MAMHABITAT: IL MICROCREDITO PER LE MAMME SOLE E I LORO BAMBINI
Il progetto coinvolge otto organizzazioni non profit, convinte che bisogna dare credito, cioé fiducia, perché le persone si riscattino.
17 Maggio 2021
Ogni anno, soltanto nella città di Roma, almeno 300 nuclei familiari formati da madre sola e bambini sono accolti in strutture autorizzate per esigenze di protezione, tutela e assistenza. Ma quando il periodo di accoglienza si conclude, vengono avviati percorsi di autonomia, che il progetto MamHabitat supporta all’uscita dalla casa famiglia o dalla comunità alloggio o da altri servizi comunitari, mettendo a disposizione un Fondo per il microcredito sociale per offrire prestiti agevolati. Il progetto, selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile, coinvolge 8 organizzazioni: le cooperative sociali La Nuova Arca e L’Accoglienza onlus, Casa della Mamma onlus, Crs Cooperativa Roma Solidarietà (Caritas diocesana di Roma), ArpJTetto onlus, Istituto Ricerca Sociale, Hendo S.r.l.s. e Sulleali Comunicazione responsabile.
Il microcredito per le mamme sole
Costituito dagli stanziamenti del progetto, dagli importi dei partner e dal contributo della cooperativa sociale L’Accoglienza onlus e della famiglia Dolfini – che hanno destinato al microcredito sociale (con il nome “Il pozzo di Giuseppe”) le donazioni ricevute dagli amici di Casa Betania in memoria di Giuseppe Dolfini – il fondo di garanzia MamHabitat «consentirà un prestito al tasso agevolato annuo dell’1,5%, senza applicazione di alcuna spesa aggiuntiva, per importi che variano da mille a 5 mila euro con piani di restituzione personalizzati, per aiutare le mamme sole con figli minori in condizioni di particolare vulnerabilità che risiedano nel territorio di Roma o nell’area metropolitana». Si tratta del «primo progetto di microcredito italiano dedicato in esclusiva alle mamme sole in difficoltà economica e sociale, realizzato dalle organizzazioni promotrici in collaborazione con l’Ente nazionale per il microcredito e con BCC (Banca di Credito Cooperativo) Roma, con lo scopo di aiutare le mamme a raggiugere o riacquisire la propria autonomia, a individuare bisogni e desideri professionali e a sviluppare competenze», informano i promotori. Infatti i prestiti «possono essere richiesti per sostenere le spese volte allo sviluppo delle capacità lavorative e alla crescita del reddito personale e familiare, come la formazione e l’acquisto di mezzi necessari per lo svolgimento del proprio lavoro (patente di guida, corsi di italiano, corsi di informatica, ecc.)» o anche l’anticipazione di una caparra.
Come accedere
Ma come si fa ad accedere al microcredito per le mamme? «La mamma potrà prendere appuntamento con la facilitatrice comunitaria assegnatale dal progetto MamHabitat, consegnarle i propri documenti ed elaborare con lei una proposta di progetto che rispecchi le proprie aspettative di realizzazione professionale». Poi occorre attendere la valutazione della tutor di microcredito che, in caso di esito positivo, «la convocherà per la sottoscrizione del contratto di microcredito e di impegno etico o, se necessario, per una revisione della proposta. Una volta ricevuto il prestito – che verrà concesso tra i 5 e i 22 giorni lavorativi – bisogna impegnarsi a rispettare le scadenze dei versamenti previsti e “rendicontare” le spese effettuate coi fondi ottenuti».
«Per noi il Fondo di garanzia MamHabitat, che ammonta a 60 mila euro, è un atto di fiducia. Perché solo se “diamo credito”, cioè crediamo nelle persone, loro potranno emanciparsi dalla povertà e dalla continua ricaduta nei sistemi assistenziali», ha evidenziato Antonio Finazzi Agrò, presidente della cooperativa sociale La Nuova Arca, capofila del progetto. Per informazioni, info@lanuovaarca.org