POVERTÀ EDUCATIVA. LA RETE ROMA SUD OVEST VERSO IL PATTO DI TERRITORIO
Se ne è discusso in occasione della Festa per la Cultura 2022, a cui la Rete per il contrasto alla povertà educativa Roma Sud Ovest ha partecipato anche con tante attività per bambini e ragazzi
30 Giugno 2022
Musica, cultura ed educazione, unici antidoti alla violenza, alla divisione e al razzismo. Giunta alla ventinovesima edizione, si è svolta all’interno del plesso scolastico Principe di Piemonte la Festa della Cultura 2022, appuntamento estivo che raduna molte delle associazioni che operano nel quadrante sud ovest della capitale.
Un evento consolidato negli anni, diventato manifesto dell’associazione Controchiave fondata nei primi anni Novanta con l’obiettivo di diffondere i linguaggi artistici e riconquistare spazi fisici abbandonati. “La cultura è linguaggio di pace” è stato il filo comune della tre giorni organizzata presso il Municipio Roma 8, e che ha accompagnato esibizioni musicali, presentazioni di libri, conferenze e dibattiti pubblici sui beni comuni.
Un patto di territorio nel Municipio Roma 8
Tra i partecipanti anche le associazioni aderenti alla Rete contro la povertà educativa Roma sud ovest, che hanno animato la prima giornata di festa, installando giochi educativi e organizzando attività ricreative per i più piccoli. La Rete ha preso vita a partire dal lavoro svolto sul territorio dal progetto Tutti a Scuola, di cui CSV Lazio è ente capofila, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, bando Adolescenza, che, nell’arco del suo periodo di attività (2019-2022) ha condiviso, con numerose realtà sociali ed educative presenti sul territorio del Municipio Roma 8, l’impegno per il contrasto alla povertà educativa. Nato pre-pandemia, questo coordinamento ha avuto una spinta maggiore proprio nei mesi in cui, il diffondersi del virus, non permetteva molte delle attività extra-scolastiche. Oggi però la Rete è pronta a fare un passo in avanti, concretizzando un patto di territorio per il contrasto alle povertà educative nel Municipio Roma 8 che coinvolga tutti gli attori sociali. D’altro canto, quello sui patti di territorio per il contrasto alle povertà educative è un fronte di impegno che ha da sempre caratterizzato il progetto Tutti a scuola, grazie al quale sono stati sottoscritti anche il Patto della Provincia di Latina e il Patto dei Castelli romani.
La collaborazione tra il Municipio e il territorio ha già dato i suoi primi frutti nella riqualificazione di uno dei lotti della tenuta di Tor Marancia (Afa2), abbandonata per decenni e che dopo trent’anni è diventato fruibile per i ragazzi grazie ad un dialogo diretto tra committente (Municipio) e i cittadini. «Lo abbiamo pulito, attrezzato e riqualificato grazie alla collaborazione di tante altre associazioni» spiega Mario Semeraro presidente del Comitato di quartiere Grotta Perfetta. «L’ingresso di viale Londra, oggi è diventato un punto di riferimento importante per i ragazzi che fanno sport, per gli studenti che lo visitano il pomeriggio, per le famiglie che lì organizzano pic-nic. Però non ci accontentiamo di vedere aperti cinque ettari su duecentoventi dell’intera tenuta: come associazioni oggi chiediamo alle istituzioni di restituire ai cittadini questi spazi, rispettando la loro originaria vocazione agricola, archeologica e paesaggistica».
Co progettazione e co programmazione diventino prassi
All’interno della Festa della Cultura, la Rete ha avuto la possibilità di aprire un dibattito con l’assessora alle politiche scolastiche ed educative del Municipio Roma 8 Francesca Vetrugno che ha ascoltato le diverse proposte delle associazioni presenti. «Il patto di territorio è uno strumento aperto che mette al centro la progettualità condivisa. È un punto di avanzamento importante, su cui il Municipio vuole investire coinvolgendo anzitutto le scuole». «Il nostro percorso di rete è progressivo», ha detto Valentina Avella operatrice presso la Casa del Volontariato di Roma Laurentina. «Ci interessa non ragionare in maniera settoriale, perché ognuna di queste associazioni ha il proprio ambito di intervento. Ma vogliamo includere tutti gli attori sociali, e sforzarci di avere un canale sempre più diretto con le istituzioni, chiedere loro di prendere degli impegni formali e riuscire a condividere le responsabilità. Rendere concreti questi patti di comunità, con obiettivi chiari e tempi brevi di realizzazione». Co-progettazione e co-programmazione tra ETS e pubblico devono trasformarsi in prassi ordinarie soprattutto nell’ambito di progetti educativi che coinvolgono le scuole. Un punto colto dall’assessora che ha subito rilanciato alle associazioni presenti al tavolo una sfida. «I nuovi PON europei», secondo l’assessora Vetrugno, «prevedono dei moduli formativi incentrati sulla cittadinanza. La diffusione di una cultura del volontariato viene posta come obiettivo vincolante per la scuola. Ma se la scuola non conosce questo ambito o non sa con chi attivare questo tipo di percorso, dovete entrare in gioco voi! La conoscenza e diffusione di una rete organizzata e consolidata come la vostra è importante nel momento in cui la scuola dovrà progettare questo tipo di attività».
Davanti alle promesse del Municipio e alle possibilità concesse da molti istituti scolastici, resta prioritario fare rete e consolidarsi in soggetti sempre più professionalizzati, pronti a raccogliere nuove opportunità di collaborazione con il pubblico. Il cammino della Rete contro la povertà educativa Roma sud ovest prosegue.
Della Rete contro la povertà educativa Roma sud ovest fanno parte: associazione culturale Controchiave; centro aggregativo Myo Spazio e centro di socializzazione integrazione e supporto scolastico Linkiostro di Cemea del Mezzogiorno e Replay Network; associazione culturale EduRaduno; Progetto Caleidos di Arci Solidarietà; associazione Pegaso 2003; CEIS; Think Green Factory; Libelà APS; IO sono APS; Arpj Tetto; Forum Ambientalista; Comitato di quartiere Grotta Perfetta; cooperativa sociale Magliana Solidale; CSV Lazio.