TERMINI SOCIALI, QUANTA ACCOGLIENZA DIETRO LA STAZIONE

L'iniziativa di ieri a Via Marsala per la Giornata contro la povertà. Presentato il Rapporto Onds 2017 sull'help center di Termini

di Mirko Giustini

Roma Termini ha mille facce. Quella più comune è sicuramente quella ferroviaria. Migliaia di persone che ogni giorno si riversano sui treni diretti chissà dove. Quella forse meno conosciuta è quella sociale. A monitorare le attività solidali dietro la stazione è l’Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà (Onds), che si avvale di una fitta rete di help center presenti in quasi tutte le regioni italiane.

 

IL RAPPORTO ONDS. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio emergono le attività svolte dall’Help center romano nel 2017. Cinque operatori sociali e trenta volontari hanno operato 251 giorni per 1883 ore in un contesto in cui, su una popolazione superiore ai 2,8 milioni di abitanti, le persone senza una fissa dimora sono 7.709. Sono stati contati 24.370 interventi, un quarto in meno rispetto al 2016, destinati a 2.496 utenti. Tra questi il 4% è minorenne e i millenials sono il 29%. Il 25% tra i 30 e i 39, il 20% tra i 40 e i 49, il 15% tra i 50 e 59. Gli over 60 invece sono il 7%. A livello geografico il 22% ha origini italiane, il 9% sono rumeni, il 7% eritrei, il 5% nigeriani, il 4% marocchini. Il restante 53% è diviso tra altre etnie che non raggiungono il 3%. A beneficiare dei servizi offerti sono per la stragrande maggioranza gli uomini (81%). I bisogni maggiormente riscontrati sono le ricariche a dispositivi elettronici (34%), l’utilizzo di reti Internet (21%), la ricerca di un lavoro (15%), un posto dove dormire (11%) e una persona con cui parlare (5%).

 

 

TERMINI SOCIALI. Il rapporto è stato presentato durante Termini sociali. In occasione della Giornata mondiale della lotta alla povertà, Binario 95 e la Caritas diocesana di Roma hanno organizzato due giornate dedicate dell’accoglienza. Un’opportunità per conoscere le strutture di via Marsala, adiacente alla stazione, e le tante realtà associative che operano nel Polo sociale Roma Termini. « Per la giornata mondiale della lotta alla povertà», ha affermato Alessandro Radicchi, presidente della Europe Consulting Onlus, la cooperativa sociale che gestisce Binario 95, «abbiamo deciso di riportare l’attenzione sui “termini” fondamentali” che sono alla base del nostro vivere civile e citati dalla nostra stessa Costituzione». «Il contrasto alla povertà», ha sottolineato don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma, «richiede prima di tutto un approccio culturale che comporta relazioni, conoscenza, approfondimento ed empatia. Non è possibile pensare che l’assistenza o la vicinanza verso chi soffre siano delegate a professionisti e persone di buona volontà: la solidarietà è alla base di ogni comunità ed è una tradizione della nostra città e della nostra Chiesa».

 

termini socialiLA COOPERATIVA. Nata nel 1997 con l’obiettivo di inserire persone svantaggiate nel mondo del lavoro, la cooperativa Europe Consulting Onlus si occupa di ricerca e realizzazione di prodotti informatici e multimediali. Sua Anthology, la piattaforma informatica in grado di connettere le risorse e le informazioni delle organizzazioni che lavorano in favore delle persone emarginate. L’ente si stabilisce alla Stazione Termini in occasione del Giubileo del 2000 e due anni fa gli viene affidato l’Help center, a cui affianca il Centro polivalente “Binario 95”. I servizi offerti vanno dall’accoglienza al segretariato, passando per l’ascolto, il colloquio, l’informazione, la presa in carico e l’orientamento lavorativo. A finanziare la cooperativa sono la Regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune capitolino, mentre Ferrovie dello Stato e Ikea offrono rispettivamente gli spazi e le forniture di arredi e accessori. La struttura è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20. Gli interventi esterni vengono realizzati dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 22. Il sabato, la domenica e nei giorni festivi il servizio è trasferito al Centro Polivalente Binario 95 di via Marsala 95. «Se non ripartiamo dai fondamentali, da una conoscenza condivisa, dalla consapevolezza», ha affermato Radicchi, «non potremo mai capire quale sia la strada migliore per rispondere alla Costituzione ma anche alla nostra coscienza».

 

SCACCO ALLA POVERTÀ. Tra gli enti presenti a Termini sociali c’era l’associazione sportiva dilettantistica Quattro Torri. Cosa c’entrano giochi da tavola con la lotta alla povertà? Lo abbiamo chiesto al portavoce Alessandro Pompa. «Gli scacchi sono un gioco povero», ha affermato Pompa . «Nasce nelle caverne, quando l’essere umano ancora si nascondeva per non essere mangiato. Si giocava con sassolini e manufatti, a cui si attribuivano significati particolari. Un po’ come la dama. Se ci pensiamo bene, basta rimediare dei tappi di bottiglia per iniziare una partita. Questi giochi sono conosciuti in tutto il mondo e noi di Quattro torri crediamo che possano essere un buon veicolo d’integrazione. Insegniamo a giocare a quelle persone che, non avendo altro da fare, hanno tempo per cimentarsi in sport che allenano la mente. Partecipiamo a manifestazioni come Termini sociali per permettere ai nostri iscritti di conoscere altre persone e così integrarsi».

 

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