SERVIZIO CIVILE: L’ANNO PROSSIMO ALMENO 40.000 POSTI
È un'esperienza che cambia i giovani: l'obiettivo è accogliere tutte le domande. Intervista con Raffaele De Cicco.
21 Dicembre 2015
Saranno circa 40.000 i volontari coinvolti il prossimo anno per il servizio civile, cifra che potrà aumentare se arriveranno ulteriori fondi nazionali ed europei. Irrealizzabile la proposta di un servizio civile obbligatorio, ma è compito degli enti proporre progetti più appetibili. La cifra di 100.000 volontari proposta da Renzi? Ci arriveremo forse nel 2018. Ne abbiamo parlato con Raffele De Cicco, coordinatore nazionale dell’Ufficio per il Servizio Civile Nazionale, che ha partecipato il 18 dicembre 2015 all’incontro che si è svolto a Formia su “Volontariato, Impegno Civile, Servizio Civile Nazionale“, organizzato dal Cesv e dalla Rete Bianca e Bernie con il Comune della città pontina.
All’interno delle aule parlamentari qualcuno ha proposto di rendere obbligatorio il servizio civile. Cosa ne pensa?
«Non la vedo una proposta realizzabile, sia per i costi che ciò implicherebbe sia per la macchina amministrativa che dovremmo mettere in piedi. Provengo dai ruoli del Ministero della Difesa dove mi occupavo del servizio di leva obbligatoria, ecco perché sono convinto che si costruirebbe un castello eccessivamente dispendioso. Con meno della metà di quei soldi potremmo far partire tutti i volontari che vogliono fare servizio civile. E poi è necessario rispettare la volontà dei giovani per cui è stata concepita questa esperienza. Spetta agli enti rendere i progetti appetibili per i ragazzi».
Il ragazzo che sceglie oggi il servizio civile lo reputa ancora un’esperienza formativa o lo fa per sopperire ad altri tipi di occupazione lavorativa?
«Al nostro dipartimento non interessa tanto la ragione per cui un ragazzo sceglie di dedicare un anno al servizio civile, ci sta più a cuore come uscirà da questa esperienza. Tutti i meccanismi messi in moto dallo stato e dagli Enti (dalla formazione generale a quella specifica, dalle attività quotidiane con i formatori a quelle con l’utenza) sono elementi posti in essere per far crescere il ragazzo. Se quest’ultimo uscirà cambiato, noi avremo raggiunto il nostro scopo, anche se inizialmente aveva presentato domanda solo per assicurarsi i 430€ al mese».
Gli Enti hanno quindi una grande responsabilità…
«Agli Enti spetta mettere in campo una formazione generale e specifica degna di questa esperienza. E soprattutto controllare che tutte le attività che sono previste dal progetto approvato vengano eseguite puntualmente e nel migliore dei modi».
I 100 milioni promessi dal Premier per il prossimo anno ci saranno o no? Quanti volontari verranno coinvolti nel 2016?
«Nel 2016 il servizio civile avrà una dotazione finanziaria di 215 milioni di euro (i 100 milioni annunciati dal Premier insieme ai 115 milioni già previsti dalla Legge di Stabilità). Questa cifra ci permetterà di coinvolgere l’anno prossimo 37-38 mila volontari. A questi se ne potranno aggiungere altri 10 mila se arriverà una parte di fondi previsti dal Governo per l’intervento di riqualificazione delle periferie. Inoltre se il programma europeo Garanzia Giovani verrà prolungato per un altro anno potremmo sfiorare la cifra di 58 mila giovani coinvolti nel 2016. Ma l’obiettivo è almeno segnare la stabilità rispetto al numero di adesso. Poi che il Governo si sia posto un obiettivo, da qui al 2017-18, di sfiorare la quota di 100.000 ragazzi avviati, questo dovrà assumere di conseguenza delle iniziative. È chiaro che quando la riforma del Terzo Settore insieme a quella del servizio civile universale sarà diventata legge, questo istituto avrà meno problemi nel reperire i fondi».
La riforma del Terzo Settore andrà in porto?
«Ci sono parecchi ostacoli, ma l’obiettivo del Governo è stato quello di mettere in gioco tutte le realtà e modalità esistenti di questo settore. La partita in gioco è quella di ridisegnare le modalità operative di tutto il terzo settore, incluso lo stesso servizio civile. Se non andrà in porto fallirà questo stesso obiettivo che l’Esecutivo si è posto».