con il suo operatore. È già successo in casi di emergenza, come le crisi epilettiche». Il centro agricolo sperimentale, frequentato attualmente da 6 persone adulte con autismo, disabilità intellettivo-relazionali e fisiche, è stato rinominato “la Fattoria Verde”. Qui, dal 2012, si esegue l’innovativa Horse Bed Riding. «È una terapia con i cavalli che trasportano delle persone. Noi l’abbiamo importata dall’Olanda e siamo gli unici in Italia a farla. I benefici sono immediati: alcune persone con disabilità gravi smettono di prendere i lassativi dopo averla provata».
Il degrado della zona
Secondo Capone, l’atto di vandalismo è la naturale conseguenza del degrado e dell’abbandono in cui si trova, da anni, la campagna di Palidoro. «L’ingresso della fattoria somiglia sempre di più a una discarica. Tanti incivili vengono a buttare qui la spazzatura, a volte tra la notte e il giorno troviamo 2 metri di immondizia. C’è davvero tanto degrado». Nonostante questo, varcando i cancelli si entra in una sorta di oasi: asini, cavalli, capre, pecore, maialini, galline, oche, un frutteto con 100 alberi, un giardino con percorso sensoriale e orticelli co-terapeutici rialzati con ortaggi ed erbe aromatiche, oltre a una piccola serra, una stalla, dei laboratori di bricolage, un forno a legna e una cucina dove i ragazzi del centro trasformano i prodotti della terra in pietanze.
Serve una soluzione
Avendo appena ripreso possesso dei locali della fattoria, l’associazione non ha nemmeno fatto in tempo a sanificare i locali, incluso l’appartamento occupato. La situazione paralizza le attività di una realtà impegnata da anni nel sociale, mettendone a rischio il futuro. Sui social, intanto, la Fattoria Verd ha rivolto un appello all’insegna della responsabilità e del rispetto delle regole: «Noi della Fattoria Verde abbiamo tra i nostri valori la Legalità e quindi confidiamo nella magistratura, nelle forze dell’ordine e nelle istituzioni e quindi, vogliamo che intorno a noi ci sia un ambiente tranquillo. Non crediamo possano servire interventi attivi perché sono coinvolti dei minori e perché non risolverebbero la situazione, ma la aggraverebbero».
Dal 2002 ad oggi sono centinaia le persone, per lo più giovani, con disabilità da medio gravi a gravissime, che hanno beneficiato dei servizi e dell’aiuto della Fattoria. Alcuni sono arrivate qui col passaparola delle famiglie, altri dalla Struttura Residenziale di Castel di Guido della ASL Roma 1, dalle scuole del territorio (due istituti di Maccarese, uno di Roma) o inviati da associazioni che svolgono riabilitazione.
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