POVERTÀ, SANT’EGIDIO: LA POLITICA INTERVENGA CON MISURE CONCRETE

È alla trentatreesima edizione la guida della Comunità di Sant'Egidio “DOVE Mangiare, dormire, lavarsi”, con indirizzi utili per chi non ha casa o è in difficoltà. Il 25 Dicembre il Pranzo di Natale compie 40 anni

di Ermanno Giuca

Duecentottanta pagine che raccolgono le risposte ai bisogni dei poveri di Roma e di altre grandi città italiane. È arrivata alla trentatreesima edizione la guida DOVE Mangiare, dormire, lavarsi, un vademecum realizzato dalla comunità di Sant’Egidio che fornisce luoghi o associazioni utili per quelle persone che non hanno casa o si trovano in situazioni di difficoltà. Una grande rete di solidarietà che esiste ed è cresciuta negli anni: 33 mense (di cui 29 interamente gratuite), 35 dormitori, 28 luoghi in cui potersi lavare, 4 case di accoglienza per persone malate in cui anche i familiari possono soggiornare. La guida, come ogni anno, è frutto di un lavoro comune, non solo i volontari e operatori della Comunità internazionale che quotidianamente trovano soluzioni alle domande di tanti cittadini, ma è anche valutata dalle stesse persone che usufruiscono di questi servizi, segnalando i luoghi migliori.

Il Pranzo di Natale compie quarant’anni

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Suggerimenti per rendere più completa la guida possono essere inviati a guidadoveroma@gmail.com. Immagine Comunità di Sant’Egidio

«La solidarietà non è soltanto un aiuto ma un investimento», è l’appello che quest’anno guida le diverse attività che Sant’Egidio porta avanti nel nostro e in tanti altri Paesi del mondo, tra cui il Pranzo di Natale, che quest’anno compie 40 anni. «La solidarietà», spiega Marco Impagliazzo, presidente della Comunità, «non è un qualcosa calato dall’alto ma uno scambio reciproco tra chi aiuta e chi è aiutato. È stata l’intuizione che in quel 1982 portò ad organizzare in piccoli gruppi un pranzo di Natale all’interno della basilica di Santa Maria in Trastevere per tutti coloro che, senza una famiglia, non potevano festeggiare o ricevere un regalo. Oggi, in tutto il mondo, sono 250 mila le persone che partecipano a questa iniziativa, in cui – come ha sottolineato il Papa – si confonde chi serve e chi è servito». Un appuntamento, quello del 25 dicembre, che non si è fermato neanche durante la pandemia da Covid, quando, nel rispetto dei protocolli di distanziamento fisico, furono organizzate distribuzioni all’aperto di pacchi alimentari e regali.

Sant’Egidio: sulla povertà la politica intervenga

Nonostante la grande risposta di solidarietà, però, il numero di persone sotto la soglia di vita dignitosa ha sfiorato i 5 milioni e 600 mila persone (dati ISTAT), circa il 10% della popolazione. Dati ancora più allarmanti se inseriti in un contesto di poli-crisi come quella che stiamo vivendo: dagli effetti della lunga pandemia da Covid alla crisi economica internazionale con l’aumento dei prezzi e l’inflazione galoppatane, a cui si è aggiunta una guerra nel cuore dell’Europa. «Dietro queste cifre», spiega Impagliazzo, «ci sono volti, persone e storie: a partire dalle famiglie monoreddito che non riescono a sopravvivere o a quelle persone anziane che si ritrovano sole e con pensioni ridotte al minimo, senza dimenticare i tanti lavoratori precari. La politica, a tutti i livelli, deve dare risposte concrete ai bisogni essenziali di questi cittadini. Su Roma, in particolare, la prima domanda è quella di un’abitazione stabile. In una città dove il numero di occupanti è enorme, ci sono persone che vivono in situazioni difficili. Noi siamo pronti a dare un sostegno quotidiano, ma la politica deve affiancarsi con misure concrete ed efficaci». Una fra tutte è quella di incrementare il numero di figure professionali all’interno del “decreto flussi”, che prevede l’ingresso in Italia di professionisti stranieri destinati a specifici settori. «Insistiamo», ribadisce Impagliazzo, «perché il Governo e il Parlamento decidano di allargare la cifra delle 69.700 figure attualmente previste dal decreto (di cui già sappiamo che solo una parte di queste arriverà è verrà contrattualizzata). Occorre inserire lavoratori che si dedichino alla cura della persona, soprattutto in ambito di disabilità e di persone anziane, dagli infermieri agli assistenti domiciliari».

Al pranzo di Natale di quest’anno, prenderanno parte anche tanti bambini e famiglie ucraine su cui Sant’Egidio chiede di non far diminuire i gesti di solidarietà. «Sosteniamo il popolo ucraino non solo a voce, o all’interno del dibattito delle armi, ma offriamo gesti concreti sia per le persone accolte che per quelle rimaste in Ucraina che stanno attraversando una terribile crisi energetica». E se davvero la solidarietà è un investimento, tra i primi frutti c’è il volto di tanti “nuovi italiani” che oggi prestano servizio nelle mense e nel supporto ai più fragili: donne e uomini che prima vivevano per strada e che oggi, per un senso di restituzione, danno ciò che hanno ricevuto. Qualsiasi suggerimento per rendere più completa la guida “DOVE Mangiare, dormire, lavarsi” può essere inviato all’indirizzo email guidadoveroma@gmail.com.

 

POVERTÀ, SANT’EGIDIO: LA POLITICA INTERVENGA CON MISURE CONCRETE

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