NASCE HAPPY ANGEL, LA PIATTAFORMA DEL VOLONTARIATO ON LINE

L'on line è una delle nuove frontiere del volontariato. Ora, grazie al portale, le associazioni possono incontrare i volontari. L’esperienza del Coordinamento CARE

di Isadora Casadonte

Mai, come nell’ultimo anno, abbiamo sentito ripetere parole come “smart working”, “webinar” e “Didattica a distanza”. Non che prima questi strumenti non esistessero, ma si sono rivelati estremamente utili solo in piena pandemia e ora si riflette sulla possibilità di continuare a utilizzarli, anche una volta tornati alla “normalità”.

I mondi della Scuola e del Lavoro, quindi, hanno dovuto reinventarsi ed è stato lo stesso anche per il non profit. Con l’arrivo del Covid 19, infatti, ogni organizzazione ha dovuto ripensare le attività di comunicazione, rivedere la strategia di raccolta fondi e coinvolgere in modo nuovo i propri volontari, facendo leva sui canali digitali. Certo non è stato facile, ma anche in questo caso la necessità di adattarsi a una situazione inedita ha fatto emergere le potenzialità dell’online e ha permesso di scoprire soluzioni alternative, come ad esempio il volontariato a distanza. Sì, perché il volontariato conserva tutta la sua bellezza, anche quando viene svolto da remoto.

Per tutte le associazioni che hanno scoperto il volontariato online durante la pandemia e per quelle che sono semplicemente curiose di capire come funziona è nato Happy Angel, il portale dove è possibile trovare nuovi volontari da coinvolgere nel proprio team, per sviluppare progetti digitali.

Una piattaforma il volontariato on line

 Happy Angel è una piattaforma che connette le organizzazioni non profit di tutta Italia con i volontari digitali: persone che vogliono donare il proprio tempo e mettere le proprie competenze al servizio di una buona causa, attraverso un’esperienza di volontariato on line.

La piattaforma, operativa da metà aprile, ha tutte le caratteristiche di una bacheca virtuale, dove le associazioni possono pubblicare gratuitamente il proprio annuncio e cercare il “volontario digitale” che le supporti nella realizzazione del proprio progetto. Gli annunci possono spaziare dal settore video alla programmazione, passando per il social media management e la traduzione. L’importante è definire il tipo di attività che il volontario andrà a svolgere e circoscrivere nel tempo il suo impegno. Una volta ricevute le candidature, l’associazione potrà avviare la selezione e scegliere la persona giusta da accogliere nel team.

Di fatto, Happy Angel si propone come uno strumento per fare people raising e individuare quei “donatori di tempo” che non sempre le piccole e medie organizzazioni riescono a trovare da sole. Donatori di tempo tanto più preziosi, se possiedono quelle abilità digitali che il Coronavirus ci ha insegnato ad apprezzare.

Chi fa volontariato on line

A distanza di poche settimane dal lancio, si sono registrati sulla piattaforma oltre 110 volontari. Si tratta soprattutto di giovani, che dopo un anno di socialità limitata e quarantena relazionale hanno voglia di confrontarsi con altre persone, partecipare ad un progetto condiviso e mettere a disposizione le proprie capacità. Non dimentichiamoci, poi, che sono proprio le giovani generazioni a dimostrarsi più attente ai temi dell’inclusione sociale e della sostenibilità (il movimento Fridays for Future è l’esempio più noto, ma certamente non l’unico). I ragazzi si informano online su questi argomenti, si confrontano sui social e intuiscono per primi il potenziale dei canali digitali per fare qualcosa di concreto a sostegno di una buona causa.

 

volontariato on line
Un’immagine dal portale happyangel.it

È così che per fare volontariato bastano un pc e una connessione veloce. Un volontario di Roma può supportare un’organizzazione di Bologna, Milano o Catania e diventare l’Happy Angel che dona le proprie competenze digitali a una non profit che ne ha bisogno. Insomma, ad entrare nella “rete degli angeli” sono grafici, videomaker, social media manager e non solo. Sono persone che credono nel potere del digital e hanno voglia di collaborare, per sostenere e promuovere progetti di valore sociale, ambientale e culturale.

L’esperienza di Coordinamento CARE

Tra le associazioni che per prime sono entrate nella community di Happy Angel c’è Coordinamento CARE, organizzazione che opera nel campo dell’adozione (nazionale e  internazionale) e dell’affido eterofamiliare. Quando è emersa l’esigenza di rinnovare il logo storico dell’associazione, Coordinamento CARE ha deciso di pubblicare un annuncio sulla piattaforma, per trovare un volontario con competenze in grafica che potesse dar loro una mano.

«Abbiamo conosciuto Happy Angel attraverso un passaparola tra associazioni del Terzo settore. Incuriositi siamo andati  a vedere la piattaforma e ci è sembrata un’idea nuovissima e che mancava nel panorama italiano. Così, abbiamo deciso di metterla subito alla prova pubblicando un annuncio per la revisione del logo di Coordinamento CARE, che stavamo rinviando da molto tempo», racconta la Presidente dell’organizzazione, Monya Ferritti. «Non ci saremmo mai aspettati di ricevere un numero di candidature così importante e in così poco tempo. In meno di 24 ore avevamo già 15 volontari candidati e nei giorni successivi siamo arrivati a 30. Per capire come gestire l’attività di selezione abbiamo chiesto supporto anche al team della piattaforma».

Dopo diversi giorni, dedicati al contatto dei volontari e alla loro conoscenza, Coordinamento CARE ha trovato la persona giusta: «I profili dei volontari erano molto diversi fra loro, raccontavano esperienze molto eterogenee, ma tutte interessanti», continua Monya Ferritti. «Non è stato semplice scegliere, ma alla fine ci siamo riusciti!».

La volontaria selezionata per il progetto si chiama Francesca Stella ed è una giovane graphic e product designer, che si è formata al Politecnico di Milano. «Mi sono candidata all’annuncio perché dopo anni di lavoro per agenzie di pubblicità e grandi aziende profit, come Giochi Preziosi e Sanrio, volevo mettermi alla prova con un’esperienza nuova nel non profit», racconta Francesca. «La mission di Coordinamento CARE mi ha colpito e ho pensato che fosse l’organizzazione giusta per raggiungere il mio obiettivo! E poi candidarmi su Happy Angel è stato semplicissimo. Ora non vedo l’ora di iniziare questa nuova collaborazione, per me è un esperimento e credo possa darmi grandi soddisfazioni».

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