NASCE MANUALE DI CUCINA IN EMERGENZA: TRA SICUREZZA E SENSO DI COMUNITÀ
A cura del DSEFIC, sarà presentato il 6 ottobre a Roma in apertura della Settimana nazionale della Protezione Civile 2024. Rosati: «Il Manuale è il segno di quanto il volontariato organizzato porti risultati concreti, a disposizione dei cittadini, che ne dimostrano il valore nella società italiana»
02 Ottobre 2024
Ritrovarsi coinvolti in una grande emergenza è rendersi conto di rischiare di perdere, o di aver già perso. Così, all’improvviso. Le sicurezze costruite e guadagnate, i punti di riferimento, i luoghi propri, le abitudini di una quotidianità che tesse la storia di ognuno. Gli emiliani, chi era ad Amatrice o a L’Aquila – per tornare solo ad alcune delle ultime grandi emergenze – lo sanno bene e ben conoscono quel senso di smarrimento e di altro che arriva dopo la prima paura. Ecco, nell’andirivieni emotivo di una situazione di emergenza, un piatto, un sapore, un ingrediente possono essere una tregua, un ritorno al prima. È questa una delle anime con cui nasce Manuale di cucina in emergenza, volume dinamico e di facile applicazione – a cura del DSEFIC, Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federazione Italiana Cuochi con il supporto di CSV Lazio – pensato per essere utilizzato proprio in situazioni di emergenza, in cui occorre agire velocemente e con poche certezze. Il Manuale sarà presentato a Roma domenica 6 ottobre alle 10:30 presso l’auditorium del Dipartimento della Protezione Civile, con la partecipazione del Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Fabio Ciciliano.
Uno strumento a tutto tondo
Il Manuale di cucina in emergenza del DSEFIC è un testo dettagliato, pensato e costruito per la corretta gestione di tutte le fasi di una cucina da campo, dalla ricezione dei materiali alla preparazione fino alla somministrazione dei pasti. «Siamo partiti da un manuale di cucina in emergenza che, tempo addietro, era stato realizzato dal Dipartimento di Protezione Civile» racconta Roberto Rosati, presidente DSEFIC. «Colmando alcune carenze tecniche con la nostra struttura di formazione e aggiornandolo, abbiamo realizzato un nuovo manuale, frutto di un lungo periodo di gestazione, che è oggi uno strumento a tutto tondo, con un aggiornamento completo sulla legislazione in tema di sicurezza, igiene alimentare e HCCP, e una serie di ricette studiate per essere facilmente applicabili anche a numeri elevati».
«Con il cibo creiamo empatia con le persone»
«Abbiamo pensato a piatti anche sfiziosi», spiega Rosati. «Vogliamo nutrire le persone, non riempire pance, dare emozioni al palato di chi, durante un’emergenza, vive un grande disagio». Un manuale che è, quindi, anche rappresentazione di una grande attenzione agli aspetti sociali e di comunità. «Attraverso il cibo, cerchiamo di creare empatia con le persone che supportiamo, a partire dalla valorizzazione dei prodotti del territorio in cui interveniamo. Nell’Aquilano, come ad Amatrice o in Emilia Romagna, siamo sempre partiti dai piatti della tradizione, dagli ingredienti del territorio. E, grazie alla rete di associazioni che abbiamo creato in questi anni, abbiamo avuto l’opportunità di portare anche pietanze delle varie tradizioni regionali».
Focus sicurezza
Ampio spazio, nel Manuale di cucina in emergenza, è dedicato alla legislazione in tema di sicurezza. L’emergenza è una grande catalizzatrice di persone e di attivazione, ma, per lo stesso motivo, anche di rischi, come sottolinea lo stesso Rosati: «pur apprezzando la bontà e lo sforzo di tanti italiani che vogliono rendersi disponibili e si sentono volontari per un giorno, parliamo di persone non formate. Per accedere ad alcuni contesti e aiutare concretamente occorre essere volontari nel sistema di Protezione Civile, che vuol dire essere formati e aver partecipato a esercitazioni e simulazioni. Aggiungendo improvvisazione all’emergenza si rischia di fare ancora più male alla popolazione che si va ad aiutare, invece di portare un servizio». L’angelo del fango, continua, «poteva andare bene anni fa, quando non c’era una struttura d’emergenza, che ora, invece, esiste ed è consolidata».
La Settimana nazionale della Protezione Civile
La presentazione del volume a cura del DSEFIC aprirà la sesta edizione della Settimana Nazionale della Protezione Civile, in calendario dal 6 al 13 ottobre 2024. Istituita nel 2019 in corrispondenza della Giornata internazionale per la riduzione del rischio dei disastri naturali del 13 ottobre, la manifestazione nasce per diffondere la cultura di protezione civile e sensibilizzare i cittadini, anche grazie alla collaborazione tra tutte le realtà che contribuiscono alla prevenzione e riduzione dei rischi. Tante e diverse le attività previste in tutta Italia – a questo link le iniziative in programma -, secondo un unico filo conduttore di prevenzione, gestione dell’emergenza, informazione sui comportamenti consapevoli e misure di autoprotezione. «Il Manuale», sottolinea Roberto Rosati, «è il segno di quanto il volontariato organizzato porti risultati non solo nelle parole o nelle aule formative, ma concreti, a disposizione dei cittadini, che ne dimostrano il valore nella società italiana». «Nessuno ci ha pagato per lavorare a questo manuale, realizzato nei ritagli di tempo che ogni volontario è riuscito a ricavarsi e con la stessa attenzione che mettiamo nel nostro lavoro». Chiude così Rosati, soddisfatto ed emozionato. «Il Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federazione Italiana Cuochi in meno di dieci anni è riuscito a radicarsi in tutto il territorio nazionale e ad affrontare, con buona soddisfazione sia nostra che del Dipartimento di Protezione Civile, le grandi emergenze dal 2016 ad oggi. I cuochi, sempre sottovalutati nel mondo del volontariato, iniziano finalmente a farsi conoscere, a far capire che rimangono un nucleo importante quando si parla di aiuto concreto a chi è in difficoltà».