RETI DI CURA E DISAGIO PSICHICO: UNA RICERCA SU ROMA

L'ha promossa la Fondazione Di Liegro: mette in evidenza criticità, ma anche esperienze innovative

di Caterina Ciampa

È stata presentata il 21 giugno scorso, presso l’Auditorium di via Rieti in Roma la ricerca Reti di cura e disagio psichico,  un’indagine  sulla salute mentale promossa dalla Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro e dalla Fondation d’Harcourt a cura di Renato Frisanco. Nello specifico, viene analizzata la qualità delle risposte ai bisogni dei cittadini da parte  dei servizi presenti a Roma dedicati alla salute mentale; viene illustrato il punto di vista degli utenti, dei familiari e degli operatori che lavorano nei centri di salute mentale; vengono intervistati anche i presidenti delle associazioni di volontariato e delle consulte di salute mentale.

UNA RICERCA EMPIRICA. La ricerca ha un obiettivo  conoscitivo: è stata realizzata con più strumenti di raccolta dati, dai questionari strutturati alle griglie di domande per interviste qualitative. Negli ultimi anni si è assistito tra l’altro a politiche di spending review (particolarmente pesanti nella Regione Lazio)  e all’accorpamento delle cinque ex ASL di Roma diventate Roma 1, 2 e 3. Tutto questo ha avuto una ricaduta sulla qualità dei servizi al cittadino.

Il volume che racchiude la ricerca, edito da Palombi, è diviso in due parti: la prima è introduttiva sull’oggetto della ricerca nella cornice degli assetti organizzativi nazionali della salute mentale e del quadro normativo; la seconda parte entra nel merito dei risultati della ricerca empirica. L’indagine inquadra sul piano prevalentemente qualitativo e soggettivo i principali aspetti del rapporto tra i bisogni degli utenti i comportamenti delle famiglie e la capacità di risposta del sistema dei servizi, di cui si evidenziano aspetti di criticità, ma anche di innovazione.

I BISOGNI PIÙ URGENTI. I risultati della ricerca Reti di cura e disagio psichico evidenziano che la vita degli utenti non è diversa in sostanza da quella degli altri cittadini, riguardo alle abitudini, comportamenti di consumo, interessi eccetera. L’età media è vicina ai 50 anni,  si tratta di persone mediamente più istruite rispetto alla popolazione generale, sfavorite nell’accesso al mondo del lavoro, più inserite nella famiglia di origine in quanto più spesso celibi/nubili.

I bisogni più urgenti sono quelli di casa e lavoro, risposte che i servizi non riescono a garantire o garantiscono a fatica; le persone che frequentano i servizi per la salute mentale non sono molto critici nei loro confronti, anche se evidenziano le seguenti difficoltà: tempi di attesa lunghi, appuntamenti diradati e relazioni ridotte con gli operatori, problemi organizzativi e di accoglienza.

Reti di cura e disagio psichico è la prima ricerca dedicata ai servizi di salute mentale presenti nel contesto metropolitano di Roma e per la prima volta vengono interpellati e viene valorizzato anche il punto di vista  delle associazioni di familiari ed utenti, che si occupano della tematica della salute mentale e che svolgono una importante azione di supporto ed advocacy.

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Renato Frisanco (a cura)
Reti di cura e disagio psichico
Palombi editori 2017

 

 

 

 

 

 

 

RETI DI CURA E DISAGIO PSICHICO: UNA RICERCA SU ROMA

RETI DI CURA E DISAGIO PSICHICO: UNA RICERCA SU ROMA