L’OSSERVATORIO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, PER PREVENIRE GLI ERRORI NELL’INTERESSE DI TUTTI
Vigilerà in modo costruttivo su bandi e gare del settore pubblico, con un'attenzione particolare nei confronti di quelli rivolti al Terzo Settore
22 Agosto 2016
Da qualche mese nel Lazio è attivo l’ Osservatorio Pubblica Amministrazione (OPA), un organismo che comprende diverse realtà del Terzo Settore e ha come obiettivo quello di controllare e supportare l’attività della Pubblica Amministrazione, soprattutto su temi quali bandi e gare. Con l’aiuto dell’avvocato Stefano Rossi, rappresentante del CESV nell’OPA e membro del gruppo di lavoro dello stesso, vi presentiamo questa innovativa realtà a disposizione di cittadini, organismi del Terzo Settore e Pubblica Amministrazione.
Cos’è l’Osservatorio Pubblica Amministrazione
L’OPA è nato nella primavera 2016 per iniziativa di AGCI Lazio (Associazione Generale Cooperative Italiane), Forum del Terzo Settore del Lazio, CILD (Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili) e del Cesv (Centro Servizi per il Volontariato del Lazio).
Alla base della sua formazione c’è l’esigenza di un controllo sull’operato delle pubbliche amministrazioni, in particolare a Roma e nel Lazio, un bisogno che si è acutizzato soprattutto dopo lo scandalo di Mafia Capitale. «Un controllo inteso in senso positivo e propositivo», ci ha detto l’avvocato Rossi, «non come mera reazione a ciò che la Pubblica Amministrazione fa o non fa correttamente. La creazione dell’Osservatorio Pubblica Amministrazione è volta a prevenire gli errori per aiutare le PA a operare nell’interesse pubblico”. L’obiettivo principale dell’Osservatorio è quindi quello di collaborare per il miglioramento dell’attività amministrativa, mettendo a disposizione quel bagaglio di competenze, esperienze, e capacità costruite negli anni da coloro che ne fanno parte.
Come opera
L’Osservatorio Pubblica Amministrazione analizza e approfondisce gli atti della Pubblica Amministrazione come avvisi, gare, convenzioni, concessioni, affidamenti, accreditamenti, azioni di co-progettazione, con peculiare attenzione nei confronti degli organismi del Terzo Settore. Questo perché spesso, nelle gare rivolte a questi soggetti, compaiono clausole o regolamenti troppo restrittivi o impossibili da rispettare, per la natura stessa degli enti ai quali è rivolto.
Sono in genere le organizzazioni facenti parte dell’Osservatorio a segnalare bandi o gare da analizzare, che vengono prese in carico da un gruppo di lavoro costituito da un team di avvocati parti degli enti promotori dell’iniziativa, presieduti dall’avvocato Claudio Giangiacomo, che danno poi un resoconto delle eventuali criticità rilevate e intraprendono le azioni necessarie alla segnalazione alle Pubbliche Amministrazioni e, dove necessario, alle autorità giudiziarie. Se si vuole segnalare un bando si può contattare uno degli enti facenti parte dell’OPA o scrivere alla pagina facebook dell’Osservatorio.
Prime iniziative e riconoscimenti
Appena costituito, l’Osservatorio Pubblica Amministrazione è intervenuto su alcuni casi, riguardanti soprattutto gli sfratti alle associazioni notificati da parte dell’amministrazione romana guidata dal Commissario Tronca, riuscendo in alcuni casi ad ottenere soluzioni positive.
L’iniziativa successiva, durante la quale è stato presentato ufficialmente il progetto, è stato il seminario “Il rapporto di collaborazione tra società civile organizzata e Pubblica Amministrazione”, durante il quale si è rimarcata la positività e l’importanza di quella collaborazione di cui l’Osservatorio si candida ad essere uno strumento fondamentale.
Recentemente, ha spiegato l’avvocato Rossi, «siamo intervenuti anche su un bando relativo alla manifestazione di interesse per la presentazione di progetti in ambito socio culturale/artistico/teatrale/sportivo di supporto e di integrazione a favore di persone con disabilità. Nello specifico si chiedeva una dichiarazione del legale rappresentante dell’organismo che si volesse candidare in cui diceva che non sussistevano relazioni di parentela o affinità tra i soci dell’associazione e i dipendenti del comune di Roma. Calcolando 25mila dipendenti, più municipalizzate e altro, si arriva a circa150mila persone: era una clausola troppo ampia ed era difficile per il legale rappresentante essere a conoscenza di ogni tipo di parentela dei soci. La nostra segnalazione è stata recepita e quella clausola è stata riformulata in senso restrittivo e sicuramente più ragionevole».
Nonostante si focalizzi soprattutto su quel che accade sul territorio romano e laziale, l’Osservatorio Pubblica Amministrazione interviene anche su tematiche a livello nazionale, come è successo sul problema relativo al bando periferie emanato dalla Presidenza del Consiglio ministri, che già abbiamo avuto modo di trattare in un altro articolo. «Abbiamo ottenuto l’adesione anche del Comune di Torino, ci hanno risposto dalla Presidenza del Consiglio, ma per ora ci è stato risposto che non possono allungare i termini di scadenza del bando», ci aggiorna l’avvocato Rossi.
Tante iniziative e già qualche risultato, quindi, per un organismo che si presenta come un utile ponte tra Terzo settore e Pubblica Amministrazione nella delicata e complessa materia di bandi e gare. L’auspicio è che si riesca a instaurare una collaborazione in cui la PA riconosca l’ Osservatorio come un interlocutore autorevole e utile per portare avanti in modo costruttivo le proprie attività per il benessere dei cittadini.