IMPARANDO IL PRIMO SOCCORSO A SCUOLA, SI DIVENTA CITTADINI CONSAPEVOLI
Parte la sperimentazione del progetto che porterà negli istituti italiani il percorso formativo per aumentare la cultura della sicurezza
08 Novembre 2017
Al via la sperimentazione del percorso formativo Primo soccorso a scuola, il programma rivolto a studenti e studentesse delle scuole italiane, dall’infanzia alla secondaria di II grado, per l’insegnamento obbligatorio delle tecniche di primo soccorso. L’iniziativa realizzata dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con la Società italiana sistema 118 (SIS 118), coinvolgerà le scuole di tredici province: Trieste, Padova, Sondrio, Savona, Macerata, Perugia, Pistoia, Latina, Campobasso, Salerno, Taranto, Vibo Valentia, Sassari.
L’OBIETTIVO. Il percorso di formazione fu introdotto due anni fa dall’articolo 1 comma 10 del disegno di legge 107 del 2015 su “La Buona Scuola”, mentre le linee di indirizzo per l’insegnamento obbligatorio delle tecniche di primo soccorso sono state presentate martedì 7 novembre 2017 presso la Sala della Comunicazione del MIUR.
Per la Ministra Beatrice Lorenzin, che è intervenuta attraverso un messaggio inviato ai presenti: «La conoscenza delle tecniche di Primo Soccorso può salvare innumerevoli vite umane. Portare questa conoscenza all’interno degli istituti scolastici significa incrementare sensibilmente la cultura della sicurezza e l’efficacia degli interventi in emergenza; rappresenta una maniera concreta affinché il rischio che si verifichino eventi drammatici, facilmente evitabili, si riduca drasticamente.»
IL PROGETTO. Il progetto primo Soccorso a Scuola prevede, che per ciascuna provincia saranno selezionate 14 classi, per un totale di circa 4.500 studentesse e studenti, che saranno coinvolti in due mesi di corsi teorici e pratici. Gli operatori del 118, delle società scientifiche e del volontariato realizzeranno i percorsi formativi nelle scuole insieme alle e agli insegnanti e ai dirigenti scolastici, che potranno trovare tutte le informazioni utili, i materiali didattici, la presentazione della sperimentazione e uno spazio dedicato alle varie esperienze formative in un portale dedicato, on line da gennaio.
Una cabina di regia nazionale sarà costituita con il compito di supervisionare e curare i materiali, che saranno inseriti nel portale, per la compilazione dei quali saranno consultati esperti delle società scientifiche, del volontariato e dell’editoria di settore. Al termine della sperimentazione, prevista per la metà del mese di marzo 2018, e dopo la presentazione dei report territoriali ai componenti della cabina di regia, verrà definito il programma formativo per l’avvio del progetto nell’anno scolastico 2018/2019.
LA CITTADINANZA ATTIVA. «Con il progetto Primo soccorso a scuola», ha dichiarato la Ministra Valeria Fedeli intervenuta alla presentazione, «diamo attuazione a un comma fondamentale della Legge 107, che rivolge un’attenzione specifica alle tecniche di primo soccorso, affinché vengano insegnate in tutte le nostre scuole. Partiamo quest’anno con una sperimentazione, per poi portare il progetto in tutte le istituzioni scolastiche italiane a partire dall’anno scolastico 2018/2019. Imparare a riconoscere le situazioni di emergenza e di pericolo, saper assistere una persona in difficoltà, nell’attesa che arrivino i soccorsi, è fondamentale. Anche questi sono strumenti per una cittadinanza attiva e consapevole, per rafforzare nelle nostre giovani e nei nostri giovani la capacità e la volontà di partecipare alla costruzione e al miglioramento di una società più attiva e solidale».
IN EUROPA. Ad oggi, oltre che in Italia, in altri 4 Stati dell’Unione Europea (Belgio, Danimarca, Francia e Portogallo) è presente una legislazione che regola l’insegnamento delle manovre salvavita agli studenti. In altri 16 Stati è stato dato soltanto un suggerimento all’insegnamento, mentre in tutti gli altri Paesi europei al momento non è previsto nessun intervento in materia.
Risale a due anni fa l’approvazione da parte dell’Oms della dichiarazione “Kids Save Lives”, il documento che raccomanda l’inserimento nei programmi di tutte le scuole del mondo di due ore di formazione all’anno sulla rianimazione cardiopolmonare per i ragazzi dall’età di 12 anni.