RACCOLTA DEL FARMACO. FARMACIE E VOLONTARI CONTRO LA POVERTÀ SANITARIA
I primi dati sulla Raccolta del Farmaco 2017 sono positivi. Saranno distribuite medicine a 578.000 persone indigenti
20 Febbraio 2017
Quest’anno, nel Lazio, hanno partecipato alla Giornata di Raccolta del Farmaco 2017 ben 202 farmacie e sono stati raccolti oltre 19.000 medicinali, che attraverso 62 enti non profit convenzionati verranno distribuiti a chi ne ha più bisogno. Sono questi i primi dati sulla nostra regione, che riguardano l’iniziativa promossa come ogni anno da Banco Farmaceutico, la onlus che durante il secondo sabato di febbraio, grazie a migliaia di volontari, invita i cittadini di tutta Italia a donare farmaci per gli enti assistenziali della propria città.
I numeri che riguardano il Lazio tracciano un bilancio positivo: non solo sono aumentate le farmacie coinvolte nell’iniziativa, ma anche la quantità di medicinali donati segnano un +16,2% rispetto al 2016. Tra i principali enti convenzionati con il Banco Farmaceutico possiamo segnalare: Croce Rossa, Caritas, Unitalsi, Medicina Solidale, Centro Astalli e CeIS – Centro Italiano di Solidarietà.
Le tipologie di farmaci più richiesti da questi enti (e quindi anche le più donate) sono state: analgesici e antipiretici, antinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse e le malattie da raffreddamento, preparati per il cavo oro-faringeo. Un’attenzione particolare merita la zona di Roma e provincia, che da sola ha raccolto 16.000 confezioni di farmaci (13.700 nell’edizione 2016) nelle 172 farmacie che hanno partecipato alla Giornata. Con i medicinali donati, saranno aiutate circa 10.000 persone, assistite dai 48 enti non profit convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico di Roma e Provincia, più numerosi quest’anno rispetto ai 34 enti del 2016. A prendere parte all’iniziativa dell’11 febbraio sono stati solo nella Capitale oltre 700 volontari.
La Raccolta del Farmaco 2017
Organizzata dal Banco Farmaceutico a partire dal 2001, la GRF – Giornata della Raccolta del Farmaco attiva una vera e propria catena solidale della donazione, dove il primo anello è rappresentato dai cittadini, il secondo dalle farmacie, il terzo dagli enti non profit e l’ultimo dagli indigenti a cui vengono distribuiti i farmaci raccolti.
L’iniziativa nasce per donare a chi non è in grado di acquistarli i farmaci senza obbligo di prescrizione, non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale. Ogni cittadino può acquistare i medicinali nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa e lasciarli in dono agli enti assistenziali convenzionati con il Banco Farmaceutico, che provvederanno a metterli a disposizione delle persone che vi si rivolgono.
In vista della GRF, ogni ente assistenziale segnala al Banco Farmaceutico il suo fabbisogno di medicinali (diviso per tipologia), che viene comunicato alle farmacie attraverso una lista, utile per suggerire ai cittadini quali farmaci donare. Le richieste trasmesse dagli enti rappresentano anche il punto di riferimento per la ripartizione finale dei medicinali raccolti, che vengono suddivisi secondo un criterio proporzionale.
Quest’anno, gli enti assistenziali di tutta Italia hanno segnalato un bisogno totale di 1.035.925 farmaci: con quanto raccolto durante la GRF sarà possibile coprirne il 36%.
I dati sull’Italia
Durante la Giornata della Raccolta del Farmaco 2017, sono state raccolte in tutta Italia oltre 370.000 confezioni di farmaci (+4,6% rispetto al 2016), destinate a 578.000 persone (557.000 nel 2016).
Si tratta di dati incoraggianti, che riguardano anche l’aumento del numero degli enti convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico: si è passati, infatti, dai 1.663 del 2016 ai 1.723 di quest’anno. Hanno aderito alla Giornata 3.850 farmacie in tutta Italia (+4,6% rispetto al 2016) e a dare il loro supporto all’iniziativa sono stati più di 14.000 volontari.
