SALUTE MENTALE, UNASAM: È TEMPO DI CORAGGIO E RESPONSABILITÀ

In una lettera appello Gisella Trincas, presidente Unasam, si rivolge agli operatori dei servizi di salute mentale. «È tempo che abbiate il coraggio di rivendicare per le persone che siete chiamati a “curare" le risorse per offrire percorsi reali di ripresa, di restituzione di diritti»

di Redazione

«È tempo che tutte e tutti prendiate posizione nel rispetto dei valori e dei principi della Legge 180, come una parte delle vostre colleghe e colleghi fanno da tempo». Così Gisella Trincas, presidente Unasam, Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale, in una lettera appello con la quale si rivolge agli operatori e alle operatrici dei servizi della salute mentale.
Unasam è tra i promotori de La Via Maestra. Insieme per la Costituzione: in occasione della manifestazione a Roma, Gisella Trincas aveva sottolineato la necessità di garantire prevenzione, cura e riabilitazione anche a persone affette da un disturbo psichico, richiamando lo stato di criticità in cui versano i servizi e il dovere dello Stato, attraverso il Sistema Sanitario Nazionale, di garantire la tutela della salute dei cittadini, senza discriminazioni e disuguaglianze territoriali. «Gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione riguardano anche la salute mentale che rappresenta, nel nostro Paese, la cenerentola del sistema sanitario», ha evidenziato. «Riteniamo che non sia più ulteriormente tollerabile lo stato di abbandono in cui versano la gran parte dei servizi territoriali di salute mentale, così come non è ulteriormente tollerabile che nella maggior parte dei servizi psichiatrici di diagnosi e cura si pratichino la contenzione fisica e farmacologica e si tengano le porte chiuse». In occasione della Giornata mondiale della salute mentale 2023, che ricorre oggi, 10 ottobre, Gisella Trincas si rivolge così a operatori e operatrici dei servizi, invitandoli a prendere posizione per la salute mentale quale diritto universale.

Unasam: è tempo di creare alleanze

Unasam
«Gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione riguardano anche la salute mentale che rappresenta, nel nostro Paese, la cenerentola del sistema sanitario»

Così la Presidente Unasam nella lettera appello:
«È tempo che tutte e tutti prendiate posizione nel rispetto dei valori e dei principi della Legge 180, come una parte delle vostre colleghe e colleghi fanno da tempo. È tempo che diciate basta all’impoverimento dei servizi in cui lavorate. Impoverimento anche culturale che produce cronicizzazione e abbandono. È tempo che smettiate di legare le persone a letto, di tenere le porte chiuse, di imbottirle di farmaci, di sequestrare i cellulari, di trattare le persone come se fossero in regime di privazione della libertà personale. Il vostro è un servizio sanitario non un luogo detentivo. È tempo di dire NO. È tempo che abbiate il coraggio di rivendicare per le persone che siete chiamati a “curare” tutte le risorse necessarie per offrire loro percorsi reali di ripresa, percorsi di guarigione possibile. Di restituzione di diritti e possibilità nel rispetto della dignità umana. È tempo di riaprire tutti i CSM che sono stati chiusi, di tenerli aperti 24 ore tutti i giorni. Di renderli belli, accoglienti e attraversabili. È tempo di abbattere tutti gli ostacoli. È tempo della alleanza piena con le famiglie e le persone che vivono una condizione di difficoltà, di sofferenza. Anche se a qualcuno dei vostri capi non piace. È tempo del coraggio e della responsabilità, insieme a noi».

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