NESSUNA CASA È LONTANA. IL BORGO RAGAZZI DON BOSCO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Molto è stato fatto fatto nell'emergenza, ma la sfida comincia adesso, perché le conseguenze sulla povertà educativa sono pesanti
di Redazione
21 Gennaio 2021
Roma. Quasi 1500 tra famiglie e ragazzi sostenuti, 400 pacchi alimentari distribuiti, 50 dispositivi donati e regalati a coloro che non avevano accesso a connessioni internet, 3440 ore video, 2430 ore di formazione professionale online, 600 ore di formazione destrutturata online, 200 ore di doposcuola a distanza, 200 ore di gruppi formativi a distanza, 60 colloqui per consulenza psicopedagogica a distanza, 100 merende social per condividere momenti ludici e ricreativi con i ragazzi, 500 ragazzi raggiunti con attività social.
La capacità di reinventarsi
Sono questi alcuni numeri di come il Borgo Ragazzi don Bosco ha reagito all’emergenza sanitaria, che ormai caratterizza le nostre vite dallo scorso marzo.
Dopo un primo disorientamento iniziale, la Comunità del Borgo Ragazzi don Bosco ha dato l’unica risposta possibile: continuare a stare accanto ai giovani, anche in questa nuova e imprevista situazione! Il “come” fare questo è stato un insieme di fantasia, competenze e audacia che i molti educatori, volontari e giovani si sono “inventati” per non lasciare solo nessuno.
Mai come questa volta si è verificata una gara di solidarietà che ha permesso di affrontare l’emergenza e di non lasciare indietro nessuno: cittadini, aziende, fondazioni, ognuno ha contribuito a far sì che nessuna casa fosse veramente lontana. Molti di questi sono i volontari del Borgo, che hanno deciso di trasformare il loro impegno gratuito in donazione.
Le macerie educative
Dopo una timida ripartenza estiva, il Borgo si è trovato ancora in piena emergenza. E se l’emergenza sanitaria tutti sperano che si risolverà con l’arrivo dei vaccini annunciati, l’emergenza economica, lavorativa e educativa avrà pesanti strascichi.
Tutto ciò che la Comunità Educativa del Borgo Ragazzi Don Bosco ha messo in opera, per affrontare le difficoltà di questi mesi è preparazione alle macerie che la Pandemia lascia sul campo, soprattutto in ambito educativo. Stanno emergendo le problematiche che la “disaffezione” alla frequenza scolastica ha causato a tanti ragazzi e giovani; le crescenti difficoltà ad inserire lavorativamente chi ha concluso un percorso formativo; le ansie e i timori che anche ai bambini e ai più giovani sono arrivati dalle raccomandazioni alla distanza e alla iperattenzione alla pulizia e all’igiene; dalla poca possibilità di stare e muoversi all’aria aperta di quest’ultimo anno.
Fronteggiare le attuali e future conseguenze della Pandemia non è e non sarà cosa da poco. Il Borgo Ragazzi don Bosco si impegnerà come sempre, anzi oggi ancora di più, perché i ragazzi trovino sempre una casa e degli adulti che, al loro fianco, affrontino il difficile cammino della crescita.
Il report del Borgo Ragazzi don Bosco che racconta come l’avvento della pandemia ha acuito la povertà educativa dei giovani sarà pubblicato il 31 gennaio 2021.