AL FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA STORIE DI BAMBINI E RAGAZZI FUORI DAI MARGINI
In un lungometraggio per i dieci anni dei Punti luce Save the Children, le vite e il futuro di bambini e bambine, ragazzi e ragazze nelle periferie senza servizi, a rischio povertà educativa. È Fuori dai margini, in anteprima il 26 ottobre e in streaming dal 27
22 Ottobre 2024
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Fuori dai margini. Illuminare il futuro di bambine, bambini e adolescenti in Italia racconta le vite di minorenni nelle periferie prive di servizi, a rischio di povertà educativa e la loro voglia di costruirsi un futuro migliore. Realizzato in occasione dei 10 anni dall’avvio del programma Punti luce, 26 centri socio-educativi aperti in 15 regioni insieme a una rete di partner territoriali, il documentario di Save the Children sarà presentato in anteprima nazionale sabato 26 ottobre alle 17,30 alla Festa del Cinema di Roma all’Auditorium Parco della Musica. Ospite d’eccezione la cantante Elodie, ambasciatrice di Save the Children e madrina dell’iniziativa, sul red carpet con i giovani che hanno raccontato la loro esperienza nel documentario e il presidente Claudio Tesauro. Distribuito da Warner Bros Discovery, il lungometraggio è stato realizzato da Bloom Media House con la postproduzione di Velvet Cut; dal 27 ottobre sarà in streaming su Discovery+ e in onda su Nove a novembre.
Un manifesto in 6 punti per scongiurare la povertà educativa
«Qui non abbiamo molte opportunità: siamo isolati dal resto della città», racconta nel documentario Nicole, un’adolescente del quartiere romano Torre Maura, dove Save the Children è presente con uno dei suoi poli educativi. E aggiunge: «Il Punto luce mi ha aiutato a sognare in grande». Samuel, di Napoli, confida: «Io non mi trovavo bene con i miei compagni a scuola. Sono arrivato un giorno a pesare 110 chili». La narrazione si snoda attraverso le loro due storie e quelle di Natasha e Alim, che frequentano i Punti luce di Napoli e Torino. Sono loro – con le esperienze quotidiane vissute – i testimonial di 55mila bambini, bambine e adolescenti che Save the Children «ha accompagnato nella crescita, dando la possibilità di sperimentare esperienze didattiche grazie anche a più di 6.625 doti educative individuali: interventi di sostegno personalizzato rivolto a minori in difficoltà che si trovano in condizioni certificate di fragilità e vulnerabilità socioeconomica, spesso segnalati dai servizi sociali o dalla scuola». A partire dalla pandemia, si sono aggiunti «anche circa 2.661 sostegni materiali. Attraverso le attività e gli incontri offerti, si cercano di superare gli ostacoli sociali, delineando nuovi percorsi e destini, a partire dall’esplorazione delle proprie potenzialità e cogliendo opportunità educative e formative nuove». L’obiettivo? «Abbattere le barriere che li separavano dall’aspirazione a un futuro migliore: barriere fisiche, che dividono il centro dalla periferia, culturali, che ostacolano l’uguaglianza, e socio-economiche che spesso bloccano i sogni. I nostri spazi ad alta densità educativa sorgono in contesti svantaggiati, dove bambine, bambini e adolescenti possono trovare opportunità formative ed educative gratuite. Opportunità per apprendere, sperimentare e far fiorire liberamente capacità e talenti», sostengono le équipe multidisciplinari di Save the Children e dei loro partner. Un’esperienza alla base di Illuminiamo il Futuro – Indicazioni per il contrasto della povertà educativa. L’esperienza di 10 anni dei Punti Luce, manifesto in 6 punti sui principi cardine per il contrasto alla povertà educativa e alle diseguaglianze.
I Punti luce Save the Children a Roma e Ostia
Finora i Punti luce si trovano ad Ancona, Bari, Brindisi, Catania, Genova, L’Aquila, Milano (Giambellino, Quarto Oggiaro), Napoli (Barra, Chiaiano, Sanità), Casal di Principe (in una struttura pubblica confiscata alla criminalità organizzata, messa a disposizione dal Comune), Palermo (La Zisa, Zen2), Platì, Potenza, Prato, Roma (Ostia, Ponte di Nona, Torre Maura), San Luca, Sassari, Scalea, Torino, Udine, Marghera. E a breve aprirà un centro a Milano, nell’area del Gallaratese. Il Punto Luce è un centro ad alta densità educativa, aperto ai bambini agli adolescenti e ai loro genitori, coordinato da figure educative e animato da volontari. Il centro garantisce ai bambini e agli adolescenti spazi a loro misura dove trovare opportunità di crescita e di sviluppo.
A Ostia il Punto luce delle Arti sorge all’interno dei locali dell’ex Istituto Guttuso in Via Fasan 58, struttura di circa 1.200 mq aperta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 19. Vengono realizzate attività laboratoriali culturali e artistiche per gli adolescenti. Con la cooperativa Santi Pietro e Paolo si lavora «nell’ottica di un intervento integrato, che mira a rafforzare le capacità genitoriali degli adulti e a fornire ai minori un prezioso supporto già dai primi anni di vita», sintetizza la coordinatrice Sara Forlani. Info: puntoluceartiostia@gmail.com.
Invece il Punto luce nel quartiere romano Ponte di Nona – aperto in via Albert Schweitzer 28 da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19 e lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13 per il supporto alla genitorialità – «è una struttura in cui genitori e bambini possono rivolgersi a figure educative e animatori volontari», spiega la coordinatrice Rosaria Randazzo della cooperativa Santi Pietro e Paolo, partner del progetto. «Le attività si svolgono presso il Centro, garantendo ai bambini e agli adolescenti spazi a loro misura dove trovare opportunità di crescita e di sviluppo. L’educazione territoriale prevede attività nella sede operativa, incontri in collaborazione con le scuole e le istituzioni locali attraverso la progettazione partecipata e attività sul territorio. Info: r.randazzo@santipietroepaolo.it.
Infine nel quartiere romano di Torre Maura, in via Walter Tobagi 150, il Punto luce si snoda in due complessi e un ampio spazio esterno dove dal 2015 «i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze tra i 6 e i 16 anni possono svolgere molteplici attività gratuite: laboratori di teatro, musica, danza, attività sportive e ricreative, attività di supporto scolastico e di invito alla lettura, educazione all’uso consapevole di internet, corsi di lingue. Le attività sono svolte grazie al supporto della cooperativa sociale Antropos», spiega la coordinatrice Rita Maiolino. Inoltre «dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14 è attivo uno Spazio Mamme con momenti di supporto alla genitorialità e dimostrazioni per la preparazione di ricette; dalle 15:30 alle 19:30 si accende il Punto Luce con l’accoglienza e l’attività di accompagnamento allo studio prima di dare il via, a partire dalle 17, a numerose attività e laboratori». Nel 2023 i beneficiari sono stati 5.964. Info: r.maiolino@antroposonlus.org.
Immagine di copertina Francesca Sapio