A ROMA LA RUN FOR AUTISM 2023. UNA GIORNATA DI SPORT, UNA FESTA PER TUTTI
Torna domenica 2 aprile la Run for Autism, ideata da Progetto Filippide. La presentazione sabato 1 all’Auditorium Parco della Musica
29 Marzo 2023
La Run for Autism «è una gara inclusiva di persone con autismo e normotipiche. È un’occasione per i nostri ragazzi autistici di correre e vivere una giornata di sport insieme a tutte le altre persone che vorranno correre e confrontarsi con loro». A parlare è Luca Biasillo, direttore generale dell’associazione Progetto Filippide. L’evento, giunto alla sua undicesima edizione, si svolgerà domenica 2 aprile con partenza alle ore 9,30 da piazza Bocca della Verità. È prevista sia una gara competitiva di 10 chilometri, sia una passeggiata (o corsa) non competitiva di 5 chilometri. Sabato 1 aprile, alle ore 17, presso l’Auditorium Parco della Musica avverrà la presentazione dell’evento del Progetto Filippide.
Una corsa per tutti
«Domenica ci aspettiamo una grande adesione. Molti dei nostri ragazzi correranno nella competitiva. Ognuno di loro svolge attività di allenamento quotidianamente. La Run for Autism è una manifestazione sportiva e anche un modo di stare vicino a queste persone che stanno lavorando per diventare atleti», spiega Biasillo. «Uno degli obiettivi della gara è quello di dimostrare al mondo che le persone autistiche che a volte, erroneamente, vengono definite come isolate e non amanti del contatto, hanno invece la possibilità, se ben allenate e preparate, di stare in mezzo alla gente in modo piacevole. È una gara ma anche un’occasione di festa, di testimonianza e di vicinanza».
Da tre anni la manifestazione si svolge nel centro di Roma, prima aveva luogo intorno al Villaggio Olimpico. «Da quando il Comune di Roma ha riconosciuto l’interesse pubblico della manifestazione e ci ha dato la possibilità di poterla svolgere nel centro della città, siamo passati da circa 400 dei primi anni a 2500 iscritti dello scorso anno. Quest’anno ne aspettiamo anche di più».
Il Progetto Filippide all’Auditorium
La cerimonia di inaugurazione della Run for Autism si svolgerà sabato 1 aprile, alle ore 17, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. «Quest’anno l’appuntamento è internazionale. Abbiamo invitato dei gruppi di persone con autismo del Progetto Filippide che provengono dall’Albania, dalla Repubblica Domenicana e dal Libano. È un’iniziativa che ci rende molto orgogliosi, crediamo che l’autismo sia uguale dappertutto e che un Progetto come il nostro sia utile in tutto il mondo. Stiamo cercando di espandere il nostro modo di lavorare anche all’estero. Le persone con autismo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, vengono tenute nascoste, i genitori non le portano in giro perché si vergognano e hanno paura. Noi lavoriamo per fare in modo che le persone con autismo, ribadisco, se ben allenate, preparate e seguite, possono dimostrare di essere atleti a volte anche più forte degli altri», prosegue Biasillo.
«La cerimonia è un momento istituzionale, sono state invitate le massime autorità dello Stato, ma è anche e soprattutto un momento di gioia. È uno spettacolo, con cantanti e ballerini che con generosità partecipano all’evento, che offriamo gratuitamente a tutti i partecipanti, bisogna prenotarsi mandando una mail all’indirizzo auditoriumfilippide@gmail.com. Abbiamo ricevuto tantissime richieste. È un modo per far sentire i ragazzi al centro nella loro giornata: i posti migliori, le prime file, sono riservati agli atleti e agli accompagnatori».
Non campioni ma atleti
La mission dell’associazione Progetto Filippide è avviare alla pratica sportiva persone con disabilità, in particolare persone con autismo e/o con malattie rare collegate all’autismo.
«Il Progetto Filippide è un programma di allenamento che dura tutto l’anno, con attività completamente gratuite per gli atleti, l’associazione agisce nell’ambito della Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità che, all’articolo 30, recita che tutte le persone con disabilità intellettive hanno il diritto di praticare sport. Prevede allenamenti continui, obiettivi da raggiungere. Ogni operatore ha dei compiti da portare avanti, sportivi e anche relazionali e sociali. Il nostro scopo è utilizzare lo sport come mezzo di inclusione, non vogliamo creare dei campioni ma degli atleti, con tutto ciò che questo comporta: il rispetto dei tempi, dell’avversario, del compagno, la disciplina, le regole. Quello che per i normotipici è scontato, i nostri ragazzi riescono a raggiungerlo con allenamenti costanti e continui», continua Biasillo. Proprio per questo, tre anni fa, la pandemia ha fermato solo per pochi mesi gli allenamenti dei ragazzi. «A luglio 2020 abbiamo ripreso le nostre attività, per dare sollievo sia a loro sia alle loro famiglie, dopo 4 mesi di stop. Tra tutte le persone che hanno sofferto il lockdown forse questi ragazzi sono quelli che hanno patito di più, hanno passato un periodo veramente molto complicato chiusi in casa», commenta il direttore del Progetto.
Un atleta autistico, Gianluca Mogliani, del Progetto Filippide, ha partecipato alla mezza maratona Roma Ostia, completandola in un’ora e 45 minuti. «Un tempo ragguardevole anche per le persone normotipiche. Gianluca è una persona che non è mai riuscita a stare in classe e ha sempre avuto grosse difficoltà. Ovviamente, dopo anni di allenamento e un’ottima preparazione riesce a raggiungere questi risultati. Tutti i nostri ragazzi sono seguiti individualmente dai nostri operatori, in tutto ciò che fanno».