LA RETE DEI CSV: PIÙ SERVIZI E PIÙ PARTECIPAZIONE SUL TERRITORIO
I numeri dimostrano la vitalità della Rete dei CSV, diffusi in tutta Italia. 240mila servizi erogati a quasi 50mila associazioni
di Redazione
29 Dicembre 2020
Solo due istanze di accreditamento non sono state accolte dall’Onc: quella del Csv Sardegna Solidale e quella del futuro Csv della Romagna. La prima è stata dichiarata inammissibile “per assenza dei requisiti di legge” (ne abbiamo parlato qui); la seconda per carenza di documentazione non essendosi realizzata la prevista unificazione dei Csv di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. In entrambi i casi l’accreditamento avverrà entro il 2021 attraverso un bando pubblico. Le procedure per giungere all’accreditamento definitivo degli altri 46 Csv – compreso quello del Lazio – si concluderanno entro alcune settimane.
La rete dei CSV è in salute
I dati del 2019
Lo testimoniano i numeri sulle attività svolte dai Csv nel 2019 e contenuti nel Report Csv appena pubblicato. Un anno ancora “normale”, in cui gli allora 63 Centri di servizio hanno incrementato sia i servizi che i destinatari, ampliando anche in modo sensibile la propria base sociale. Ecco alcuni dei dati principali.
I servizi hanno nuovamente superato quota 240 mila, erogati ad oltre 49 mila e 500 organizzazioni non profit e a circa 2 mila tra enti pubblici e imprese profit (triplicate): tra le prime si segnala una crescita del 67% di Aps (associazioni di promozione sociale) arrivate quasi a 10 mila. È invece aumentato di quasi due volte e mezza il numero dei cittadini (142 mila) raggiunti durante le iniziative pubbliche di promozione del volontariato. Mentre sono stati oltre 100 mila i volontari interessati direttamente dai servizi, 88 mila dei quali già operanti in Enti del terzo settore (Ets); 133 mila invece gli studenti coinvolti nei progetti dei Csv nelle scuole, come già spiegato nel rapporto “A lezione di volontariato”.
Di chi sono i Csv
Nel 2019 erano quasi 10 mila in totale le organizzazioni – per l’81% di volontariato – che davano vita agli organi di gestione dei Centri di servizio, con una crescita di 1.200 unità rispetto all’anno precedente. «Sarà interessante verificare il dato a riorganizzazione conclusa», commenta il presidente, «ma si conferma intanto la costante tendenza verso l’allargamento della base sociale». Una partecipazione espressa anche dalle 544 reti associative presenti nelle assemblee, a loro volta rappresentanti di altri 18 mila enti del terzo settore.