TERREMOTO CENTRO ITALIA: COME AIUTARE
Evitare il volontariato autonomo e disorganizzato; si può donare il sangue e supportare le prime raccolte di beni e fondi
24 Agosto 2016
Sono passate ore dalle violente scosse di terremoto che hanno devastato il Centro Italia e insieme ai primi tragici numeri riguardanti le vittime (73 al momento in cui scriviamo) iniziano a delinearsi anche le modalità con cui tutti possiamo aiutare.
I primi soccorsi e l’appello a non intasare strade e linee telefoniche
La mobilitazione dei soccorsi è totale, ma la situazione appare disastrosa. Le squadre della protezione civile sono all’opera da questa notte, gli elicotteri dei Vigili del Fuoco portano soccorso dove è impossibile arrivare, visto che le strade sono saltate e i crolli hanno reso inaccessibili molte aree. Anche le comunicazioni risultano difficili, con le linee telefoniche saltate e intasate, con i cellulari e le radio dei volontari e degli operatori che iniziano a rimanere senza batteria.
Nella mattinata tutti gli sforzi si sono incentrati nella ricerca delle persone rimaste intrappolate sotto le macerie. Quello che più serve sono i mezzi di movimento terra, partiti anche da Roma insieme alle squadre cinofile. Anche l’esercito si è attivato con un reparto del Genio militare mobilitato da Roma per la rimozione delle macerie. Tutte le associazioni di protezione civile del territorio stanno operando, coordinate dalla sala operativa regionale. A Rieti è arrivata una colonna dei Vigili del Fuoco di Roma, poi diretti ad Amatrice. Il campo sportivo di Accumoli e lo stadio di Rieti sono stati adibiti come centri di convergenza dei soccorsi provenienti da tutta la regione; da lì vengono poi indirizzati dove serve e dove è possibile arrivare.
Nel corso del briefing organizzato al Dipartimento di protezione civile verso le 16.00 è stato spiegato che al momento ci sono oltre 700 uomini impegnati nella macchina dei soccorsi. Sale il bilancio delle vittime, già oltre settanta morti. I soccorritori sono però riusciti ad estrarre dalle macerie diverse persone.
L’appello per le prossime ore è quello di non intasare le strade, soprattutto via Salaria, per permettere ai soccorsi di arrivare e potersi muovere celermente. L’urgenza ora è quella di portare sul posto le squadre e i mezzi di soccorso, cercando di coordinare gli interventi. I singoli cittadini che si mettono in macchina per andare ad aiutare adesso, nonostante le buone intenzioni, rischiano di non dare un apporto reale e anzi di intralciare le operazioni di soccorso.
Come aiutare?
Come si legge in una nota diramata dai Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio Cesv e Spes e il Forum del Terzo settore del Lazio, «è meglio non muoversi in forma autonoma e disorganizzata: per essere davvero utili è meglio rivolgersi alle associazioni, cooperative, agli enti non profit, che già si sono attivati, e restare in attesa di ricevere istruzioni».
L’Avis ha lanciato un appello per la donazione del sangue, vista l’emergenza dovuta all’alto numero di feriti che si prospetta. Da oggi e per tutta la settimana, «Si invitano i donatori abituali e occasionali a recarsi presso gli ospedali della Regione per donare il proprio sangue a favore della popolazione del centro Italia colpita dal terremoto», si legge nel comunicato dell’Avis Lazio «si può donare in tutti gli ospedali della regione Lazio, in particolare quelli della provincia di Rieti». Presso l’ospedale De Lellis, l’orario di apertura per le donazioni è stato prolungato fino alle ore 20.00. Si può trovare il centro più vicino per donare su questa pagina della Regione Lazio.
Parallelamente ai soccorsi ci si organizza per la raccolta di fondi e di beni di prima necessità per sostenere i tantissimi sfollati. Il Coordinamento Regionale della Protezione Civile sta organizzando l’allestimento di due campi di accoglienza in prossimità dei centri maggiormente colpiti.
Centri di raccolta beni di prima necessità e alimenti non deperibili cominciano ad allestirsi in molte città. A Rieti sono già state organizzate diverse raccolte di alimenti e vestiario. Una a piazza Mazzini davanti al Liceo Classico Varrone, una presso la Coop Futura al Perseo e al centro commerciale I Cubi a Villa Reatina, alla mensa di Santa Chiara, al Roma Club Centro Italia a Rieti in via Calcagnadoro 20. In provincia di Rieti sono stati allestiti centri a Borbona (ex scuola “Domenico Lopez”), Casaprota (sabato e domenica apposito punto allestito dalla Pro Loco), Osteria Nuova (supermercato Tigre e l’altro sarà attivo a partire dalla 14 al supermercato MD),Piani Poggio Fidoni (Piazzale della Chiesa), Poggio Nativo (di fronte al supermercato Simply Market), Casperia.
A Viterbo è possibile donare beni dalle ore 18.00 di oggi fino a venerdì in piazza San Lorenzo presso lo stand della raccolta alimentare organizzato dal Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa e dalla Caritas. Centri di raccolta cominciano ad allestirsi anche nella Capitale e in altri centri della provincia di Roma (Velletri ad esempio), presso sedi di associazioni di ogni tipo. Anche nella raccolta di beni è importante rivolgersi a strutture che possano coordinarsi con i soccorsi a livello più alto, per evitare l’accumulo inutile di beni e gestire al meglio la loro consegna.
L’Auser nazionale ha comunicato che «impegnerà tutte le proprie strutture locali e limitrofe a mettersi a disposizione della Protezione Civile per collaborare nelle attività di primo intervento e soccorso oltre ad avviare una raccolta fondi da destinare alle famiglie più colpite dal sisma». Anche la Croce Rossa, oltre a intervenire con ambulanze e operatori, ha attivato il proprio servizio donazioni.
La Presidenza della Cei ha disposto uno stanziamento immediato di 1 milione di euro dai fondi 8xmille e ha indetto una colletta nazionale di solidarietà per domenica 18 settembre, oltre ad attivare la possibilità di donazioni attraverso il sito della Caritas.
Anche sui social network partono le prime iniziative di solidarietà, come quella proposta dal food blogger Paolo Campana che propone a tutti i ristoratori di organizzarsi per donare un euro per ogni piatto di Amatriciana venduto.
La Protezione civile ricorda che sono attivi i seguenti numeri verdi: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803 555.
Ultimo aggiornamento: 24/08/2016 H:16.19