IL 25 GENNAIO UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE PER LA PACE
In Italia è stata indetta da una rete di associazioni, comitati, gruppi e sindacati. Tante iniziative diffuse e l'invito a esporre le bandiere
15 Gennaio 2020
Sabato 25 gennaio 2020 sarà una giornata di mobilitazione per la pace. È stata indetta dal movimento pacifista USA, contro la guerra di Trump all’Iran per riaffermare il rifiuto alle guerre, per ribadire la vocazione di pace e la solidarietà con le popolazioni e le comunità vittime di guerre, violenze, ingiustizie, repressioni, occupazioni. In Italia, la giornata di mobilitazione per la pace è promossa da molte realtà associative, sindacali e studentesche, comitati e gruppi locali. Non vi sarà una manifestazione nazionale, ma tante iniziative sit in, fiaccolate, banchetti, flash mob, organizzate nelle città, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. L’invito dei promotori è di esporre la bandiera della pace nelle sedi, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle abitazioni, nella giornata del 25 gennaio.
Il calendario ed i contatti delle iniziative sarà raccolto e disponibile sul sito www.retedellapace.it. Riportiamo qui il documento e l’elenco delle sigle che l’hanno, ad oggi, sottoscritto.
SPEGNIAMO LA GUERRA, ACCENDIAMO LA PACE
Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, è un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranità dell’Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si è abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall’occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.
Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita è la stessa. Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento è il mantenimento dei regimi teocratici o militari – comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani – con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture e corruzione.
NO ALLA GUERRA. La guerra non produce solo distruzione, ma cancella anche dall’agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.
Non possiamo stare a guardare. Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale, tanto più preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell’aereo civile abbattuto “per errore” da un missile, dimostrano una volta di più che la guerra è un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.
Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.
Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualità e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l’avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.
L’EUROPA. L’UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che – con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell’insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l’Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.
LE RICHIESTE ALL’ITALIA. Fermare la spirale di violenze è responsabilità anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:
• opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
• negare l’uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
• bloccare l’acquisto degli F35;
• fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 185/90;
• ritirare i nostri soldati dall’Iraq e dall’Afghanistan, richiedendo una missione di peace-keeping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
• adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano;
• aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
• sostenere in sede europea la necessità di mantenere vivo l’accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell’embargo
• porre all’interno dell’Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO.
Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sarà una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.
I PROMOTORI NAZIONALI. ACLI, AIDOS, AOI, ARCI, Archivio Disarmo, Arci Servizio Civile, ASGI, Ass. 46° parallelo, Ass. Senza Confine, Associazione della pace, Assopace Palestina, Atlante delle Guerre, Beati i Costruttori di Pace, CGIL, CIPAX, CIPSI, CNCA, Cultura è Libertà, Europa verde, FIOM, Fond. Benvenuti in Italia, Ass. naz. Giuristi Democratici, Gruppo Abele, Lega Diritti dei Popoli, Legambiente, Libera, Link, Lunaria, Medicina Democratica, MIR, Movimento Consumatori, Movimento Europeo, Movimento federalista europeo, Movimento Nonviolento, Noi Siamo Chiesa, Opal, Pax Christi, PeaceLink, PRC-SE, Rete della pace, Rete italiana disarmo, Rete degli Studenti, Rete della Conoscenza, Sbilanciamoci!, Sinistra italiana, Tavola della pace, Tavolo salta muri, Transform! Italia, UDS, UDU, Un ponte per …, US ACLI, Unione sindacale italiana.
I PROMOTORI LOCALI. ACLI – Palermo, ACLI – Brescia, Amerindia, Amici di Villa S.Ignazio, Amnesty International – Sassari, ANPI – Sassari, ANPI – Genova, ANPI – Trentino A.A., Ass. Alisso, Ass. Donne+Donne, Ass. E. Berlinguer, Ass. Il Melograno, Baby Kinder Park, Casa della Carità, Casa delle Donne, Coord. Ass Vallagarina per l’Africa, CDMPI, Cesvitem, CGIL – Sassari, Circolo PD E. Berlinguer, Comitato Pop. Antico Corso, Comunità di Base S. Paolo, Comunità Parrocchiali, Consulta per la Pace – Palermo, Coop.Soc. Il Torchio, Coord. Per la Pace – Spoleto, Coordinamento per la Pace – Como, COPE, CSS, Earth Gardeners, Emergency – Venezia, Emergency -Sassari, Emergency – Perugia, Fermiamo la Guerra – Firenze, FIOM – Roma-Lazio, Firenze Città Aperta, FIS Raider, Forum Siciliano Acqua Beni Comuni, MIR – Palermo, Movimento Nonviolento – Cagliari, NoiDonne 2005 – Sassari, Ora in Silenzio per la Pace, Parrocchia SS Pietro e Paolo, Rete Romana Solidarietà Popolo Palestinese, Salaam-Ragazzi dell’Olivo – Vicenza, Sardegna per la Pace, Sardine Napoletane, Sicilia Bene Comune, Sprar V.Solesin, Tavola Sarda della Pace, Telefono Amico – Sassari, Theatre en Vol, Ass. Voci della Terra, ANPI – Massa, Ass. reggiana per la Costiruzione – Reggio Emilia, ANPI – Perugia, Ass. Diritti e frontiere, Centro Ghandi – Ivrea, CGIL – Perugia, Circolo Libertà e giustizia – Umbria, Cittadinanza attiva – Umbria, Comitato pace convivenza e solidarietà Danilo Dolci – Trieste, Costituzione beni comuni – Milano, Fondazione Angelo Frammartino, L’altra Europa – Venezia, MIR -Palermo, Ponte solidale – Perugia, Società di mutuo soccorso – Umbria, Trieste per la pace contro la guerra, UDS – Perugia, Verso il Kurdistan – Umbria.
Chi vuole, può inviare la propria adesione a: adesioni.piattaforma.pace@gmail.com