LA FATTORIETTA: UN’OASI PER AVVICINARE I BAMBINI ALLA NATURA
L’8 aprile anche gli animali della fattoria a due passi da San Pietro saranno al Circo Massimo in occasione del Good Deeds Day 2018
03 Aprile 2018
Una fattoria nel cuore di Roma? Sembrerebbe impossibile, ma anche questa volta la Città Eterna è riuscita a stupirci. Oltre ai monumenti, retaggio di una storia antica, la Capitale offre anche degli angoli naturalistici segreti fatti di quiete e bellezza, per chi fosse così curioso da andarli a cercare.
Il nostro viaggio nella realtà della Fattorietta di Roma inizia così, con un po’ di incredulità, ma ci riprendiamo subito parlando con la sua fondatrice, Orietta Tiburzi: una fattoria a due passi da San Pietro non è solo possibile, ma è anche realtà da molti anni, sedici per l’esattezza, da quando nel 2002 si costituiscono l’Associazione culturale Passeggiata del Gelsomino e La Fattorietta per avviare un progetto di fattoria didattico-sociale, in collaborazione con altre realtà associative di Roma.
UNA FATTORIA A DUE PASSI DA SAN PIETRO. Il tutto in una location d’eccezione, Parco Piccolomini, un’area verde ad alta valenza paesaggistica che, nonostante l’incessante urbanizzazione e l’antropizzazione subita dai territori del comune di Roma, continua a mantenere le caratteristiche tipiche della campagna romana in pieno centro storico, a ridosso di San Pietro.
Diventata negli anni discarica abusiva di quartiere a causa della noncuranza di cittadini e Pubblica Amministrazione, l’area verde viene salvata e riqualificata dall’associazione culturale Passeggiata del Gelsomino, che porta avanti la sua opera per preservare un’importante luogo di agro romano dalla speculazione edilizia, trasformandolo in un’oasi per bambini e adulti.
La storia della famiglia Tiburzi, fondatrice dell’associazione, è legata a doppio filo a quella del Parco Piccolomini: da anni portano avanti attività ludico-didattiche rivolte a bambini e adulti, e laboratori di educazione ambientale ed ecologica finalizzati a mantenere vive le tradizioni del passato e la cultura tipiche di Roma e della sua campagna.
LABORATORI A CONTATTO CON LA NATURA. Dal 2002 ad oggi l’entusiasmo e la partecipazione della cittadinanza hanno spinto La Fattorietta e L’associazione Passeggiata del Gelsomino ad ampliare la propria attività aumentando il numero degli animali ospitati e offrendo iniziative sempre più strutturate rivolte a scuole e famiglie. Negli spazi della Fattorietta vengono realizzate visite per le stalle alla scoperta delle caratteristiche e delle abitudini degli animali (la mucca, gli asinelli, le pecore, le caprette, i cani, i gatti e le oche) e laboratori didattici, con lezioni di cucina per imparare a fare il pane, la pasta, le marmellate e la pizza; laboratori stagionali per far entrare i più piccoli nel mondo della vendemmia, della raccolta delle olive e della tosatura delle pecore; e laboratori tradizionali per imparare a costruire il presepe o i carri di Carnevale con i prodotti della natura.
La domenica e i giorni festivi La Fattorietta e L’associazione Passeggiata del Gelsomino organizzano per le famiglie giornate a tema con laboratori didattici e ricreativi. I bambini vengono accompagnati alla scoperta degli animali della fattoria, come il maialino Nando, la mucca Apollonia (detta Polly), gli asini Ernesto e Giulia, cavalli, pony, capre, galline e conigli. Il tutto per raccontare ai più piccoli l’importanza del mondo contadino, della stagionalità dei prodotti agricoli, e il legame tra ambiente, agricoltura, alimentazione e salute. La Fattorietta ospita anche un G.A.S., un Gruppo Acquisto Solidale, per la vendita di prodotti coltivati secondo i principi dell’agricoltura sociale.
SEDICI ANNI DI STORIA. Ma come nasce la Fattorietta? È un sogno che prende vita quasi per caso. È la notte di Natale del 1999 quando la sua fondatrice trova un agnellino appena nato abbandonato sulla via Portuense, che diventa il primo ospite della fattoria. Da lì ha inizio una lunga avventura che va avanti da 16 anni. La famiglia Tiburzi inizia lentamente a bonificare l’area dove sorge la Fattorietta, scoprendo che è stata trasformata dai cittadini in una discarica a cielo aperto. Poi iniziano ad arrivare gli animali, e nasce il progetto vero e proprio: avvicinare i bambini e la città intera alle bellezze della natura e della campagna.
Oggi la Fattorietta è stata riconosciuta ufficialmente dall’Istituto Superiore di Sanità come sito per l’attività assistita con gli animali. I volontari della Fattorietta si dedicano tutti i giorni agli animali, lavorando con soggetti con disabilità, bambini, scuole, famiglie e gruppi di scout. Realizzano giornate didattiche per far riscoprire ai più piccoli il sapore della vita all’aria aperta, come si fa un orto, la vendemmia, il pane, le marmellate. Organizzano inoltre eventi e giornate di gioco in occasione delle serate delle lucciole,di Halloween, Natale e Pasqua.
L’esperienza più bella secondo la sua fondatrice? «Lavorare con i ragazzi psichiatrici. Arrivano qui che non parlano, magari non escono di casa da tanto tempo, ma a poco a poco iniziano a frequentare da soli la fattoria, portano le carote ai pony, li accarezzano, si divertono e sono sereni. Una bella soddisfazione per noi volontari. Il sogno per il futuro? Vorremmo creare momenti di condivisione tra anziani e bambini. Far insegnare dagli anziani ai bambini come si cuce, come si ripara una sedia o si prepara il pane».
PRESENTI ANCHE AI GOOD DEEDS DAY. La Fattorietta sarà presente l’8 aprile 2018, in occasione della Fun Run – La Stracittadina di Roma, presso il Circo Massimo. I partecipanti potranno iscriversi alla maratona, acquistando il kit del partecipante per sostenere e supportare le attività della fattoria didattica. E alla fine della corsa non competitiva di 5 km con partenza dai Fori Imperiali, tutti i partecipanti troveranno ad accoglierli a Circo Massimo gli animali della Fattorietta, con cui giocare e trascorrere una giornata in allegria. Come ricorda Orietta Tiburzi: «Abbiamo scoperto i Good Deeds Day. Insieme per il bene comune tre anni fa e anche lo scorso anno abbiamo partecipato alla maratona, portando con noi la pecora Pietro, i conigli e due tacchini per far giocare i bambini e trascorrere una giornata di festa insieme. Quest’anno pensiamo di portare i pony al Circo Massimo, per farli conoscere ai bambini di tutta Roma e creare un bel momento di condivisione all’insegna della solidarietà».
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