CONOSCERE LA CULTURA ROMANÌ E SUPERARE GLI STEREOTIPI: A CHE PUNTO SIAMO?

Le iniziative proposte da Obiettivo Psico Sociale con Assemblabili globali e da Romni alla Casa del Municipio Roma I Centro per la Settimana per la promozione della cultura romanì e per il contrasto all’antiziganismo 2025. Una riflessione con le associazioni, per vincere le discriminazioni a favore di una narrazione nuova

di Ilaria Dioguardi

4 MINUTI di lettura

ASCOLTA L'ARTICOLO

Torna fino al 13 aprile la Settimana per la promozione della cultura romanì e per il contrasto all’antiziganismo 2025 e l’8 aprile si celebra la Giornata internazionale dei rom, sinti e camminanti. Occasioni per tornare a parlare di narrazioni viziate, discriminazione, stereotipi e di come superarli, attraverso una corretta conoscenza della cultura romanì che vinca i luoghi comuni. È questo il filo conduttore che unisce ROMArte in giostra e Romance, iniziative organizzate presso la Casa del Municipio Roma I Centro, la prima da Obiettivo Psico Sociale in collaborazione con Assemblabili Globali, la seconda da Romni.

Per una visione priva di stereotipi

ROMArte in giostra, organizzata da Obiettivo Psico Sociale in collaborazione con Assemblabili globali, culmina con un incontro che si svolge martedì 8 aprile dalle 10 alle 13. Un appuntamento dedicato alla diffusione dell’educazione alla pace intesa non solo come assenza di conflitto, ma come costruzione di relazioni pacifiche e inclusive, anche tramite la promozione di approfondimenti con immagini e racconti per sensibilizzare alla conoscenza della cultura romanì.

«Le nostre iniziative sono iniziate con una mostra fotografica di immagini e racconti, in corso fino al 13 aprile nella gelateria e caffetteria Splash (Via Eurialo 102), con ingresso libero tutti i giorni dalle ore 10 alle 21. La mostra è messa a disposizione da Opera Nomadi Nazionale», dice Simonetta Cervelli, presidente Assemblabili Globali OdV. «L’11 aprile alle 18,30 ci sarà la presentazione dell’esposizione, in contemporanea avverrà anche la lettura di poesie in romanì, con la speranza che possa essere ospitata da altri locali, centri culturali, biblioteche. L’obiettivo è che, attraverso la cultura romanì, si possa parlare della discriminazione di questo popolo, che non si può discriminare per pochi elementi».

L’8 aprile, dalle 10 alle 13, presso la Casa del Municipio Roma I Centro «affronteremo alcuni degli aspetti nel rapporto tra i gagè (che siamo noi) e i rom, attraverso la conoscenza di questo popolo. L’iniziativa ROMArte in Giostra è importante», prosegue Cervelli, «Un popolo non può essere discriminato per sentiti dire e luoghi comuni, senza conoscerne le origini e la cultura. Vogliamo metterne in evidenza gli aspetti positivi».

cultura romanì
«Un popolo non può essere discriminato per sentiti dire e luoghi comuni, senza conoscerne le origini e la cultura»

L’importanza delle radici

«L’obiettivo di ROMArte in giostra è cercare di affrontare l’argomento per capirlo e conoscerlo», dice Maria Franca Iorio, presidente Obiettivo Psico Sociale Ets. «Vogliamo fare il punto sulla situazione attuale, sul tema dei campi, ad esempio, o delle donne rom che hanno difficoltà nell’essere tutelate. Ci sono storie di mamme che restano da sole, senza mariti e sono senza tutele e senza possibilità di andare avanti. Affronteremo il problema dei bambini che spesso non vanno a scuola, cosa comporta questo da un punto di vista legislativo, i servizi sociali cosa fanno. Ci preme sottolineare un aspetto: le persone rom, a volte, omettono di esserlo per paura e questo ci sembra preoccupante», prosegue Iorio. «Tutti quanti noi abbiamo delle radici e siamo orgogliosi del nostro percorso. Per quanto riguarda i rom, spesso hanno timore di essere inclusi nei pregiudizi che, a volte, ci sono nei confronti nei nomadi, considerati attraverso certi clichè, che non possono essere generalizzati per tutti loro. Il gruppo di lettura in romanì, che partirà l’11 aprile, si svolgerà attraverso la lingua, le storie, le foto di questa cultura: se non ci sono questi elementi manca qualcosa di importante nella propria vita».

cultura romanì
«Vogliamo fare il punto sulla situazione attuale. Le persone rom, a volte, omettono di esserlo per paura e questo ci sembra preoccupante»

Una settimana di iniziative con “Romance”

Romance è un progetto di Romni, finanziato da Unar nell’ambito delle attività della II Settimana di azione per la promozione della cultura romanì e per il contrasto all’antiziganismo. Ha luogo dal 6 al 13 aprile con diverse iniziative, tutte presso la Casa del Municipio Roma I Centro. Domenica 6 aprile si inaugura, dalle 16 alle 18, la mostra fotografica Casilino 900, con foto di Maria Stefanek che racconta la vita nei campi rom, visitabile gratuitamente fino al 13 aprile. Il vernissage è seguito da “Poesie e caffè”, viaggio nella letteratura rom per scoprire insieme nuovi autori e prospettive. L’11 aprile, dalle 19 alle 22, ci sarà un cineforum con la proiezione di Io sono Rom romantica, della regista italo-bosniaca Laura Halilovic. «Domenica 13 aprile, dalle 20 alle 22, si chiuderà con una festa tradizionale, vogliamo coinvolgere tante persone, invitiamo tutti i cittadini a partecipare. Durante la settimana faremo anche delle iniziative nelle scuole e negli ospedali», dice Tcheuzet Kweyap Ulrich, volontario Romni, da due anni e mezzo in Italia, originario del Camerun. «Nel mio Paese ci sono molti bambini rom che vivono vicino a noi, i miei fratelli giocano con i piccoli della comunità romanì. Appena arrivato in Italia, ho voluto avvicinarmi all’associazione Romni per capire di più questa cultura e fare qualcosa per contrastare l’antiziganismo».

Le immagini sono parte della mostra ROMArte in giostra, fino al 13 aprile alla gelateria e caffetteria Splash (Via Eurialo 102).

 

 

CONOSCERE LA CULTURA ROMANÌ E SUPERARE GLI STEREOTIPI: A CHE PUNTO SIAMO?

CONOSCERE LA CULTURA ROMANÌ E SUPERARE GLI STEREOTIPI: A CHE PUNTO SIAMO?