RICICLARE I CELLULARI, PER SALVARE L’AMBIENTE, I BAMBINI, LA PACE
Ai Castelli romani un punto di raccolta: vengono estratti i minerali, per i quali in Congo si distrugge l'ambiente e si sfruttano lavoratori e bambini
25 Gennaio 2022
Marino (Roma). Riciclare i cellulari per combattere lo sfruttamento ambientale e lavorativo in Congo. Questa l’ambizioso obiettivo dell’associazione Jane Goodall Italia, che per riuscirci ha messo in piedi un piano attraverso il quale estrarre i preziosi minerali contenuti negli smartphone da affidare, in cambio di una donazione, all’impresa internazionale Corporate mobile recycling. I soldi verranno inviati all’orfanotrofio di Sanganigwa in Tanzania e aiuteranno i volontari ad accogliere bambine e bambini dai tre anni in su, nonché a supportare tutte quelle iniziative volte all’autosostentamento energetico, agricolo e professionale.
Istruzioni per l’uso
Una volta accumulati almeno dieci chilogrammi di apparecchiature i responsabili del punto di raccolta contattano la onlus, che a sua volta organizzerà il ritiro con l’azienda partner. Nel caso si possegga un modello Apple, prima di lasciarlo occorre rimuovere tutte le informazioni personali uscendo dai servizi iCloud, iTunes Store e App Store. Operazione che è possibile bypassare in tutti gli altri casi. La ditta destinataria comunque garantisce la cancellazione di tutti i dati prima di intraprendere qualsiasi altra azione.
Insieme per l’Africa
Fondata nel 1998 da Daniela De Donno, la sezione italiana dell’istituto, che prende il nome dall’antropologa Jane Goodall, ha contribuito a portare all’attenzione dell’opinione pubblica nostrana quanto accade nelle cave oltreconfine. «Un fenomeno che porta con sé molteplici effetti negativi – spiega la presidente De Donno –. I minatori vengono pagati infinitamente poco rispetto al valore di un singolo ricevitore. Senza contare che da quelle parti le contese per la proprietà dei giacimenti si traducono quasi sempre in deforestazione, conflitti militari e uno sviluppo tutt’altro che sostenibile. Se si riciclassero i materiali, la domanda di nuove estrazioni diminuirebbe e diventerebbe sempre meno appetibile per i gruppi armati rivendicarne la gestione».
La solidarietà
L’intero importo della donazione della multinazionale Corporate mobile recycling andrà a finanziare l’orfanotrofio di Sanganigwa, il primo progetto intrapreso da Jane Goodall Italia.
Qui trovano riparo e un’istruzione i minori dai tre anni in su rimasti senza genitori e abbandonati nelle strade. Spesso vengono segnalati dalle municipalità locali, l’assessorato alle politiche sociali, la chiesa o le forze dell’ordine, a seconda del contesto in cui vengono scoperti.
La speranza dell’associazione è accompagnare la comunità verso la soddisfazione autonoma dei propri bisogni. A tale fine sono in via di realizzazione un orto biologico, cisterne per l’acqua piovana, un impianto fotovoltaico e un negozio per commercializzare i prodotti agricoli coltivati. Orgoglio del team è l’iscrizione all’università di tre ragazze accolte da piccole e cresciute nelle case famiglia.
Problemi di comunicazione
Il cinquantesimo punto di raccolta per riciclare cellulari esausti nel Lazio è stato aperto a Marino. Presso l’Emporio solidale della Caritas locale, sito in via Fratelli Rosselli 6, è possibile lasciare i propri dispositivi. «Siamo felici di fare la nostra parte, sebbene l’iniziativa sia partita un po’ in sordina», ammette il direttore Sandro Caracci. «Abbiamo informato i fedeli della Basilica di San Barnaba attraverso un articolo sul giornalino parrocchiale e la voce un po’ si è sparsa. È difficile arrivare a una platea più vasta perché il nostro centro è frequentato soprattutto da persone indigenti che, qualora avessero un telefonino, lo utilizzerebbero per le loro esigenze. Confidiamo tuttavia nell’aiuto dei mezzi di comunicazione regionali e locali sensibili alle problematiche sociali».
Una rete solidale
A coordinare le varie adesioni nell’area dei Castelli romani è la Comunità Laudato sì dei Castelli Romani, sempre attenta alle problematiche legate all’ecologia integrale promosse da papa Francesco nell’omonima enciclica. «Molti dei metalli e dei minerali utilizzati per la produzione degli smartphone vengono estratti dal bacino del fiume Congo, habitat forestale unico nel suo genere e sede di molte specie minacciate di estinzione», ricorda la referente Marcella Costagliola. «Oltre alla drammatica deforestazione, il controllo di questi giacimenti, dove lo sfruttamento lavorativo e del lavoro minorile sono purtroppo all’ordine del giorno, ha portato nel corso degli anni a molti conflitti tra gli esseri umani, conflitti che ad oggi hanno causato la morte di oltre 5 milioni di persone».
Per informazioni su come riciclare i cellulari o per diventare punto di raccolta è possibile contattare il numero 3665459158.
Leggi anche: CASTELLI ROMANI. UN PARCO DIFFUSO PER GLI EROI DELLA TERRA (retisolidali.it)
Una risposta a “RICICLARE I CELLULARI, PER SALVARE L’AMBIENTE, I BAMBINI, LA PACE”
Segnalo che un altro punto di raccolta di cellulari e tablet non più utilizzabili, si trova a Grottaferrata, scuola Isidoro Croce, piazza Marconi 7. Grazie