ROMA. RINASCE IL PARCO TEVERE DELLA MAGLIANA
Dopo anni di abbandono, ritornerà ai cittadini grazie anche al contributo delle associazioni del territorio
15 Gennaio 2021
Correva l’anno 2014, quando l’allora sindaco Marino tagliò il nastro che inaugurava il Parco Tevere della Magliana, la prima area verde messa a disposizione dei cittadini della zona. Il progetto del Parco era nato nel 2008, con lo scopo di mettere in sicurezza l’area golenale da un lato, e di fornire a quel quadrante di città il suo primo vero polmone verde dall’altro. Vennero sistemati ciclopista e ippovia, vennero costruiti percorsi attrezzati dedicati allo sport, un’area cani e una giochi.
Un buon inizio per i 9,5 ettari di parco affacciati sul Tevere; attraverso questa operazione si bonificava un’area fortemente inquinata nonché soggetta a numerosi accampamenti di fortuna, così come avviene lungo numerosi margini del Tevere.
Non passa però molto tempo, che lo stallo tra Municipio e Regione, su chi e dove dovesse intervenire su quell’area, fa ricadere il Parco nell’abbandono. E a poco sono servite le opere donate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti, nel 2016, per rendere il Parco un “Museo a cielo aperto”. Tali opere, neppure un anno dopo, giacevano scomposte sulle sponde del fiume.
Così l’immondizia è tornata ad accumularsi, le erbacce hanno ricominciato a crescere indisturbate, l’area giochi e il percorso attrezzato sono stati divelti.
I progetti per il recupero
Solo nel 2020 il Parco Tevere della Magliana ha ricevuto nuovi finanziamenti dalla Regione Lazio per futuri interventi. Tra questi, l’associazione Una Finestra Laica sul Territorio ha firmato un patto di collaborazione con la Regione Lazio per interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni. Dall’associazione fanno sapere che saranno messe in atto, in primis, azioni volte alla manutenzione e al rinnovamento del verde attraverso sfalcio e piantumazione di nuovi alberi. Subito dopo verrà attivato un servizio di vigilanza, attraverso l’ausilio di droni, per monitorare lo stato generale delle alberature e delle infrastrutture.
Enrico Olivieri, presidente di Una Finestra Laica sul Territorio, ha precisato che «dal 7 gennaio sono iniziati i lavori di sfalcio e cura del verde; i lavori, che termineranno nel giro di poche settimane, sono portati avanti dai nostri 29 volontari. Di questi, 15 fanno parte del protocollo d’intesa Map, Messa alla prova dell’Uepe, Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna e loro». Dopo questa prima fase sarà creato un Centro Culturale Sociale, che coinvolgerà tutte le associazioni del territorio con lo scopo di stilare una programmazione semestrale per le attività destinate ai cittadini. «Tra le proposte che abbiamo sottoscritto con la Regione», spiega Olivieri, «sono previste attività di pet-terapy, azioni volte alla promozione dell’artigianato locale, la realizzazione di manifestazioni teatrali e culturali.»
L’associazione
L’associazione Una Finestra Laica sul Territorio nasce come movimento nel 2013 e diventa associazione a vocazione ambientale nel 2014. Tra i suoi obiettivi vi è quello di favorire l’”inclusione sociale” attraverso la realizzazione di progetti rivolti principalmente a fasce di popolazione che vivono condizioni di emarginazione o di disagio sociale.
Tra i progetti portati avanti dall’associazione, una menzione speciale va a “Io curo l’orto per te”, destinato alle persone in giustizia ripartiva. Il raccolto dell’orto viene consegnato gratuitamente agli enti e alle associazioni di volontariato che si occupano della distribuzione gratuita dei pasti.
Se avete correzioni o suggerimenti da proporci, scrivete a comunicazionecsv@csvlazio.org
4 risposte a “ROMA. RINASCE IL PARCO TEVERE DELLA MAGLIANA”
Vorrei aggiungere anche” organizzazione sagre e feste campestri”
Bisogna unirci tutti perché è uno spazio del quartiere
Grazie a voi e spero che ci coinvogliate
Mi sembra che siete poco informati. Lo stato di degrado è stato interrotto ben prima del 2020 e a partire dall’estate 2016 un quanto il Municipio XI pur non essendo competente ha provveduto alla pulizia al posto della Regione. Luca Lauro ex consigliere e residente di fronte al Parco Tevere
Gentile Luca Lauro,
l’articolo verte sul patto di collaborazione tra l’associazione “Una Finestra Laica sul Territorio” e la Regione Lazio, un patto frutto del lavoro di confronto e dialogo tra istituzioni e cittadinanza attiva, perché da tempo i cittadini chiedevano interventi seri e programmati su quell’area.
Sebbene risultino interventi estemporanei nel corso degli anni su alcune aree del parco, da parte del Municipio, tali interventi non sono stati sufficienti.
Nell’articolo non si parla dell’ incompetenza del Comune di Roma o del Municipio, ma delle difficoltà di presa in carico da parte delle amministrazioni che agiscono sull’area e che hanno portato ad una situazione di stallo. Situazione che, ad oggi, vede un cambio di rotta grazie anche all’attività della società civile.
Di seguito troverà alcuni stralci di articoli datati 2018, che probabilmente lei conoscerà bene essendo un ex Consigliere, i quali attestano che lo stato di degrado non era stato affatto interrotto a partire dal 2016.
Cordialmente
Corriere della Sera 12/08/2018
Oggi accedendo al Parco del Tevere dalla Magliana solo il panorama ripaga della salita horror della scala, sommersa da rifiuti e rovi che graffiano le gambe. In cima, davanti alla ciclabile, gli occhi possono ammirare lo skyline da un lato del «Colosseo quadrato», dall’altro quello del cupolone di San Paolo. Poi però, scendendo sull’argine, le immagini di degrado in cui versa il parco fanno scomparire le bellezze del fiume.
rivista Urlo n.156 aprile 2018
Maurizio Veloccia, Consigliere Pd ed ex Presidente del Municipio proprio all’epoca in cui il Parco del Tevere venne inaugurato, ha rimarcato come la situazione stia degenerando: Lo sviluppo dell’area, con l’arrivo della nuova giunta, ha subito una battuta d’arresto perché lasciata all’abbandono e al degrado. Non c’è cura, la vegetazione sta mangiando tutte le parti che nel tempo erano state bonificate. I giochi sono stati distrutti e dopo un anno e mezzo, solo in seguito alle numerose azioni fatte in Municipio dalle opposizioni, finalmente qualcosa è stato ripristinato”
rivista Urlo n.156 aprile 2018
Il Municipio provvede, di tanto in tanto, allo sfalcio dell’erba e alla risistemazione delle attrezzature, ma questa parte di parco, la stessa inaugurata tre anni fa, è circondata da cumuli di rifiuti di ogni tipo, vista anche la vicinanza con lo storico accampamento abusivo sotto il viadotto.