LE BANCHE DEL TEMPO FESTEGGIANO 25 ANNI DI ATTIVITÀ

Tempo di ri-generazione per i correntisti delle Banche del tempo di Roma e Lazio: il futuro oggi finalmente appare meno buio.

di Lucia Aversano

Ogni volta che si celebra un anniversario è una festa, e allo stesso tempo un momento di bilancio per gettare un ponte sul futuro. È quello che è accaduto sabato 11 dicembre, presso la sede del coordinamento Banca del tempo Roma, dove le Banche del tempo della Capitale si sono riunite per celebrare i 25 anni di attività, e allo stesso tempo hanno avuto occasione di riflettere sulla rigenerazione che le aspetta.

banche del tempoLe Banche del tempo sono approdate a Roma nel 1996, e per tutti gli anni 2.000 hanno affondato le loro radici su gran parte del territorio della Capitale, fino ad arrivare ad essere 25 sparse in quasi tutti i Municipi.

Negli ultimi anni però, venendo meno il sostegno da parte delle amministrazioni, molte Banche hanno chiuso (da 25 sono passate ad essere meno della metà) e quelle rimaste hanno affrontato non poche difficoltà per riuscire ad andare avanti. Eppure, come ha affermato Mario De Luca di Csv Lazio, durante il seminario d’apertura della giornata, le Banche sono un esperienza talmente notevole da essere state citate anche all’interno del Codice del Terzo Settore «come organismo di interesse generale e coerente con il nuovo approccio del Codice, che è quello di garantire l’autonomia delle organizzazioni e favorire la collaborazione tra Ets e enti pubblici».

Tempo di ri-generazione

Dopo una stagione buia, oggi le Banche del tempo guardano al futuro con qualche speranza in più. Innanzitutto perché l’amministrazione municipale, presente alla celebrazione, ha dato un forte segnale di sostegno alla rigenerazione delle Banche del Tempo.

La presidente del Municipio IX Titti Di Salvo ha firmato, con Maria Luisa Petrucci, presidente onoraria dell’Associazione Nazionale delle Banche del Tempo, un protocollo d’intesa che ristabilisce il rapporto strutturale tra il IX Municipio e il coordinamento cittadino delle Banche del tempo, che hanno nel territorio la propria sede romana. «Con il protocollo», ha dichiarato la presidente Di Salvo, «riconosciamo il valore sociale ed economico dell’associazione di promozione sociale che ha una lunga storia romana, grazie al lavoro di Mariella Gramaglia, il bisogno di riannodare i fili della comunità post Covid, la visione di una città solidale che si anima anche grazie alla possibilità di utilizzare spazi pubblici di relazione.»

banche del tempo
La presidente del Municipio IX Titti Di Salvo firma il protocollo d’intesa con Maria Luisa Petrucci, presidente dell’Associazione Nazionale delle Banche del Tempo

Un impegno, per ora territoriale, che dovrebbe presto venire assunto anche dal Comune – come suggerito dalla presenza dell’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi e dalla consigliera Claudia Pappatà – e che dovrebbe dare nuovo respiro all’azione delle Banche.

Che il sostegno delle amministrazioni non possa venir meno lo ha sottolineato anche Renzo Razzano, vice presidente del Csv Lazio, il quale ha ricordato di come «all’inizio, le Banche del tempo sono state un servizio del Comune di Roma, al pari dei Centri anziani, solo che col passare del tempo, le banche hanno perso quel sostengo, a differenza del sistema dei Centri anziani che ha avuto una sua continuità».

Le reti parallele di solidarietà sono la medicina

«Mai come in questo momento abbiamo bisogno di Banche del tempo», ha ribadito con veemenza Maria Luisa Petrucci, «perché la pandemia ha determinato non solo la malattia del corpo, ma anche la malattia dell’anima e le malattie sociali, che non hanno vaccini.» La rivoluzione che ha apportato il meccanismo delle banche è stata quella di scambiare il proprio tempo con quello degli altri in maniera paritaria e reciproca: «la mia ora vale quanto l’ora di un Nobel per la fisica»; non esistono differenze sociali, etniche o economiche. «Questo implica una riconnessione del tessuto sociale fondamentale e produce economia relazionale che va al di là dell’idea di mercato e al di fuori della concezione capitalistica».

Le premesse per far sì che questo servizio riacquisti la forza e il vigore degli inizi ci sono tutte, ora la palla passa al Comune di Roma.

LE BANCHE DEL TEMPO FESTEGGIANO 25 ANNI DI ATTIVITÀ

LE BANCHE DEL TEMPO FESTEGGIANO 25 ANNI DI ATTIVITÀ