ROCCA DI PAPA. ARRIVATI AL “MONDO MIGLIORE” CENTO MIGRANTI DELLA DICIOTTI
Ad attenderli la cooperativa Auxilium, tra reazioni contrastanti. Poi saranno ospitati nelle tante diocesi che hanno dato la disponibilità
29 Agosto 2018
Hanno salutato sorridenti e con la mano alzata i cento migranti arrivati ieri sera al Centro Mondo migliore. Quasi non curanti di quanto stava accadendo da una parte e dall’altra del pullman. Le forze dell’ordine hanno impedito per tutta la nottata il contatto tra il comitato di accoglienza e i gruppi di protesta. Il dissenso si era già fatto sentire sui social network nei giorni precedenti. «Altri 100 parassiti, che schifo!» ha scritto M.Q. .
«Avete rotto ammazzateli tutti» ha intimato C.R. . «Sembra che il comune abbia preso 200 mila euro per prenderseli» ha deciso F.D. . E A.B. la butta sui vaccini: «La cosa che mi fa molto stupore è che i bambini per frequentare le scuole devono obbligatoriamente essere vaccinati, mentre gli extracomunitari con riscontrate affezioni come scabbia e TBC possono tranquillamente essere inclusi!!! Scusate ma come funzionano queste due diverse visioni? E poi i migranti verranno tenuti segregati a Mondo Migliori o potranno uscire e “trovarsi” in territorio italiano?».
Sbarchi, emergenze in mare, chiusura dei porti sono temi che continuano a dividere l’opinione pubblica, in un clima dai toni forti che richiederebbe ben più ragionevolezza.
L’ANNUNCIO. A scatenare l’ira tra gli utenti di Facebook sono state le parole di papa Francesco, che sul volo di ritorno da Dublino ha annunciato che una parte dei migranti della nave Diciotti verranno accolti dalla Conferenza episcopale italiana, mentre gli altri sono diretti in Albania e in Irlanda. La location individuata è appunto quella di «Mondo Migliore, a Rocca di Papa. Saranno accolti lì, cominceranno a imparare la lingua e a essere migranti integrati». A nulla è valsa la precisazione di don Ivan Maffeis, sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali, al Servizio informazione religiosa. Il sacerdote ha precisato come i migranti verranno smistati nelle diocesi di Torino, Brescia, Bologna, Agrigento, Cassano allo Jonio, Rossano Calabro, «per citare solo quelle di cui sono a conoscenza». Si è poi detto consapevole che «questa è una risposta di supplenza. Non è “la risposta”. La risposta di un Paese democratico matura attraverso ben altri processi. Ma anche risposte di solidarietà e di umanità come questa possono aiutare a sviluppare una cultura dell’accoglienza».
IL CENTRO. Mondo migliore è un centro di accoglienza straordinaria dei Castelli Romani, sito sulla via dei Laghi a sud di Roma. Inaugurato nel 1956 da papa Pio XII, la struttura venne utilizzata dai gesuiti del Movimento per un mondo migliore, fondato da padre Riccardo Lombardi e dal confratello Virginio Rotondi. Negli anni Ottanta divenne un centro congressi gestito dai Padri Oblati di Maria Vergine. Chiuse per un breve periodo nel 2011, ma venne riaperto l’anno dopo. Dal 2016 figura come Hub, un grande centro di prima accoglienza in cui i migranti vengono sottoposti a un primo screening. In teoria gli ospiti dovrebbero restare giusto il tempo per essere identificati e formalizzare la richiesta di asilo, per poi raggiungere un centro Sprar. In pratica un termine massimo di permanenza non è previsto. La struttura finanziata dalla Cei è abbastanza isolata ed è possibile raggiungere gli altri comuni castellani solo attraverso rare corse di vetture Cotral dirette a Marino o a Roma-Anagnina. Per altri spostamenti è necessario un veicolo privato. Il direttore è il dottor Domenico Alagia e attualmente può ospitare fino a 600 persone. Finora i posti occupati erano 300 e con gli arrivi di ieri salgono a 400.
LA COOPERATIVA. La gestione del centro Mondo migliore è affidata alla cooperativa sociale Auxilium. Attiva dal 1999, l’organizzazione fornisce servizi assistenziali volti al contrasto di disagi fisici, psichici e sociali. La cooperativa collabora con enti pubblici e soggetti privati attraverso la stipula di convenzioni e contratti e dal 2007 gestisce centri di prima e seconda accoglienza a livello nazionale. Dal loro sito web emerge che dal 2013 hanno come modello proprio il pontefice: «l’insegnamento e l’esempio di Papa Francesco sui migranti, sulla pace e la fratellanza dei popoli è per noi un faro che illumina il nostro lavoro quotidiano». Auxilium fornisce assistenza medica e psicologica, mediazione culturale e legale, pasti, pulizie e corsi per l’apprendimento della lingua italiana. Parallelamente vengono offerti laboratori, progetti, iniziative sportive ed eventi pubblici, organizzati in collaborazione con associazioni, scuole, istituzioni pubbliche e private, mass media, personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, ambasciatori e ministri stranieri.