LA STORIA DI BADHEEA, PROFUGA SIRIANA IN CERCA DI PACE
In un libro la sua storia, ma anche la testimonianza dei volontari che lavorano per i corridoi umanitari. E una proposta di pace per la Siria
10 Giugno 2020
«Sono Badheea e vengo da Homs». Comincia così, nel modo più semplice possibile, la storia di una donna e della sua famiglia, raccontata nel libro “Badheea. L’odissea di una donna dalla Siria all’Italia” (EDB 2020).
Badheea è una profuga siriana che ogni giorno chiude gli occhi e sogna di tornare nel suo Paese. Non aveva mai sognato l’Italia, ma è qui che ha trovato salvezza e una nuova vita.
Il libro racconta un’infanzia felice, insieme ai fratelli, ma anche i cugini, gli zii, i nonni. Il fidanzamento a 12 anni e poi il matrimonio che durerà 27 anni, fino alla morte di Fajsal, a 42 anni, quando lei ha 32 anni. Il suo rifiuto di risposarsi e la famiglia da mantenere. Il lavoro, tanto, ma anche la famiglia allargata con cui è in ottimi rapporti. Una vita faticosa, ma piena e serena. Anche se non c’è libertà e la polizia segreta può venire nella notte e portarti via un figlio.
Poi la rivoluzione, la repressione, la paura, la guerra. E la fuga, il campo profughi in Libano, la povertà. E ancora la paura. Il campo è il luogo della precarietà assoluta, del quale un profugo ha detto «spesso penso che sarebbe stato meglio morire una volta sola in guerra in Siria che morire ogni giorno, come succede a tutti noi».
A salvare Badheea e quel che restava della sua grande famiglia è stata l’Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, e i suoi volontari che, prima di tutto «ci hanno aiutato a tenere nel cuore una brace. E hanno soffiato sul nostro cuore perché non si spegnesse». Poi, li hanno fatti rientrare in un corridoio umanitario (che cosa è, lo abbiamo spiegato qui), e quindi su un aereo per l’Italia, destinazione Trentino.
Era il 2016 e il corridioio umanitario, organizzato da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Tavola Valdese ha portato in Italia 93 persone siriane, molte delle quali bambini. A Trento, per Badheea e la sua famiglia, c’è una casa messa a disposizione dalla diocesi, la scuola per i figli, i corsi di italiano per gli adulti. Qui dunque inizia la seconda parte del libro: quella dell’accoglienza, dell’adattamento alla nuova vita, dell’integrazione.
Quella che il libro racconta è la storia mite di una profuga siriana, ma è anche la realtà dei corridoi umanitari – un modo per portare in Italia in modo sicuro e legale i profughi – e più in generale del riuscire a portare pace alle persone e ai territori. Non a caso il libro si chiude con una proposta di pace per la Siria.
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Mattia Civico
Badheea. L’odissea di una donna dalla Siria all’Italia
Edizioni Dehoniane 2020
Pp. 144, €12,00