PROGETTO GERMOGLIO. UN SUPPORTO PER LA COMUNITÀ LGBTQIA+ REATINA
Nel reatino il progetto Germoglio unisce esperienze e competenze per vincere la cultura della discriminazione e della violenza legata al genere. Tanti i servizi attivati
31 Agosto 2023
Nel Reatino nasce il progetto Germoglio. ARCI Rieti APS, Il Nido di Ana OdV, Euroscuola e la Cooperativa Sociale Levante, in collaborazione con Arcigay Rieti LGBT+ e Krisalidea, stanno realizzando il progetto Germoglio, per supportare la comunità LGBT+ reatina. L’obiettivo è sostenere le vittime di violenza e discriminazione per motivi legati all’identità di genere e all’orientamento sessuale. Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio e cofinanziato dall’Unione Europea FSE+ 2021-2027 attraverso l’avviso pubblico per la realizzazione di percorsi integrati finalizzati a prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. Il progetto Germoglio sta mettendo a sistema le conoscenze e le competenze acquisite negli anni dalle organizzazioni coinvolte sul tema della violenza e della discriminazione. A partire dalla messa a sistema di tali competenze, l’obiettivo è strutturare un servizio che permetta di lavorare all’emersione del sommerso; alla presa in carico attraverso un sistema integrato di servizi; allo scambio di conoscenze e competenze attraverso formazione e autoformazione, al fine di trasferire sul territorio tutto il bagaglio necessario per l’attivazione di percorsi di presa in carico integrata che lavorino su: protezione e accoglienza delle vittime; sostegno psicologico e assistenza legale; orientamento e assistenza sanitaria; inserimento lavorativo e abitativo; tirocini formativi e borse lavoro; cohousing sociale. Non ultima un’azione di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza, che porti alla riduzione dei fenomeni di isolamento e discriminazione.
Progetto Germoglio: i servizi attivati
«C’è un grande lavoro da fare a Rieti per permettere l’emersione di fenomeni di violenza e discriminazione legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere», commenta Valeria Patacchiola, coordinatrice del Progetto per ARCI Rieti. «Il primo passo è fornire, come stiamo facendo, un servizio dedicato, in modo tale che le persone possano sapere a chi rivolgersi in caso di bisogno. Auspichiamo fortemente che la Regione Lazio vorrà dare continuità a questo tipo di servizi per non dissipare quanto riusciremo a costruire nei 12 mesi di attività del progetto Germoglio».
Ad oggi il progetto ha attivato uno sportello presso la sede di Arcigay Rieti in via dei Salici 11 aperto al pubblico il lunedì, il mercoledì, il venerdì dalle 10 alle 12 e il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 19. È attivo anche un numero di telefono – lo 0746 1766624 – a cui risponde un operatore h24. Tra le attività già svolte nell’ambito del progetto Germoglio, un incontro sulla genitorialità trans con Egon Botteghi ed una mostra sulla storia del movimento LGBT+ presso la Coop Futura di Rieti e la Coop di Montopoli di Sabina, che si sposterà anche nel Comune di Cittaducale.
Sensibilizzazione e prevenzione
«Il contributo che la cooperativa sociale Levante offre a tale progetto si espleta attraverso tre ambiti specifici, realizzati grazie al contributo di diverse figure professionali», racconta Ilaria Tittoni, referente del progetto per la cooperativa sociale. «In ambito sociologico si realizzerà un’analisi del fenomeno contestualizzato al territorio di Rieti e provincia, che verrà sviluppata con un monitoraggio continuativo e un’osservazione dell’impatto che le attività del progetto avranno sulla popolazione. L’analisi sociologica terminerà con la presentazione di un report conclusivo e riepilogativo con una valutazione del percorso fatto e dei risultati raggiungi o non raggiunti. Nella fase iniziale del progetto verrà data l’opportunità di rispondere in maniera volontaria ad un questionario anonimo per un’indagine multiscopo sulla violenza di genere».
«In ambito psicologico la Levante si inserisce nel team multidisciplinare con la presenza di una psicologa specializzata destinata alla presa in carico dei destinatari del progetto che abbiano bisogno di interventi specifici di ascolto. Presso lo sportello di ascolto, un assistente sociale, collaborando con gli altri operatori, garantirà una risposta a specifiche esigenze di carattere, appunto, sociale. Un progetto così innovativo per il territorio reatino ha come punto di partenza il confronto diretto, continuativo e costruttivo di professionalità diverse, provenienti da vari settori, portatrici di valori comuni, ugualmente motivate per la costruzione di percorsi integrati di sensibilizzazione e prevenzione di ogni forma di violenza», conclude Tittoni.
Vincere la cultura della discriminazione
L’associazione di volontariato Il Nido di Ana OdV, già Capit, nasce per prevenire, contrastare e superare la violenza di genere. «L’associazione», spiega la presidentessa, Alberta Tabbo, «svolge diverse attività finalizzate all’informazione e al contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere». Da quasi vent’anni gestisce lo Sportello di ascolto e intervento per donne e minori vittime di maltrattamenti, è collegata al numero nazionale antiviolenza 1522, istituito dal Dipartimento delle Pari Opportunità. Da molti anni, in convenzione con il Comune, gestisce l’unico Centro antiviolenza della provincia con sede a Rieti, in piazza Vittorio Emanuele II. In collaborazione con la ASL di Rieti ha attivato, dal 2022, uno Sportello Antiviolenza presso il consultorio di via del Terminillo a Rieti e poi presso il consultorio di Passo Corese. «Dalla nostra storia si evince l’impegno contro ogni forma di discriminazione e violenza determinata dal genere». Un’esperienza che porta, nel progetto Germoglio, la capacità di «seguire le vittime in un percorso di fuoriuscita dalla spirale della violenza, utilizzando metodiche di ascolto non giudicante, valutando il rischio a cui sono esposte in presenza di una relazione violenta con scale validate a livello nazionale e valorizzando il loro empowerment. Gli stereotipi determinano una cultura che con i suoi pregiudizi è alla base della discriminazione di genere. Genere che non è solo quello convenzionalmente definito dal sesso genetico, ma che riguarda le scelte di ognuno. La cultura della discriminazione espone a violenza nelle relazioni sentimentali, familiari, lavorative», conclude Tabbo. «Il progetto Germoglio rispecchia le finalità del nostro ente, volte alla lotta contro l’emarginazione», commenta Rosaria Caricato, referente Euroscuola. «Collaboriamo ormai da oltre cinque anni con ARCI Rieti all’integrazione di persone vulnerabili. Tra le ultime esperienze il progetto SPIGA di alfabetizzazione di minori stranieri terminato nel mese di giugno».