ROMA. L’AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Certificazione di genere e targhette 1522 tra le misure annunciate in un incontro pubblico sulla violenza di genere promosso dall’Amministrazione Capitolina. Gualtieri: «Nessuno dei problemi della città viene risolto se non risolviamo il problema della parità»
06 Febbraio 2023
Nella Sala della Protomoteca in Campidoglio si è svolto, venerdì 3 febbraio, l’incontro pubblico Insieme contro la violenza, promosso dall’Amministrazione Capitolina: un dialogo per affrontare il tema delle discriminazioni di genere e presentare azioni di contrasto della violenza sulle donne, che verranno portate avanti da diversi Dipartimenti di Roma Capitale.
L’importanza di fare rete con azioni concrete
L’incontro ha fatto emergere l’importanza di fare rete tra Municipi, Campidoglio, Procura e Tribunale di Roma, presidi sanitari e Asl per finalizzare azioni di contrasto che siano realmente efficaci per arginare il fenomeno della violenza di genere.
«Abbiamo voluto, insieme a tutte le Assessore di Roma Capitale, prendere un impegno concreto a favore delle donne vittime di violenza e, soprattutto, per quanto riguarda la prevenzione», ha affermato Monica Lucarelli, Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità e moderatrice dell’incontro. «Agire dopo che i fatti avvengono è importante, ma noi vogliamo lavorare sulla prevenzione di un fenomeno che è sempre più grave. Se è vero, da una parte, che nel 2022 il numero dei femminicidi è leggermente diminuito rispetto al 2021, come evidenziano i dati della Polizia criminale, dall’altra sono in aumento tutti gli atti di violenza che non sfociano in femminicidi e che avvengono in ambito familiare». Secondo i dati del Viminale, tra il primo gennaio e il 22 dicembre dello scorso anno si sono registrati 300 omicidi in Italia, più di un terzo (120) sono femminicidi: tra questi, 97 si sono consumati in un contesto familiare, in particolare 57 donne sono state uccise da un partner o ex.
«Sulla spinta degli ultimi fatti accaduti a Roma (l’uccisione della giovane donna uccisa fuori al ristorante dal suo ex partner) e in Italia (soltanto nel mese di gennaio sono accaduti 3 femminicidi), abbiamo deciso che bisogna travalicare i confini di un Assessorato o di un Dipartimento: ognuno si prende una parte di impegno nella lotta alla violenza di genere», ha spiegato l’Assessora Lucarelli. «Come donne volevamo fare un’azione congiunta, poi coinvolgeremo anche gli Assessori uomini. Io sono capofila di quest’iniziativa, avendo anche la Delega alla Sicurezza. Il coinvolgimento riguarda tutte le donne della Giunta, con una bella risposta da parte dell’Assemblea Capitolina, che ha totalmente aderito. Attueremo una rete importante insieme alla Questura, alla Prefettura, alle Forze dell’ordine, alle Procure, al Tribunale e ai luoghi della sanità: ospedali, ASL, medici di medicina generale. È importante che tutti insieme mettiamo a frutto e a segno le azioni concrete».
Certificazione e bilancio di genere, targhette con 1522
«Nessuno dei problemi della città viene risolto se non risolviamo il problema della parità di genere», ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervenuto al convegno. A Roma si partirà con la Certificazione di genere: è la prima amministrazione in Italia ad intraprendere questo percorso. «Siamo capitale d’Italia e abbiamo una responsabilità in più, vogliamo diventare un modello da seguire», ha affermato l’Assessora Lucarelli.
Ottocentomila euro, il tre per cento delle entrate comunali determinate dalle sanzioni, nel bilancio del Campidoglio, andranno a coprire attività a contrasto della violenza di genere. «Roma investe sul bilancio di genere. Per essere una città sicura bisogna fare in modo che la città si curi. Come Assessorato all’Ambiente, la prima azione riguarderà la diffusione di ottomila targhette, su altrettante panchine della città, che riportano il numero 1522 per le donne vittime di violenza o stalking», ha annunciato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti. «Se le ottomila targhette diventano ottomila azioni, da parte di comitati di quartiere e di associazioni che creano attenzione intorno a quest’iniziativa, raggiungiamo anche chi non è consapevole. È la risposta a chi non sa come e dove chiedere aiuto. Da sole non si va da nessuna parte, spesso le donne non sanno che esistono luoghi preposti per loro. Bisogna accendere l’attenzione sulle donne, che troppo spesso non si vedono: dobbiamo farle vedere».
Nuovi Centri Antiviolenza e più illuminazione
I fondi sono sempre troppo scarsi rispetto all’enormità del lavoro che bisogna fare, per questo Silvia Scozzese, Assessora al Bilancio, si è presa carico di investire in nuove aperture di luoghi per le donne, in nuovi Centri Anti Violenza e altri posti letto nelle case rifugio. Durante l’incontro è stato affrontato anche il tema dell’illuminazione, molto importante di notte e, d’inverno, anche di pomeriggio: la sensazione di insicurezza è un freno alla parità di genere. L’Assessora ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture Ornella Segnalini si è impegnata ad attuare misure di intervento negli spazi pubblici, con il potenziamento e l’incremento delle luci nelle aree più a rischio, quali le fermate degli autobus e i parchi, e la tempestiva sostituzione delle lampade rotte.
Attenzione alla violenza sulle donne anziane e educazione al rispetto nelle scuole
«Bisogna comprendere il fenomeno sommerso della violenza alle persone anziane, con dipendenza (economica o per motivi di salute) e non esistono protocolli specifici», ha spiegato Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute. «Sono necessarie azioni che portano ad intercettare queste violenze, dobbiamo mettere in rete il mondo associativo legato alla violenza di genere e il mondo degli anziani».
«La cultura patriarcale è ancora profondamente radicata, basata sugli stereotipi di genere. Se vogliamo donne libere e uomini liberi dobbiamo portare nelle scuole il tema dell’educazione al rispetto. Sul terreno dell’educazione e del lavoro, ci prendiamo degli impegni», ha dichiarato Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro.
«Mi fa molto piacere che siamo uscite da una ritualità da calendario, oggi siamo lontane dal 25 novembre e dall’8 marzo, giornate in cui, di solito, si parla di violenza sulle donne. Mi auguro che questo incontro sia l’inizio di una più forte collaborazione tra gli Assessorati e le Commissioni», è l’augurio conclusivo di Michela Cicculli, presidente della Commissione Pari Opportunità di Roma Capitale.