SANT’EGIDIO: LA SOLITUDINE ACCRESCE LA POVERTÀ. MAI COSÌ NEGLI ULTIMI 10 ANNI
A Roma il 45,2% delle famiglie ha un solo componente: «Un’Italia con più vecchi, con più poveri, ma anche con più soli». Così il presidente della Comunità di Sant’Egidio Impagliazzo alla presentazione della guida 2025 “Dove mangiare, dormire, lavarsi”. Fino al 29 dicembre attiva la campagna “A Natale aggiungi un posto a tavola”
20 Dicembre 2024
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«Una società con più poveri, ma anche con più persone che vivono da sole e, per questo, fanno più fatica ad andare avanti». È la descrizione della popolazione che ha bisogno, raccontata dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2025 della guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi”, un punto di riferimento per chi vive situazioni di disagio che raccoglie informazioni utili su mense, dormitori, centri di ascolto e bagni pubblici, offrendo orientamento a chi ne ha più bisogno.
2 milioni e 200mila famiglie italiane in povertà assoluta
Il numero di persone in difficoltà economica ha raggiunto livelli mai registrati negli ultimi dieci anni. Oggi, circa 5.7 milioni di persone, pari al 9.7% della popolazione italiana, vivono in povertà assoluta, 16 anni fa erano il 3,6%. Una condizione che interessa oltre 2 milioni e 200mila famiglie italiane. «Anche un altro dato è significativo», ha sottolineato Impagliazzo, «in molte grandi città quasi la metà delle persone vive da sola e non si tratta soltanto di persone anziane, che più facilmente sperimentano la riduzione delle reti sociali. A Roma il 45,2% delle famiglie ha un solo componente: un’Italia con più vecchi, con più poveri, ma anche con più “soli”».
Proposte per eliminare gli ostacoli e contrastare la precarietà abitativa
Durante la conferenza sono state presentate anche alcune proposte per eliminare gli ostacoli economici e burocratici, che rendono più difficile la vita alle persone fragili. Prima di tutto, creare nuovi “centri di prossimità” che offrano orientamento ai cittadini e garantiscano un aiuto immediato e personalizzato a chi ne ha bisogno, contribuendo a colmare le lacune del sistema attuale. «Questi spazi, sul modello delle Case dell’Amicizia di Sant’Egidio», ha detto Impagliazzo, «sono essenziali per fornire assistenza concreta alle persone in difficoltà, ma sono spesso insufficienti o inesistenti. Durante la pandemia abbiamo cominciato con la distribuzione di pacchi alimentari e di vestiti ma poi ci siamo fatti carico anche degli altri bisogni delle persone che si rivolgevano a noi: orientamento al lavoro, consulenza legale, l’assistenza sociale e previdenziale, orientamento sanitario, ricerca abitativa». L’incontro è stato anche l’occasione per invitare il Ministero della Salute ad «implementare la legge 33 per l’assistenza sociosanitaria degli anziani con i decreti attuativi. È necessario rivedere l’assegno di inclusione per più fasce d’età», ha affermato il presidente della Comunità di Sant’Egidio. «Il Giubileo può essere un’occasione importante per contrastare la precarietà abitativa», ha proseguito Impagliazzo, rilanciando la proposta di una moratoria degli sfratti per l’Anno Santo, come pure l’appello di Papa Francesco ad “aprire le case della Chiesa” a chi ne ha bisogno. Impagliazzo ha anche auspicato una «crescente sinergia tra istituzioni e società civile» per incrementare l’accoglienza notturna dei senza fissa dimora durante i mesi freddi e ha invitato i cittadini ad «aderire alla raccolta di coperte e altri beni di prima necessità per aiutarli».
La guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi”
Nel volume di 280 pagine, distribuito in 8mila copie, tante informazioni preziose sui luoghi in cui mangiare, dormire e lavarsi a Roma e provincia. Il servizio per la strada è svolto da 43 associazioni, sono 34 le mense (30 totalmente gratuite). Ogni giorno si svolge almeno una distribuzione itinerante in 60 quartieri a Roma e in sette località vicino Roma: Anzio, Civitavecchia, S. Marinella, Fiumicino, Monterotondo, Guidonia, Tivoli con la mobilitazione di 52 associazioni. Sono 37 i dormitori operativi (34 totalmente gratuiti) e sei gli ostelli. Sono tre le case di accoglienza per malati e familiari di persone ricoverate, è previsto un contributo. In 27 luoghi è possibile lavarsi, sono 76 i centri di ascolto parrocchiale. È attivo un nuovo servizio certificati in edicola, nella guida è consultabile l’elenco delle edicole autorizzate.
A Natale aggiungi un posto a tavola
La Comunità di Sant’Egidio ha presentato la campagna “A Natale aggiungi un posto a tavola” con il numero solidale 45586. Fino al 29 dicembre, è possibile regalare alle persone più fragili un pranzo degno del 25 dicembre, con un pasto abbondante, un dono e il calore di una casa. Dal Natale 1982 quando, per la prima volta, alcuni poveri furono accolti nella basilica di Santa Maria in Trastevere, il banchetto si è allargato fino a coinvolgere 80mila persone in Italia e 250mila nel mondo.