TANTI PER TUTTI: LA FOTOGRAFIA DEL VOLONTARIATO SENZA STEREOTIPI
Il progetto fotografico amatoriale "Tanti per tutti" racconta in immagini i volontari impegnati nel quotidiano
18 Giugno 2016
Del volontariato i mezzi di comunicazione sociale parlano poco e, quando lo fanno, troppo spesso lo rappresentano in modo stereotipato: il pranzo per gli homeless a Natale, i ragazzi della protezione civile nelle emergenze, la mensa per i poveri in ogni occasione.
Ma il volontariato è molto di più: agisce in mille ambiti diversi e soprattutto in modi molto diversi e adeguati ai tempi.
Sarà per questo che c’erano molti computer nelle fotografie esposte nella splendida cornice del Museo di Roma in Trastevere, nel weekend dell’11-12 giugno 2016. L’esposizione (di cui potete vedere la fotogallery) faceva parte del progetto Tanti per tutti: un viaggio fotografico nel volontariato italiano promosso dalla Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e sostenuto da CSVnet. Settecento fotografi di tutta Italia hanno documentato gesti, volti, ambienti del volontariato.
Tanti per tutti: per raccontare e documentare
Nella mostra al Museo di Roma in Trastevere, realizzata grazie ai Centri di Servizio per il Volontariato, erano esposte le immagini scattate nella regione: come ha raccontato la responsabile artistica della Fiaf per il Lazio Rocchetta Pantaleo, a cavallo tra il 2015 e il 2016 sono stati tantissimi i fotografi associati che sono entrati in contatto con le realtà del Terzo Settore, con lo scopo principe di fare luce sulle attività quotidiane e sulle persone che dedicano il proprio tempo e la propria esperienza a chi è meno fortunato, ai beni comuni, all’ambiente. La mancanza di esposizione pubblica spesso si spiega col fatto che fare del bene alla comunità non fa notizia nell’agenda dei quotidiani e dei telegiornali.
Altre volte, l’anonimato e il silenzio, che caratterizzano il Terzo Settore sono osservati molto più frequentemente dagli stessi volontari, che preferiscono comunicare con le loro azioni concrete quotidiane piuttosto che apparire. L’obiettivo di Tanti per tutti era quindi duplice: da una parte riaprire la curiosità su quel patrimonio di gratuità e fiducia che è il volontariato, dando un volto ai tantissimi che operano nel silenzio e nell’anonimato; dall’altro documentarne la presenza e l’azione “depositando” nella memoria comune queste narrazioni visive.
L’spetto documentario, oltre a quello narrativo, non è da sottovalutare. In contemporanea alla mostra nel Museo in Trastevere, altre se ne sono svolte in varie parti d’Italia e una, a Bibbiena, a livello nazionale. Il progetto della Fiaf ha portato alla pubblicazione di un libro fotografico con 1.400 scatti selezionati tra quelli proposti all’interno del progetto e darà vita alla creazione di un archivio documentario nazionale delle stesse associazioni, che fornirà quindi un’inedita istantanea del volontariato che poche, pochissime volte si è preso la scena che merita nel panorama mediatico italiano.
Non è facile fotografare il volontariato
I fotografi che hanno partecipato a questo progetto raccontano il loro “entrare” nelle associazioni come un’esperienza entusiasmante, da una parte, difficile dall’altra.
Come ha sottolineato la stessa Pantaleo, «non è stato facile interfacciarsi con le associazioni di volontariato, poiché l’obiettivo era fotografare gli operatori mentre svolgevano le loro attività nel quotidiano, senza orpelli o pose evocative».
Molta verità, dunque, e niente retorica. Il risultato è stato incoraggiante e può essere un ottimo punto di partenza per aprire nuove strade alla comunicazione del Terzo settore.
La mostra Tanti per tutti sarà riproposta dal 30 Giugno al 10 Luglio a Eataly. L’azienda che porta in giro per lo stivale e nel mondo il meglio della gastronomia made in Italy raccoglierà, infatti, il testimone esponendo le immagini per altri dieci giorni il mega store in zona Ostiense.
Immagine di copertina di Tiziana Chieruzzi. Associazione: Scuola nel bosco