SERVE UNA COSTITUZIONE DELLA TERRA, PER RIDARCI UN FUTURO
Ci sta lavorando Costituente Terra, che la presenterà sabato in un evento on line. Un progetto «perché la storia continui»
di Redazione
05 Maggio 2021
«L’inversione del corso delle cose è possibile. Essa ha un nome: Costituzione della Terra». È la frase che si legge nella home del sito costituenteterra.it, espressione di un progetto che punta ad elaborarne il testo e ad accompagnarne l’approvazione e che nel frattempo ha istituito una Scuola della Terra, chiamata appunto “Costituente terra”, che si propone come nuovo soggetto che elabori quel pensiero politico necessario a ispirare un’azione comune, «perché la storia continui».
La bozza del progetto della Costituzione verrà presentato durante l’assemblea on line di Costituente Terra, sabato 8 maggio, alle ore 11:00 (per partecipare basta collegarsi a questo link: https://zoom.us/j/96137880054?pwd=Z0tlcUhzSHM4cnV6d1NjS3BwY3N1QT09 ).
Che cosa è Costituente Terra
Costituente Terra è nata da una iniziativa di intellettuali e ricercatori laici e cattolici (Raniero La Valle, Luigi Ferrajoli, Valerio Onida, Adolfo Perez Esquivel, il vescovo Raffaele Nogaro, Riccardo Petrella, Francesco Carchedi, Francesca Landini, Domenico Gallo, Fiorella Coppola, Roberto Schiattarella), insieme ad altre 200 persone che condividevano un’analisi amara della condizione della terra, dal punto di vista ambientale, ma anche sociale e politico: tra emergenze climatiche, popoli in fuga, disuguaglianze crescenti, populismi che corrodono la democrazia, corsa agli armamenti… davvero è difficile intravvedere un domani. Neanche di fronte a una pandemia mondiale si è riusciti a trovare una soluzione comune per distribuire i vaccini anche nei Paesi in Via di Sviluppo, o forse bisognerebbe dire che non la si è voluta cercare.
Ma il gruppo dei 200, oltre all’analisi, condivideva anche la convinzione che ribaltare l’ordine mondiale esistente è non solo possibile, ma urgente e necessario.
La terra è una, gli uomini sono un unico popolo, il futuro è comune. Di qui l’idea di arrivare a stilare la Costituzione della Terra, sapendo che una costituzione «non è il governo del mondo, ma la regola d’ingaggio e la bussola di ogni governo per il buongoverno del mondo», si legge nell’atto istitutivo della Scuola della Terra. E che questa costituzione «Nasce dalla storia, ma deve essere prodotta dalla politica, ad opera di un soggetto politico che si faccia potere costituente. Il soggetto costituente di una Costituzione della Terra è il popolo della Terra, non un nuovo Leviatano, ma l’unità umana che giunga ad esistenza politica, stabilisca le forme e i limiti della sua sovranità e la eserciti ai fini di far continuare la storia e salvare la Terra».
A partire dalla Carta dell’Onu del 45, non sono mancate dichiarazioni, patti, Carte che promettevano pace e libertà. Ma poi non sono state dettate le norme di attuazione e i diritti proclamati sono rimasti sulla carta. In fondo, «Riprendere oggi il processo politico per una Costituzione della Terra vuol dire tornare a prendere sul serio il progetto costituzionale formulato settant’anni fa e i diritti in esso stabiliti».
La Costituzione della Terra
Ma un vero processo costituente, oggi, è reso difficile, se non impossibile, dalla mancanza di un pensiero politico comune, che permetta di condividere il percorso e i suoi obiettivi e contenuti. Sia l’internazionalismo che il multilateralismo sono ormai insufficienti: è il tempo di «transitare dalla soggettività dei popoli alla soggettività del popolo della Terra», come si legge nel sito.
Il che, come già detto, non significa perseguire il disegno di un governo mondiale, ma costruire un “costituzionalismo mondiale” che stabilisca «quello che i diversi poteri non possono fare (a cominciare dalla guerra e dalla volontà di dominio) e quello che non possono non fare (a cominciare dalla salvaguardia della natura e delle specie viventi e dall’assunzione del vincolo dell’eguaglianza e della pari dignità di tutti gli esseri umani)». E che inoltre «preveda istituzioni che lo attuino e garantiscano».
La Costituzione della Terra dovrà essere promulgata da una Assemblea costituente di governi e popoli, che si ponga in continuità con l’attuale assemblea delle Nazioni Unite.
La Scuola della Terra
Tutto questo può avvenire, a condizione che ci sia un pensiero politico adeguato, che lo ispiri.
Nasce da qui l’istituzione di una Scuola “dalla parte della Terra”: «una scuola diffusa, operante con diversi mezzi e in diversi luoghi, sia reali (fisici), che virtuali (telematici), che grado a grado, nei limiti e nella progressione delle forze disponibili, si possano mettere in campo».
La Scuola, che è nata poco prima della pandemia, nel febbraio 2020, si serve del sito labibliotecadialessandria.costituenteterra.it, destinato a raccogliere materiali, testi, documenti per sostenere questo percorso, e sta inoltre progettando una collana di testi con la Giappichelli Edizioni.
2 risposte a “SERVE UNA COSTITUZIONE DELLA TERRA, PER RIDARCI UN FUTURO”
docente e formatrice credo che la formazione per docenti e discenti per il prossimo anno dovrebbe cominciare da questo e l’occasione potrebbe essere l’educazione civica e l’obbligatorietà della formazione dei docenti
sono pienamente d’accordo che bisogna operare su una presa di coscienza, che susciti in ciascuna persona una chiara responsabilità nei confronti delle nuove generazioni e della stessa vita sul pianeta