LOTTA ALLA POVERTÀ: CAMBIANO I CRITERI DI ACCESSO AL SOSTEGNO DI INCLUSIONE ATTIVA
In attesa del Reddito di inclusione, viene ampliata la platea dei beneficiari del Sia. 400mila i nuclei familiari che potranno potenzialmente accedervi
di Redazione
02 Maggio 2017
Riprendiamo il testo di un comunicato stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che dà aggiornamenti sul tema della lotta alla povertà in Italia e sull’accesso alla misura del Sia, il Sostegno di Inclusione Attiva, per il quale è previsto un allargamento del bacino dei beneficiari, in attesa del Reddito di Inclusione.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 aprile u.s. del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (di concerto con il Ministro dell’Economia) vengono modificati alcuni criteri di accesso al SIA – il Sostegno per l’Inclusione Attiva – la misura “ponte” messa in campo dal Governo a sostegno delle famiglie in povertà fino alla definitiva attuazione del Reddito di inclusione, atteso nei prossimi mesi. Il fine è quello di ampliare considerevolmente il numero di beneficiari per avvicinarsi alla copertura di tutte le famiglie con minori in condizioni di povertà, primo grande obiettivo del Reddito di inclusione.
Il grande elemento di novità è l’abbassamento della soglia di accesso relativa alla valutazione multidimensionale del bisogno, un punteggio che viene attribuito sulla base dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa. Fino ad oggi per accedere al SIA era necessario raggiungere 45 punti, da domani ne basteranno 25. Ciò significa che buona parte delle famiglie con un ISEE fino a 3.000,00 euro in cui sia presente almeno un figlio minorenne o disabile o ci sia un figlio in arrivo, potranno ora accedere al beneficio.
“È un’altra tappa significativa – afferma Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali – nel percorso che conduce a grandi passi verso il Reddito di inclusione, la misura universalistica di lotta alla povertà di cui il SIA anticipa alcuni contenuti essenziali. Grazie ai nuovi criteri di accesso, in vigore già da domani, contiamo in poche settimane di raddoppiare la platea degli attuali beneficiari”.
Nell’ampliamento saranno inclusi anche coloro che hanno già presentato domanda per il SIA, e ne erano rimasti esclusi per il mancato raggiungimento dei 45 punti necessari”, aggiunge il Ministro. Queste persone, nel caso soddisfino i nuovi requisiti, si vedranno riconosciuto il beneficio d’ufficio, nel caso in cui abbiano presentato la domanda nelle ultime settimane, oppure saranno contattate direttamente dall’INPS che le informerà della possibilità di ripresentare la domanda, ad esempio qualora sia necessario aggiornare prima l’ISEE. Si tratta di circa 80 mila famiglie, un numero più o meno equivalente a quelle che già percepiscono il SIA, cui potrebbero aggiungersi le famiglie che, pur avendone diritto, non l’hanno ancora richiesto e le nuove famiglie potenzialmente beneficiarie.
Complessivamente, sulla base dei dati disponibili, i nuclei familiari che potranno potenzialmente accedere al sostegno economico e al connesso progetto personalizzato sono 400 mila.
In virtù del nuovo decreto, inoltre, le famiglie composte esclusivamente da un genitore solo e da figli minorenni avranno diritto a un incremento del beneficio di ulteriori 80,00 euro, che si applicherà anche agli attuali beneficiari del SIA. Altre modifiche riguardano le famiglie con persone disabili e non autosufficienti. Per quest’ultime, in particolare, la soglia di eventuali altri trattamenti economici percepiti compatibile con il SIA si innalza da 600,00 a 900,00 euro mensili, permettendo quindi l’accesso a un maggior numero di nuclei familiari.
Il decreto prevede infine il prolungamento anche nel 2017 della sperimentazione dell’ASDI, l’assegno di disoccupazione riconosciuto agli ultra55enni e/o ai disoccupati con figli minorenni che – dopo aver percepito l’indennità di disoccupazione (NASPI) per la sua intera durata – non hanno trovato un nuovo impiego e si trovano in una condizione di particolare disagio economico.
In parallelo con l’ampliamento della platea dei beneficiari, prosegue il lavoro di potenziamento della rete dei servizi territoriali per l’accesso e la presa in carico delle famiglie che hanno diritto al SIA e, successivamente, al Reddito di inclusione. A questa finalità sono stati destinati 485 milioni di euro per un triennio; a oggi, sono stati ammessi al finanziamento 357 progetti presentati da Comuni e associazioni di Comuni su 539 ambiti territoriali presenti in Italia.
I cittadini che ritengono di avere diritto al SIA possono quindi rivolgersi al loro Comune per avere informazioni e assistenza per la presentazione della domanda per ottenere il beneficio.