FROSINONE: CON IL PROGETTO PRIMA-I I BAMBINI CRESCONO MEGLIO
Laboratori e servizi culturali per aiutare i più piccoli a sviluppare l'intelligenza emotiva e il self empowerment
29 Marzo 2018
È stato presentato a Sora il progetto interregionale PRIMA I (Promuovere Risorse per l’Infanzia Mediante Approcci Innovativi), selezionato dalla Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo e sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
IL PROGETTO. Il progetto PRIMA I coinvolge tre province (Foggia, Crotone e Frosinone) dislocate su tre Regioni (Puglia, Lazio e Calabria) e persegue l’obiettivo di potenziare i servizi educativi offerti dalle 10 scuole partner, aumentando l’accessibilità alle offerte culturali ed educative (più attività, più orari di accesso, più servizi), attivando laboratori in orario curriculare ed extracurriculare, uniti da un elemento chiave, l’intelligenza emotiva e il self empowerment, ossia la valorizzazione delle emozioni, dell’empatia, considerati fondamentali soprattutto per i minori più a rischio.
È inoltre previsto un sostegno alla genitorialità, attraverso percorsi formativi, spazi ascolto, banca del tempo e sportello psicologico. Significativo sarà il coinvolgimento della comunità educante con eventi/ iniziative in cui saranno sia beneficiari che promotori attivi.
IL BISOGNO EDUCATIVO. Il progetto intende quindi rispondere a un duplice bisogno: quello di supplire alla mancanza di servizi educativi e culturali e di rafforzare quelli già esistenti nelle tre aree territoriali, caratterizzati da una debole capacità di favorire l’apprendimento dei bambini a rischio vulnerabilità sociale, e dall’esigenza di rendere le scuole coinvolte in grado di essere dei veri e propri “presidi educativi”, punti di riferimenti per l’intero territorio e la comunità locale.
Il 15 marzo, presso la Sala Consiliare del Comune di Sora è stato presentato alla cittadinanza il progetto e le attività che vedrà il territorio coinvolto su più fronti.
Le attività coinvolgeranno oltre 700 bambini nella fascia d’età 0-6 e le loro famiglie. Sono gestite dalle associazioni facenti parte della rete del progetto PRIMA I le seguenti attività: Laboratorio di psicomotricità, Laboratorio di Teatro delle emozioni, Laboratorio di Musica, Laboratorio di creatività digitale e filosofia; Sportello di ascolto.
I laboratori coinvolgeranno i seguenti Istituti Comprensivi e i relativi plessi: ISTITUTO COMPRENSIVO “M.T. CICERONE”; ISTITUTO COMPRENSIVO SORA 2; ISTITUTO COMPRENSIVO SORA 3.
IL RUOLO DEL VOLONTARIATO. Il ruolo delle associazioni di volontariato all’interno del progetto garantisce l’aderenza con il territorio e facilita l’azione volta alla costruzione di un welfare di prossimità. Le associazioni del territorio già da anni collaborano e cooperano in attività co-gestite e sono nodi forti di una rete ancora in espansione. Hanno quindi contezza e consapevolezza delle mancanze e delle carenze culturali, sociali ed economiche del territorio.
Il valore aggiunto che la rete del volontariato può apportare risiede sicuramente nel fatto di poter essere tramite di un cambiamento di rotta culturale, che riesce a coinvolgere e rendere protagonista una fascia di popolazione, che troppo a lungo si è percepita lontana da una capacità di azione che invece le è propria.
Il volontariato dunque si evolve e facilita non solo la diffusione della cultura della solidarietà, ma pungola i soggetti affinché possano finalmente riappropriarsi di ruoli che sono andati via via dissolvendosi nel tempo.
Un’evoluzione chiara ed esplicitata anche dal fatto che i componenti delle associazioni facenti parte del progetto sono tutti professionisti, e quindi già esperti nelle relazioni di aiuto e di sostegno.
Il progetto PRIMA I dunque, fa sì che le associazioni di volontariato, poggiando sulla sensibilità che le caratterizza, divengano protagoniste e foriere di un cambiamento reale, che da anni si auspica e al quale finalmente si è dato un volto: quello delle emozioni.
Se avete correzioni o suggerimenti da proporci, scrivete a comunicazione@cesv.org