Un quadro più ampio dei risultati raggiunti negli ultimi anni dall’azione del Banco Farmaceutico si trova nel Rapporto 2016 dell’Osservatorio nazionale sulla Donazione Farmaci. Il rapporto segnala che gli utenti seguiti dagli enti convenzionati con il Banco Farmaceutico sono cresciuti moltissimo nel 2016 (+37,4%), per effetto dell’aumento della povertà assoluta nel nostro Paese.
Questa crescita riguarda soprattutto gli utenti del Nord-Ovest (+90%) e del Centro (+84%), si tratta in particolare di stranieri (+46,7%), di maschi (+49%) e di persone sopra i 65 anni di età (+43,6%). Raggiungere le persone indigenti che hanno bisogno dei farmaci, però, non sempre si rivela facile. Il limite che sconta la filiera del dono gestita dal Banco Farmaceutico è infatti quello della distribuzione territoriale disomogenea degli enti assistenziali convenzionati, rispetto alla popolazione residente che vive in povertà.
Gli enti convenzionati risultano infatti più numerosi nel Nord-Ovest (37,2%) e nel Nord-Est (27,8%), dove la diffusione della povertà assoluta e relativa è più bassa, mentre risultano meno numerosi nel Centro (15,9%), nel Sud (13,6%) e nelle Isole (5,5%), dove la diffusione della povertà è più elevata. Quindi, secondo i dati, la distribuzione degli utenti raggiunge il suo minimo nel Mezzogiorno, dove si concentra la maggior parte dei poveri assoluti e raggiunge invece il suo massimo nel Nord, dove è concentrato un numero inferiore di svantaggiati.
Cresce la povertà sanitaria in Italia
Il Rapporto 2016 dell’Osservatorio nazionale sulla Donazione Farmaci riserva un’attenzione particolare al tema della povertà sanitaria, condizione in cui versano nel nostro Paese migliaia di uomini e donne, non solo stranieri ma anche italiani.
Secondo il Rapporto, le famiglie più povere dedicano alla salute una quota sempre più bassa delle loro risorse economiche. Infatti, in Italia si spendono in media 682 euro annui a persona per le cure mediche, ma per le persone indigenti questa spesa scende a 123 euro. Inoltre, nel 2016 oltre 12 milioni di italiani hanno dovuto limitare il numero di visite mediche o di esami di accertamento per motivazioni di tipo economico.
In questo quadro, diventa sempre più importante il ruolo delle organizzazioni non profit. Il volontariato, infatti, grazie alla rete di associazioni distribuite sul territorio, riesce a risponde alle esigenze delle fasce sociali più deboli, integrandosi o sostituendosi all’intervento pubblico. Non solo, spesso le associazioni sono le uniche a possedere informazioni attendibili sulla salute della parte più svantaggiata della popolazione, che può diventare “invisibile” ai comuni metodi di indagine delle Istituzioni Sanitarie, quando di fatto non fruisce dei servizi sanitari.
Di questa fascia della popolazione fanno parte anche gli stranieri privi di permesso di soggiorno, che non possono accedere alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, tranne che in caso di emergenza.
I volontari della Raccolta del Farmaco 2017
«Senza il volontariato, moltissime persone non saprebbero come accedere alle cure mediche, a causa di ignoranza, povertà e barriere culturali, sociali e normative. Inoltre il volontariato rappresenta una formidabile possibilità di espressione di quel bisogno innato in ogni uomo di aiutare gli altri, che altrimenti sarebbe soffocato dalle distrazioni e dalle preoccupazioni quotidiane. La libera aggregazione delle persone nelle associazioni di volontariato costituisce un esempio e uno stimolo per tutti a utilizzare al meglio il proprio tempo libero e rendere la società più giusta. In questo senso la GRF ha un eminente scopo educativo» afferma Leonardo Taglianetti, delegato territoriale per la provincia di Roma.
Il volontariato gioca un ruolo importante durante la Giornata di Raccolta del Farmaco, contribuendo al funzionamento dell’intera filiera della donazione. Infatti, offrono un contributo prezioso tutte quelle persone che durante la raccolta del farmaco 2017 sono rimasti, con turni di almeno 2 ore, nelle farmacie per motivare chi entra a donare i medicinali. Non è dunque casuale che vi sia un legame tra la quota di farmaci raccolti in ciascuna regione e il numero di volontari coinvolti nell’iniziativa, anche se la variabile principale resta il numero di farmacie che aderiscono alla GRF.